1. Dopo la scuola? Altro che “posto fisso”: 1 neodiplomato su 6 vorrebbe diventare imprenditore, 1 su 4 aspira al lavoro autonomo

    Solo una minoranza dei giovani diplomati, al momento, punta a un lavoro alle dipendenze. A parte una fisiologica quota di indecisi, la metà di loro preferisce la flessibilità del lavoro autonomo o il rischio di un’attività imprenditoriale. A dirlo la ricerca “Dopo il diploma” di Skuola.net ed ELIS
    Marcello G.

    di Marcello G.

  2. Le nostre scuole non sono sicure: troppi crolli, certificati “fantasma” e una età media di 53 anni. Il 42% degli edifici costruito prima del 1976

    Strutture vetuste, classi sovraffollate e crolli continui, che in poco più di dodici mesi hanno superato i 50 casi. Oggi si celebra la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, che ogni anno ricorda la morte dello studente diciassettenne Vito Scafidi, avvenuta a causa del cedimento del soffitto dell’istituto che frequentava: Skuola.net fa il punto della situazione grazie ai dati di Cittadinanzattiva
    Marcello G.

    di Marcello G.

  3. La TV non è più sola: Zedder e Alpha consumano sempre più streaming video e audio

    Per quasi la metà dei giovani la TV tradizionale non rappresenta una presenza quotidiana. Le piattaforme streaming a pagamento sono in netta ascesa, con l’audio che batte il video: oltre 6 su 10 accedono quotidianamente alla loro playlist musicale
    Marcello G.

    di Marcello G.

  4. Quanti giovani in Italia non studiano e non lavorano?

    Donne e giovani del Mezzogiorno sono i più esposti al fenomeno dei NEET, che nel 2020 ci vedeva tra i paesi con la quota più rilevante in Europa di persone tra i 15 e i 34 anni che non hanno occupazione e non sono impegnate in un percorso di formazione.
    Carla Ardizzone

    di Carla Ardizzone

  5. “Depressione da social” tra gli adolescenti, l’allarme dei pediatri: più tempo speso in Rete, più esposti a problemi di tipo psicologico

    La Società Italiana di Pediatria, mettendo insieme gli studi sul tema negli ultimi 18 anni, segnala che in ben 1 su 4 si riscontra una correlazione tra disturbi depressivi e uso delle piattaforme social. In particolare tra i minori. Simile nesso si trova se parliamo di altri disagi psicologici, non da ultimo quelli legati al comportamento alimentare, o di problematiche come quelle relative al cyberbullismo o altri rischi online
    Marcello G.

    di Marcello G.

  6. Lavoro e studio sono la principale causa di ansia per gli italiani

    Secondo un sondaggio che ha coinvolto 138.000 utenti italiani, il lavoro, lo studio e il rapporto con sé stessi sono le principali fonti di ansia sperimentate in questo periodo
    Lucilla Tomassi

    di Lucilla Tomassi

  7. La GenZ “bocciata” in educazione civica: 6 su 10 non sanno chi sono i nuovi Ministri dell’Istruzione e dell’Università (e non solo…)

    E con il resto del Governo le cose non vanno meglio. Stupisce che, tra i ministri meno conosciuti, ci sia quello dell’Ambiente, tema assai caro ai più giovani. La polemica sul Ministero dell’Istruzione e del Merito? Per i ragazzi le cose importanti sono altre
    Marcello G.

    di Marcello G.