1. Università, ecco le lauree “da incubo”. Ad Architettura, Informatica, Ingegneria e Veterinaria più fuori corso e voti più bassi

    Studiare Ingegneria può levare il sonno, chi si iscrive a Medicina sia pronto a dire addio alla vita sociale. Sono solo luoghi comuni tra universitari? Non proprio: un’elaborazione di Skuola.net su dati AlmaLaurea mette a confronto l’esperienza dei neolaureati nei vari gruppi disciplinari. Quali ex studenti hanno avuto voti più bassi? E dove si registrano più fuori corso? Ebbene, spesso la leggenda trova riscontro nella realtà
    Marcello G.

    di Marcello G.

  2. Università, “boom” delle telematiche: 1 laureato su 10 ottiene il titolo in un ateneo digitale

    Gli atenei online stanno contribuendo in maniera significativa a far aumentare il numero dei laureati: ormai il 10% consegue il titolo in una telematica. Ciò è dovuto a un’offerta formativa ampliata e raddoppiata in una decina di anni e ad un sistema che ben si adatta alle esigenze degli “over”
    Marcello G.

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  3. I giovani escono sempre più tardi da casa: 7 su 10 vivono ancora con i genitori

    Solo in altri quattro paesi europei i giovani lasciano la casa dei genitori più tardi che in Italia. Nel nostro Paese si “cresce” tardi soprattutto al Sud, spesso per via di percorsi di studio lunghi e di una stabilità lavorativa che stenta ad arrivare. Così è sempre più raro sposarsi e fare figli prima dei 35 anni
    Marcello G.

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  4. Nell’Italia delle “classi pollaio” ci sono istituti scolastici con poche decine di alunni: uno su tre è una “piccola scuola”

    Sono soprattutto nel Sud Italia ma sono ben rappresentate anche al Nord, in particolare in Lombardia e in Piemonte. Le frequentano circa 650mila alunni e la loro caratteristica è di essere popolate da pochissimi iscritti, spesso accorpati insieme nelle cosiddette “pluriclassi”, in particolare nelle primarie
    Marcello G.

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  5. Quanto costa andare all’università? Per i fuorisede può arrivare fino a 17mila euro l’anno

    Sono i calcoli di UDU - Unione degli Universitari e di Federconsumatori, che hanno stimato le principali voci di spesa che pesano sugli universitari, raccolte nel report “Universitari al Verde”. Tasse, affitto, alimentazione, salute, materiale didattico e non solo. Per qualcuno servono cifre a tre zeri.
    Redazione

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  6. Giovani sempre più “social” e sempre meno sociali. I ragazzi della GenZ escono poco e si incontrano meno

    Una voragine si è aperta tra i giovani di appena dieci anni fa e quelli di oggi, e riflette i cambiamenti che ha subito il mondo nello stesso periodo. Che hanno colpito il modo di vivere delle nuove generazioni. Gli amici si vedono meno e si esce di casa con poco entusiasmo. Tanto è sempre attiva la “piazza virtuale”
    Marcello G.

    di Marcello G.

  7. Gli insegnanti “bocciano” l’aumento di stipendio: troppo poco. Ma il vero problema è che la paga resta bassa da inizio a fine carriera

    Secondo un recente sondaggio, circa la metà dei docenti italiani non ritiene sufficiente l’aumento di 200 euro in busta paga previsto a partire dal 2024. Ma in realtà, pur guadagnando poco, non percepiscono tanto meno di altri colleghi europei. La questione è quindi generalizzata, ma la “patologia” molto italiana è che gli scatti durante la carriera sono lenti e limitati.
    Marcello G.

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