I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Fisica generale

Problemi svolti di fisica generale, il campo elettrico; il moto delle particelle cariche, elettroni e protoni, all’interno di un campo elettrico uniforme; campo magnetico di un solenoide; interazioni magnetiche tra fili percorsi da corrente; legge di Biot-Savart; flusso concatenato.
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Problemi svolti di fisica generale, il campo elettrico; il moto delle particelle cariche, elettroni e protoni, all’interno di un campo elettrico uniforme; campo magnetico di un solenoide; interazioni magnetiche tra fili percorsi da corrente; legge di Biot-Savart; flusso concatenato.
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Problemi svolti di fisica generale, il campo elettrico; il moto delle particelle cariche, elettroni e protoni, all’interno di un campo elettrico uniforme; campo magnetico di un solenoide; interazioni magnetiche tra fili percorsi da corrente; legge di Biot-Savart; flusso concatenato.
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Problemi svolti di fisica generale, il campo elettrico; il moto delle particelle cariche, elettroni e protoni, all’interno di un campo elettrico uniforme; campo magnetico di un solenoide; interazioni magnetiche tra fili percorsi da corrente; legge di Biot-Savart; flusso concatenato.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Esercitazione
Seconda parte degli esercizi che possono capitare all'esame di fisica 1. Anche in questo case sono presenti schemi di illustrazione e di approfondimento dei problemi e in quasi tutti vi è la risoluzione. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. P. Lenisa

Università Università degli Studi di Parma

Esercitazione
3,5 / 5
Esercizi di fisica generale elaborati dal publisher sulla base di appunti personali e frequenza delle lezioni del professore Lenisa, dell'università degli Studi di Parma - Unipr, facoltà di ingegneria, Corso di laurea in ingegneria civile e ambientale. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
TESTO DELL'ESERCIZIO. Un disco omogeneo di massa M=100 g e raggio R=0,20 m si trova inizialmente in quiete su di un piano orizzontale liscio. Il disco viene colpito da due punti materiali di massa m_1=40 g e m_2=30 g e velocità v=10 m⁄s dirette come in figura. Sapendo che i due corpi rimangono conficcati nel disco, determinare: i) La velocità V ̅_G del centro di massa del sistema immediatamente dopo l’urto; ii) La velocità angolare ω ̅ dopo l’urto; iii) Il modulo della velocità del punto di massa m_1 quando il disco ha compiuto un quarto di giro; iv) Il moto del sistema nel caso particolare in cui m_1=m_2=40 g. URTO ANELASTICO, DETERMINAZIONE BARICENTRO, CONSERVAZIONE MOMENTO ANGOLARE, APPLICAZIONE FORMULA FONDAMENTALE DEI MOTI RIGIDI.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Un piano inclinato di massa M avente angolo alla base α=45° si trova in quiete appoggiato ad un piano orizzontale sul quale è libero di scorrere senza attrito. Una massa puntiforme di massa m è lasciata libera di cadere ed urta elasticamente il piano inclinato a velocità v_0 ad un’altezza h dal suolo. Si richiede la distanza orizzontale percorsa dalla massa m a seguito dell’urto dopo che essa è caduta sul piano orizzontale. Si studi quindi cosa accade quando M≫m.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Un corpo puntiforme di massa m è attaccato ad un piattello connesso ad una molla di costante elastica pari a k. Il piattello viene compresso di una quantità ∆L: una volta rilasciato, il corpo viene messo in movimento su di un tratto piano privo di attrito, per poi percorrere una guida, anch’essa liscia, formata da due tratti lineari con dislivello pari ad h, raccordati da un arco di circonferenza di apertura pari ad α. Calcolare la minima e la massima compressione del piattello in corrispondenza delle quali il corpo riesca rispettivamente a raggiungere la sommità e a mantenersi sempre in contatto con la guida.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Una sfera omogenea di massa m e raggio R è appoggiata su di un piano inclinato che forma un angolo θ con la direzione orizzontale. Una molla ideale di massa trascurabile e costante elastica k ha un estremo rigidamente collegato ad un sostegno fisso e l’altro fissato al centro della sfera. Supponendo che il piano inclinato abbia un attrito tale da garantire il rotolamento puro, determinare: I) L’allungamento della molla quando la sfera è in equilibrio statico e il modulo della forza di attrito di attrito presente tra sfera e piano inclinato; II) Il periodo di oscillazione se la sfera viene lasciata andare da ferma nella configurazione in cui la molla è a riposo; III) Il minimo valore del coefficiente d’attrito μ_s che garantisce il rotolamento puro.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Due corpi 1 e 2, rispettivamente di masse m_1=m e m_2=2m, sono inizialmente in quiete su di un piano orizzontale. Ad un certo istante al corpo 1 viene impressa una velocità v_0 e scagliato verso il corpo 2, sul quale urta in maniera perfettamente elastica. Quest’ultimo si mette in movimento ed impatta un piattello ideale, inizialmente alla distanza d, connesso ad una molla di costante elastica k e nella sua configurazione di riposo. L’altro estremo della molla è a sua volta collegato ad un supporto fisso. Sapendo che il piano di appoggio è privo di attrito, determinare: I) Le velocità V_1 e V_2 dei due corpi immediatamente dopo l’urto; II) La massima compressione ∆l della molla; III) L’intervallo temporale ∆T che i due corpi impiegano per urtarsi nuovamente.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Una sfera omogenea di massa m e raggio R rotola senza strisciare con velocità di avanzamento v_C su di un piano orizzontale. Ad un certo istante urta uno scalino di altezza h<R. L’urto è tale che il punto di contatto non slitta e non si stacca mentre la sfera si solleva dal suolo. Determinare la minima velocità v_min che consente alla sfera di salire il gradino.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Esercizio con disco in rotolamento puro su piano inclinato mobile: applicazione delle equazioni cardinali in presenza di azioni inerziali elaborato dal publisher sulla base di appunti personali e frequenza delle lezioni del professore Cataliotti. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Al bordo di un disco omogeneo di centro G, raggio R e massa M è saldato un punto materiale P di massa m. Il disco poggia su di un piano orizzontale. Al centro del disco è attaccata, mediante un perno, una molla ideale di costante elastica k. Nell’ipotesi in cui il disco rotoli senza strisciare e ammettendo che esso parta da fermo nella configurazione in cui la molla è a riposo e la congiungente (P-G) forma un angolo θ=π⁄6 con la direzione verticale, determinare: I) L’equazione di moto del sistema; II) L’accelerazione angolare iniziale del disco; III) Il coefficiente d’attrito minimo che garantisce inizialmente il rotolamento puro; IV) La velocità del centro del disco quando P≡C e il minimo valore del rapporto mg⁄kR affinché possa esser raggiunta tale configurazione.
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