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Concetti Chiave

  • Lorenzo De Medici è una figura chiave della civiltà fiorentina del Quattrocento, noto per la sua attività politica che mirava a tutelare e consolidare lo stato fiorentino.
  • Assunse il governo di Firenze a soli 21 anni, guadagnando stima e affetto per il suo impegno nel mantenimento della pace in Italia.
  • Lorenzo fu un grande promotore della cultura e dell'arte, sostenendo artisti e letterati, e si dedicò egli stesso alla poesia, riflettendo la complessità della cultura toscana.
  • Ne "Il trionfo di Bacco e Arianna", Lorenzo utilizza temi mitologici per esprimere la fugacità della giovinezza, mescolando sfarzo e allusioni erudite.
  • "Il Comento" rappresenta un diario poetico in cui Lorenzo esplora il tema dell'amore attraverso sonetti, canzoni e una ballata, collegandosi alla tradizione poetica di Dante e Petrarca.
In questo appunto di letteratura italiana si parlerà della figura di Lorenzo De Medici a partire dalla sua vita per poi spostarci sul piano artistico analizzando "Il trionfo di Bacco e Arianna" e "Il Comento". C'è, inoltre, una spiegazione di cosa siano i canti carnascialeschi.
Lorenzo De Medici - Vita in breve e opere più celebris articolo

Indice

  1. Contestualizzazione della figura di Lorenzo De Medici
  2. Primi incarichi politici ed apprezzamento della sua politica
  3. Lorenzo De Medici e l’importanza della cultura
  4. Canti carnascialeschi: spiegazione di cosa sono
  5. Il trionfo di Bacco e Arianna: presentazione e commento
  6. “Il Comento” di Lorenzo De Medici e la sua sperimentazione poetica

Contestualizzazione della figura di Lorenzo De Medici

La figura di Lorenzo De Medici va inquadrata nella complessa civiltà fiorentina della seconda metà del quattrocento, caratterizzata dall'incrocio di tendenze diverse, quando non addirittura contrastanti. Su questo piano va considerata anche l'attività politica di Lorenzo che fu , peraltro, l'attività predominante della sua vita.
per ulteriori approfondimenti sulla sua biografia vedi anche qui

Primi incarichi politici ed apprezzamento della sua politica

Nato nel 1449 da Pietro De Medici, a sua volta figlio di quel Cosimo che aveva fondato il dominio in Firenze della sua potente famiglia mercantile, Lorenzo fu invitato all'età di 21 anni dai principali cittadini a prendere la cura "della città e dello stato" subito dopo la morte del padre. Impegno che assunse, come egli stesso affermò, mal volentieri.
Tuttavia i suoi scopi furono la tutela e il consolidamento dello stato fiorentino e il mantenimento della pace in Italia. Per tale ragione il popolo lo circondò di stima e di affetto fino alla morte avvenuta nel 1492.
per ulteriori approfondimenti sulla sua politica vedi anche qui

Lorenzo De Medici e l’importanza della cultura

Altro aspetto fondamentale della personalità di Lorenzo è il suo essere intelligente e profondo per la cultura e per l'arte. Educato alla scuola dei maggiori insegni dell'epoca, mantenne vivo per tutta la vita l'amore per le lettere: fu protettore e amico di numerosi artisti e letterati, che accolse anche nella sua casa ma soprattutto fu egli stesso poeta: la consapevolezza della dura vita reale faceva crescere in lui il desiderio di evadere nei campi più sereni dell'arte e della filosofia.
La sua opera raccoglie simultaneamente le varie suggestioni della cultura toscana, senza riuscire a concentrarsi su un tema unico e predominante. Tuttavia c'è in lui una grande capacità d'introspezione psicologica e d'intelligenza lucida che lo porta spesso ad inventare originali soluzioni poetiche.
La tendenza realistica e naturalistica lo portarono ad esprimersi in lunghe descrizioni paesaggistiche e l'abbandono alla natura e alle gioie della giovinezza, diventando così portavoce di un sentimento comune a tutta la sua epoca.
per ulteriori approfondimenti sulla sua concezione della cultura vedi anche qui

Canti carnascialeschi: spiegazione di cosa sono

Fra le sue opere ricordiamo i Canti carnascialeschi, cantati durante il carnevale (è necessario, però, specificare che la cronologia delle sue opere non è sicura). Queste composizioni sono cantate da un gruppo di figuranti posizionati su dei campi trionfali ed essi, generalmente, sono la raffigurazione di uomini d’arte o che praticano un determinato mestiere, gruppi sociali o personaggi della cronaca contemporanea oltre che fiorentina. Non a caso i temi principalmente trattati, almeno dal punto di vista strettamente letterale, sono le arti, i mestieri o la condizione dell’essere umano purché sia vero specificare che nella maggior parte di questi canti sono presenti dei significati dal doppio senso osceno e legato alla sfera del sesso. Se, perciò, da una parte questi testi sono una vera e propria miniera di tecnicismi e lessico specifico da analizzare dall’altra possono addirittura tendere ad essere dei veri e propri codici da decifrare talvolta con fatica. In questo degli studi mirati sono stati fatti sia in Toscana che ad Orvieto.
Fra i canti carnascialeschi troviamo “Il trionfo di Bacco e Arianna”.

Il trionfo di Bacco e Arianna: presentazione e commento

Questo, considerato da molti il capolavoro di Lorenzo, fa parte dei canti che venivano intonati durante il carnevale (o carnesciale) dalle allegre maschere in coro.
Se, però, da una parte lo sfarzo dei costumi, la bella musica, il fasto degli apparati intrattengono la gente comune, dall’altra gli intellettuali si dilettano nella ricerca, all’interno di questi canti, dell’allusione erudita.
In effetti, la politica del Magnifico spesso comprendeva la sua partecipazione alle feste fiorentine in modo da aumentare il suo prestigio di personaggio pubblico nonché ciò permetteva un maggiore controllo sulla popolazione.
Trionfo vuol dire corteo trionfale che fa eco alla tradizione mitologica ed è accompagnato da musiche e canti: qui è un corteo mitologico, concentrato sulla figura di Bacco, dio del vino e della frenetica gioia. Accanto a lui sta Arianna (figlia di Minosse, re di Creta) che dopo aver aiutato Teseo a vincere il Minotauro e a fuggire dal Labirinto di Creta e dopo essere fuggita con lui, fu abbandonata nell'isola di Nasso e qui trovata e confortata da Bacco. Tutte intorno sono presenti altre figure mitiche legate al culto del Dio.
Tema del canto è quello della gioventù lieta e fuggitiva: conseguente è l'invito a cogliere la sua gioia che trasvola rapida.
Tema comune alla poesia del quattrocento e per tale ragione è stato detto che Lorenzo si fa portavoce di tutta una età. Non manca tuttavia un velo di malinconia relativa al presentimento del tramonto dell'età della giovinezza che diventa l'amara constatazione di un destino che non lascia speranza: "ciò c'ha a esser, convien sia".
per ulteriori approfondimenti sull'opera vedi anche qui
Lorenzo De Medici - Vita in breve e opere più celebris articolo

“Il Comento” di Lorenzo De Medici e la sua sperimentazione poetica

Secondo le fonti è probabile che Lorenzo De Medici abbia iniziato a scrivere poesie, in particolare d’amore, intorno al 1464 ed abbia concluso la sua carriera artistica circa nel 1480. Il risultato di questo fermento letterario è una sorta di diario poetico al cui interno sono presenti 108 sonetti, 8 canzoni, 5 sestine e una ballata.
A questa fase segue la redazione del “Comento” ovvero una ripresa di 41 sonetti di cui viene spiegato il significato in prosa facendo uso anche della filosofia per spiegare come si manifesta l’amore e che cosa esso effettivamente sia. Ripropone, inoltre, un excursus che retrocede da Petrarca a Dante fino al dolce stil novo e Guido Cavalcanti per far tornare alla luce ciò che nel Rinascimento fiorentino si era perso. Ciò, successivamente, si tinge anche di tinte politiche perché si vuole mettere in evidenza la nobiltà e la dignità della lingua toscana auspicando che questa sua grandezza letteraria si diffonda e diventi egemone.

per ulteriori approfondimenti sull'opera vedi anche qui

Domande da interrogazione

  1. Chi era Lorenzo De Medici e quale ruolo ha avuto nella politica fiorentina?
  2. Lorenzo De Medici, nato nel 1449, fu un importante politico fiorentino che assunse la guida della città e dello stato dopo la morte del padre. Fu apprezzato per il suo impegno nel consolidare lo stato fiorentino e mantenere la pace in Italia.

  3. Qual è l'importanza della cultura e dell'arte per Lorenzo De Medici?
  4. Lorenzo De Medici era un grande amante della cultura e dell'arte, educato dai maggiori insegnanti dell'epoca. Fu protettore e amico di artisti e letterati, e lui stesso era un poeta, cercando di evadere dalla dura realtà attraverso l'arte e la filosofia.

  5. Cosa sono i canti carnascialeschi e quale significato hanno?
  6. I canti carnascialeschi sono composizioni cantate durante il carnevale, spesso con significati doppi e osceni. Rappresentano arti, mestieri e condizioni umane, e sono una miniera di tecnicismi e lessico specifico, a volte difficili da decifrare.

  7. Qual è il tema principale de "Il trionfo di Bacco e Arianna"?
  8. "Il trionfo di Bacco e Arianna" celebra la gioventù lieta e fuggitiva, invitando a cogliere la gioia effimera. Il canto riflette un tema comune del quattrocento, con un velo di malinconia per il tramonto della giovinezza.

  9. Cosa rappresenta "Il Comento" di Lorenzo De Medici?
  10. "Il Comento" è una raccolta di sonetti spiegati in prosa, che esplora il significato dell'amore attraverso la filosofia. Rievoca la tradizione poetica da Petrarca a Dante, sottolineando la nobiltà della lingua toscana e auspicando la sua diffusione.

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