I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Economia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Tesi di Laurea Sistemi informativi aziendali svolta con la cattedra di Sistemi informativi aziendali del professor Luca Gnan. Gli argomenti che vengono affrontati nella tesi sono i seguenti: la società dell'information & communication, il modello di Jakobson.
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Il presente lavoro analizza le condizioni di sistematicità che un'impresa deve avere per poter essere definita "sistema". Successivamente considera il settore edile ed applica lo studio delle condizioni di sistematicità ad un caso concreto, verificando se una piccola impresa edile possiede le suddette caratteristiche di impresa sistema.
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Tesi di laurea dal titolo The economic of organization per la cattedra di Economia delle comunicazioni del professor Lo Cicero. Capitolo 1 1.1 Governo dei beni comuni 1.2 Fondamenti di un pensiero originale 1.2.1 La società 1.2.2 La persona 1.2.3 La situazione 1.3 Un nuovo approccio istituzionale 1.3.1 L'importanza delle regole 1.4 II dilemma del buon samaritano 1.5 Istituzioni robuste per l'apprendimento sociale Capitolo 2 2.1 Oliver Williamson^ “L’economia dei costi di transazione” 2.2 L’economia dei costi di transazione e il neo istituzionalismo 2.2.1 Incompletezza contrattuale, opportunismo e specificità degli investimenti 25 2.2.2 Lo schema contrattuale 2.2.3 L’impresa come ordinamento privato 2.2.4 L’integrazione verticale come soluzione gerarchica a un problema di opportunismo Conclusioni Riferimenti bibliografici
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Tesi di laurea per la cattedra di Economia e gestione delle imprese della professoressa Paniccia, La filiera turistica: problemi e caratteristiche; lo scenario attuale del mercato turistico; il turismo internazionale nel 2009, il turismo in Europ, il turismo in Italia nel 2009, l'occupazione delle camere nelle strutture ricettive nel 200, le vacanze in Italia: quelle verso il Mezzogiorno diminuiscono.
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Tesi, La gestione Asset Liability degli Enti Previdenziali per l'esame di Diritto della previdenza sociale del professor Pomante. Gli argomenti trattati sono: Sistemi previdenziali 1.1 La pensione: i tre pilastri della previdenza 1.2 tipologie di pensioni 1.3 Meccanismi di finanziamento 1.3.1 Finanziamento a Ripartizione 1.3.2 Finanziamento a Capitalizzazione 1.4 Metodi di calcolo 1.4.1 Sistema Retributivo 1.4.2 Sistema Contributivo 1.4.3 Sistemi a Prestazione Definita (DB) 1.4.3.1 Sistemi basati sui salari finali 1.4.3.2 Sistemi basati sulla media dei salari percepiti 1.4.4 Sistemi a Contribuzione Definita (DC) 2. Alm per gli enti previdenziali 2.1 Processi decisionali alm 2.2 Attori coinvolti 2.3 Strumenti e policy 2.4 Rischi 2.5 Strategie di asset and liability management 3. Alm: approccio basato sull’analisi di scenario 3.1 Introduzione ai modelli di asset & liability management 3.2 metodologie 3.3 Approccio ALM 3.3.1 Generazione degli Scenari 3.3.2 Misure di Valutazione delle Strategie ALM 3.3.3 Ottimizzazione 3.4 Conclusioni 4. Un modello alm per le casse di previdenza 4.1 Principali norme in materia 4.2 Le basi tecniche e gli output 4.3 Le ipotesi di calcolo adottate nel modello 4.4 Modellizzazione
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la tesi parla del caso herbalife nello sviluppo del network marketing e della sua motivazioen al lavoro indice: Capitolo 1 : il caso Herbalife 1.1 Storia …………………………………….…………………………….………………5 1.2 Prodotti ………………………………………………………………………..…..…. 7 1.3 sistema di distribuzione…………………………….…………………………….…….9 1.3.1 cos’è il M.L.M…………………………….………………………..……….11 1.3.2 opportunità di lavoro …………………………….…………………….……12 1.3.3 Flessibilità del Multi-level marketing ed Efficienza Economica ………....…15 1.3.4 differenza sistema tradizionale ………………………………………..……16 1.3.5 differenza tra sistemi piramidali …………………………………..….…… 19 Capitolo 2 : Il capitale umano 2.1 cos’è il capitale umano …………………………………………………………….…. 21 2.1.1 capitale umano nel M.L.M. …………………………………………..…….…23 2.1.2 organizzazioni classiche e moderne, un confronto col M.L.M…………….….26 2.1.3 Differenze tra network marketing differenti ………………………….......…..29 2.2 sistema formativo 2.2.1 Formazione aziendale …………………………………………….……..… 30 2.2.2 Formazione sul campo …………………………………………………… 34 2.3 sistema motivazionale 2.3.1 motivazione al lavoro…………………………………………………………36 2.3.2 motivazione a livello umano” piramide di maslow …………………………39 2.4 la duplicazione…………………………………………………………………………. 40 Capitolo 3 : mercato del benessere 3.1 alimentazione oggi ………………………………………………………………..… 44 3.2 necessita dell’integrazione ……………………………………………….…….……46 3.2.1 stress, ambiente, genetica e alimentazione e le malattie ad esse associate …….…47 3.4 un esempio di prevenzione : dottor. Luiss Ignarro ……………………………………49
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Tesi per Economia, Tor Vergata - Uniroma2, elaborata dall’autore nell’ambito del corso di Organizzazione aziendale tenuto dal professore De Castri dal titolo Motivazione al lavoro. I casi: Luxotica, Tetra Pak e Nestlè Italia e su aspetti generali sulla motivazione, rapporto performance aziendale e motivazione, strumenti di incentivazione, Welfare aziendale, Analisi casi aziendali: Luxottica , Tetra Pak e Nestlè Italia. Scarica il file in formato PDF!
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La gestione del cambiamento (Change management) è un argomento di analisi piuttosto recente, affrontato solo negli ultimi anni che però risulta essere vitale per le imprese, soprattutto nel mondo globalizzato di oggi. Le aziende moderne devono ormai affrontare contesti di riferimento caratterizzati da forte dinamicità e turbolenza, sempre più interdipendenti gli uni dagli altri e che quindi richiedono alle imprese un'elevata flessibilità e capacità di adattarsi in base alle esigenze e pressioni esterne e interne. Ne consegue dunque che per l'azienda e i suoi managers, la gestione del cambiamento è un'attività prioritaria e continua a ogni livello organizzativo. Affrontare l’argomento da un punto di vista esclusivamente teorico, tuttavia, non avrebbe permesso, probabilmente, la piena comprensione del fenomeno. E’ per questa ragione che, nel presente lavoro, il tema è stato affrontato anche da un punto di vista pratico, operativo, presentando un caso riguardante un progetto di ‘change’ alPintemo di una società di gestione di servizi aeroportuale. Il cambiamento in questione riguarda, nello specifico, la riorganizzazione dell’organico della funzione Pianificazione, Finanza e Controllo (pfc) della società, impegnata in un intervento di ristrutturazione resosi necessario da alcuni mutamenti dell’ambiente in cui essa è inserita. La tesi dunque affronta due argomenti principali, da una parte tocca le tematiche del “change management” per quanto riguarda la natura del cambiamento in atto e il modo di gestirlo sotto il profilo teorico e accademico; dall’altra si concentra su aspetti tecnici e maggiormente operativi che, nel caso specifico considerato, si riferiscono alla riorganizzazione delle risorse umane, ovvero i veri protagonisti e attori di qualsiasi ‘cambiamento’. Partendo da questi presupposti, il lavoro è stato strutturato secondo un percorso logico che ha portato ad individuare tre capitoli. Il primo capitolo ha una natura introduttiva e cerca di delineare al meglio i due argomenti che vengono trattati durante tutto il lavoro: la gestione del cambiamento e l’importanza strategica delle risorse umane. Nel secondo capitolo, invece, si ha un approccio più tecnico sul modo in cui dovrebbe essere implementato un cambiamento delle risorse umane, quali le giuste metodologie per definire il dimensionamento e, da ultimo, quali le competenze necessarie e i relativi modi per valutarne i risultati. Infine, nel terzo capitolo si è cercato di individuare il tipo di cambiamento che deve affrontare l’impresa al fine di gestirne meglio la riorganizzazione dell’organico e si è analizzata l’implementazione del progetto all’intemo della funzione facendo riferimento alla teoria esposta nei precedenti capitoli. Alla fine del lavoro sono state poi tratte le conclusioni che nella sostanza evidenziano la necessità da parte di ogni azienda di non farsi trovare impreparata all’inevitabile appuntamento con la sfida del ‘change’. Per poter fronteggiare con successo questa sfida, il caso oggetto della tesi lo dimostra, occorre lavorare sulle risorse già esistenti in organico in azienda (che devono farsi trovare preparate alle esigenze del ‘cambiamento’) e attingere dal mercato con inserimenti di nuove professionalità. Solo un’equilibrata composizione della ‘squadra’, tra vecchio e nuovo, potrà garantire adeguate capacità per fronteggiare le nuove sfide.
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Il presente lavoro si propone di studiare il tema della governance delle aziende no profit sotto il profilo economico aziendale. In particolare, l’obiettivo è quello di individuare i principali caratteri di struttura e di funzionamento che definiscono la no profit governance, al fine di comprendere l’influenza che essa esercita direttamente e indirettamente, rispettivamente, sulle motivazioni intrinseche dei soggetti che compongono l’organo di governo e sulla performance dell’azienda stessa. Di norma tutte le organizzazioni del Terzo Settore presentano le seguenti caratteristiche: -perseguono finalità socialmente rilevanti -nascono da motivazioni ideali di natura etica, morale, di solidarietà -destinano interamente le risorse alla realizzazione diretta o indiretta della mission; -non hanno interessi proprietari e non è prevista la presenza di soggetti che investono risorse proprie per ottenere una remunerazione maggiore rispetto a quanto investito; -non possono distribuire utili derivanti dalle attività sociali e collaterali svolte direttamente dall’ente; -hanno natura privatistica. Di norma, membri dell’organo di governo di un’azienda no-profit sono motivati da una pluralità di incentivi, di tipo intrinseco (e, in misura minore, di tipo estrinseco) e i loro comportamenti sono dettati, contemporaneamente, da motivazioni e preferenze altruistiche. Il caso specifico parla della fondazione Villa Maraini. Fondazione Villa Maraini è una Cooperativa Sociale che offre possibilità di reinserimento sociale a soggetti provenienti da situazioni di disagio (tossicodipendenti e detenuti in misure alternative o cautelari) attraverso un percorso terapeutico. Villa Maraini svolge un servizio pubblico gestito, però, da una organizzazione, come la Fondazione, libera, indipendente, senza scopo di lucro e su basi privatistiche. Lo Scopo, esclusivamente altruistico e di pubblica utilità avviene attraverso “interventi preventivi, terapeutici e riabilitativi con particolare riguardo alle tossicomanie e vietando la prestazione di qualsiasi attività in favore di dirigenti o dipendenti della Fondazione
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Tesi per la facoltà di Economia, dell'università degli Studi Tor Vergata - Uniroma2 elaborata dall’autore nell’ambito del corso di Economia e gestione delle imprese commerciali, marketing tenuto dalla professoressa Pepe dal titolo Distribuzione e marketing del consumo di lusso. Scarica il file in formato PDF!
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Questa trattazione si pone lo scopo di analizzare in forma descrittiva ed empirica la metodologia di investimento azionario value. Essa consiste nell’acquisto di titoli azionari che secondo la valutazione dell’investitore, sono scambiati nel mercato ad un prezzo inferiore rispetto al valore intrinseco della società che le rappresenta. Successivamente so verificherà l’esistenza e la persistenza del Value Premium nel mercato inglese big-cap attraverso l’osservazione dei rendimenti annuali e cumulati dei portafogli value e growth.
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Nel Capitolo I viene descritta l’importanza e l’efficienza del mercato come meccanismo allocativo e il perché il mercato fallisce nell’allocazione efficiente delle risorse ambientali. Nel Capitolo II sono illustrati gli strumenti e criteri di scelta degli stessi, adottati dal settore pubblico per attuare politiche correttive dei fallimenti del mercato. Il tema del Capitolo III è il sistema di Emission Trading europeo, analizzandone funzionamento, storia dalla sua nascita nel 2005 ad oggi e prospettive future. Vengono inoltre illustrati gli altri due strumenti flessibili introdotti in attuazione del protocollo di Kyoto. Il Capitolo IV illustra la simulazione di attuazione di diversi strumenti economici per il controllo dell’inquinamento svolta in Italia negli anni 90 da parte dell’agenzia nazionale Enea nel comune di Brescia e nella zona Piacenza-Castel San Giovanni.
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