
Con l'inizio della primavera, via libera alle gite scolastiche. Molte volte l'escursione di uno o più giorni vengono effettuate con i bus a noleggio. Ma l'analisi, condotta da Facile.it, su dati ufficiali del Ministero dei trasporti e resa nota da Il Messaggero, è impietosa: quasi un quinto dei veicoli adoperati solitamente per le gite degli studenti (e non solo) non è in regola.
Ben 5.482 su 29.434 (il 18.62%), infatti, sono privi di revisione e dunque non potrebbero circolare. E c'è un netto divario tra Nord e Sud del Paese. Anche se, entrando nel dettaglio dei dati, non è possibile avere la certezza che questi siano le dimensioni effettive del fenomeno.
I dati delle verifiche ‘su strada’ della Polizia
Basandoci, ad esempio, sui controlli effettuati dalla Polizia – tra il febbraio 2016 e il dicembre 2017, su circa il 35% del parco veicoli italiano – su strade autostrade, così come riportati dal Corriere della Sera - appena 69 mezzi (sui 5.042 ‘irregolari’) non erano a posto con la revisione. Le negligenze, nella maggior parte dei casi, riguardavano infatti soprattutto gli equipaggiamenti (come pneumatici, fari e cinture di sicurezza). A questo punto tutto lascia pensare che le stime del Ministero, ricavate dagli archivi della Motorizzazione civile, prendano in considerazione la totalità dei veicoli ancora immatricolati. Inclusi quelli non più circolanti e mai rottamati, probabilmente parcheggiati in chissà quale rimessa.
Campania maglia nera
Secondo l’analisi di Facile.it, la regione con il triste primato è la Campania: il 30% dei mezzi è senza revisione, poi la Calabria con il 26,5%. Al terzo posto c'è l'Umbria con il 25%. Seguono Puglia (23%), Sardegna (22,7%), Sicilia (20,9%). Superiore alla media italiana anche Molise, Abruzzo e Toscana. La situazione "migliore" in Valle d'Aosta con il 4,7%, Trentino Alto Adige (7,2%) e Piemonte (7,5%). Il primato negativo, a livello provinciale, spetta a Napoli con 732 bus irregolari, il 28% dei mezzi non in regola nel territorio campano.
Troppi i bus fantasma
A prescindere da queste considerazioni, resta il fatto che i bus privi di autorizzazione a circolare dovrebbero essere chiusi nei depositi e non essere in uso. In realtà, però, secondo gli autori dell'analisi, molti continuano a girare sulle strade d’Italia, sfuggendo ai controlli. Cosicché risulta "impossibile conoscerne il numero preciso".
Progetto Gite scolastiche in sicurezza
In questa situazione, la campagna "Gite scolastiche in sicurezza" - nata dalla collaborazione fra il ministero dell’Istruzione e la Polizia stradale – è un prezioso alleato, fornendo assistenza alle scuole per il controllo dei mezzi usati per i viaggi di istruzioni. Alcuni giorni prima della partenza, i dirigenti scolastici possono infatti segnalare alla ‘stradale’ del proprio capoluogo la data del viaggio, il tragitto, il numero di alunni e di pullman, in modo da agevolare anche eventuali controlli a sorpresa in strada. Inoltre, si possono segnalare durante i tragitti eventuali comportamenti scorretti dei guidatori, dall’uso del cellulare senza auricolare al consumo di alcol al volante.