Concetti Chiave
- La famiglia Medici ha avuto un ruolo cruciale nel Rinascimento e Umanesimo fiorentino, emergendo come mercanti e banchieri fin dal 1200, con Giovanni Medici che consolidò la loro fortuna.
- Cosimo Medici, istruito e generoso, espanse gli affari familiari in Italia e all'estero, contribuendo a rendere Firenze un centro culturale e commerciale di rilievo.
- La prima biblioteca pubblica del mondo fu fondata da Cosimo, che donò 800 manoscritti al convento di S. Marco, promuovendo l'accesso alla conoscenza.
- Lorenzo "il Magnifico" divenne Signore di Firenze, mantenendo una politica di equilibrio nonostante le tensioni politiche e l'ostilità di altre famiglie nobili.
- Lorenzo favorì l'arte e la cultura, stringendo legami con artisti come Botticelli e Leonardo da Vinci, ma il suo cattivo management bancario minò la fortuna familiare.
Indice
Le origini della famiglia Medici
L’Umanesimo e il Rinascimento sono legati strettamente a Firenze e alla famiglia Medici.
La famiglia Medici era già presente a Firenze nel 1200 e faceva parte dei mercanti di lana e di quella dei banchieri. Il nome “Medici” deriva dal fatto che un antenato era medico. Ma colui che fece la fortuna della famiglia Medici fu Giovanni Medici, padre di Cosimo Medici che diventò il più ricco banchiere d’Italia
Cosimo Medici e la sua influenza
Cosimo, da giovane ebbe un’istruzione da vero umanista.
Infatti imparò le lingue antiche come si faceva a quel tempo con lo scopo di poter accedere ai testi classici. Era un uomo saggio, stimato da tutti, istruito e generoso. Era anche molto capace negli affari e in poco tempo aprì delle succursali in molte città italiane e anche all’estero: a Lione (Francia), a Bruges (Belgio) e a Londra. Possedeva anche una flotta, nel porto di Pisa, e con le sue attività commerciali diventò ricchissimo. Si occupava del commercio della lana, dell’allume e soprattutto attività bancaria. Le succursali, però si occupavano del commercio di altre merci: seta, tessuti, oro, gioielli, spezie, olio, opere d’arte.
Cosimo Medici aveva un amico, il Beato Angelico. Beato Angelico era un frate, grande pittore che a quel tempo, per divertimento, aveva iniziato a dipingere il convento di S. Marco. Spesso la famiglia di Cosimo lo andava a trovare per vedere a che punto era il lavoro. Nel suo palazzo, Cosimo riceveva spesso gli umanisti di Firenze e quelli di passaggio per discutere con loro di filologia, di filosofia, di storia dell’arte e di religione. Aveva una biblioteca che contava 800 manoscritti che, alla sua morte, lasciò al convento di S. Marco perché fossero messi a disposizione di tutti coloro che li volevano consultare. Questa è considerata la prima biblioteca pubblica del mondo
Lorenzo il Magnifico e la congiura
A Cosimo Medici, succede il figlio Piero che a sua volta ha due figli: Giuliano e Lorenzo. I due ragazzi erano soliti divertirsi molto con gli amici: a loro piaceva soprattutto praticare la lotta e andare a cavallo. Alla sua morte, Piero, lascia tutto quello che possedeva, un’enorme ricchezza a Lorenzo. Lorenzo dopo poco sposa Clarice Orsini che appartiene ad una ricchissima famiglia della nobiltà romana
Il matrimonio è rimasto famoso per il lusso e soprattutto per i doni ricevuti, soprattutto generi alimentari, talmente tanti da non sapere dove metterli. Per tre giorni, lungo l’Arno furono organizzati dei pranzi dei balli e delle musiche per tutti i Fiorentini.
Lorenzo senza pensarci, si impadronì della Signoria di Firenze e per questo si fece nemici sia il Papa che un’ altra famiglia nobile: i Pazzi.
I Pazzi cercarono di uccidere Lorenzo e Giuliano durante la messa del giorno di Pasqua, in Santa Maria del Fiore. Giuliano fu ucciso, ma Lorenzo si salvò. Questa è chiamata la Congiura dei Pazzi. Il popolo, però, si schierò dalla parte dei Medici e il capo della famiglia dei Pazzi fu impiccato. La Congiura dei Pazzi fu una lezione per Lorenzo che d’ora in poi cercherà sempre di mantenere una politica di equilibrio. Invece fu un cattivo banchiere e mandò quasi in rovina la fortuna (= le ricchezze) che gli avevano lasciato i suoi antenati.
L'eredità dei Medici
Diventato Signore di Firenze, Lorenzo continuò a frequentare i suoi amici di un tempo, molti dei quali, però erano diventati poeti, pittori e scultori d a cui egli affidò la costruzione di molti monumenti ed opere d’arte.
Fra i suoi amici bisogna ricordare: Pico della Mirandola a cui Lorenzo affidò la costruzione di diverse biblioteche fiorentine.
Suoi amici era anche Sandro Botticelli, un famosissimo pittore, e Leonardo da Vinci. Lorenzo il Magnifico morì nel 1492 e i Medici continueranno a governare su Firenze fino alla metà del 1700. Appartennero alla famiglia Medici due papi e alcuni cardinali. Due donne della famiglia Medici diventarono anche regine di Francia.
Il modo di comportarsi dei Medici non è stato mai troppo onesto. Da alcuni documenti pare che, Cosimo non pagasse le tasse dovute e che fosse quindi un grosso evasore fiscale. Anche il comportamento di Lorenzo non è stato molto chiaro perché considerava la città di Firenze come proprietà personale.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini della famiglia Medici e come hanno acquisito la loro ricchezza?
- Quali erano le caratteristiche principali di Cosimo Medici e come contribuì alla cultura umanista?
- Come Lorenzo "il Magnifico" gestì il potere a Firenze e quali furono le conseguenze della Congiura dei Pazzi?
- Quali furono i contributi di Lorenzo "il Magnifico" alle arti e alla cultura?
- Quali controversie circondano la gestione della famiglia Medici?
La famiglia Medici era presente a Firenze già nel 1200, parte dei mercanti di lana e banchieri. La loro fortuna iniziò con Giovanni Medici, padre di Cosimo, che divenne il più ricco banchiere d'Italia.
Cosimo Medici era saggio, istruito e generoso, con un'educazione umanista. Aprì succursali bancarie in molte città e possedeva una vasta biblioteca, che lasciò al convento di S. Marco, creando la prima biblioteca pubblica del mondo.
Lorenzo si impadronì della Signoria di Firenze, facendo nemici come il Papa e i Pazzi. La Congiura dei Pazzi portò alla morte di Giuliano, ma Lorenzo si salvò e mantenne il potere, imparando a cercare un equilibrio politico.
Lorenzo continuò a frequentare artisti e intellettuali, commissionando opere d'arte e monumenti. Tra i suoi amici c'erano Pico della Mirandola, Sandro Botticelli e Leonardo da Vinci, contribuendo alla fioritura culturale di Firenze.
La famiglia Medici è stata accusata di comportamenti disonesti, come l'evasione fiscale di Cosimo e la gestione di Firenze come proprietà personale da parte di Lorenzo, sollevando dubbi sulla loro integrità.