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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Lanzillotta Eugenio

Dal corso del Prof. E. Lanzillotta

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Polibio visse nel II sec. a.C., ed era figlio del capo della lega achea, che fu sciolta dopo la battaglia di Pidna vinta dai Romani. Dopo la vittoria dei Romani, Polibio venne a Roma come ostaggio ed entrò a far parte del circolo degli Scipioni. Da questo privilegiato punto di osservazione osservò la storia di Roma e notò che essa sembrava costituire il filo conduttore delle storie di tutti i popoli, che verso di essa appunto sembravano convergere. Scrisse storie in 40 libri, di cui ci sono rimasti i primi cinque libri e frammenti. Oggetto della narrazione sono i cinquantatre anni della storia di Roma dalla fine della guerra punica alla battaglia di Pidna. Per Polibio il segreto del successo di Roma è stata la sua costituzione mista. Il metodo storiografico di Polibio riprende quello di Tucidide: lo storico deve avere competenza pratica della materia di cui tratta, la storia deve essere pragmatica.
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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Alcuni autori scrissero trattati di storia ateniesi non limitandosi alla storia militare ma anche allargando gli interessi anche a eventi religiosi, culti e festività. Questi autori prendono il nome di Attidografi da Attis, Storia dell'Attica, che è il titolo di queste opere.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Teopompo è uno storico esponente della storiografia drammatica. Delle sue opere abbiamo solo frammenti. Scrisse Elleniche in dodici libri, che raccontano la storia greca dal 411 (dove si era interrotto Tucidide) al 394 (battaglia di Coronea e fine dell'egemonia spartana). Scrisse inoltre Filippikà, Storie di Filippo, un'opera in cinquantotto libri sulla biografia del re macedone. Si tratta di un genere storiografico nuovo: Teopompo si fa storico generale di un intero periodo parlando delle vicende di un singolo personaggio storico.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Diodoro Siculo è uno storico del I sec. a.C. All'inizio della sua opera dice che è difficile leggere le opere storiche più importanti perché sono disperse in varie biblioteche, perciò volle fare una storia generale di tutti i popoli dall'inizio del mondo, scegliendo il meglio degli autori che avevano meglio trattato ciascun periodo. La sua opera di intitola Biblioteca storica. Non scrive cose originali, riassume e trascrive. Per la storia greca dei secoli V-IV trascrisse Eforo. Per il IV sec. riprese anche le Elleniche di Senofonte.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Eforo, nativo di Cuma, scrisse Storie in ventinove libri. Si tratta di una storia di tutta la Grecia, fino al 355. Fu allievo di Isocrate, che gli trasmise il senso di una patria superiore alla singola polis nativa. Quella di Eforo è una storia universale, che si riferisce solo al mondo greco. Si tratta della prima storia che abbracci un periodo totale, dalle origini alla contemporaneità. Nasce il genere delle storie universali. Dell'opera di Eforo abbiamo solo frammenti, ma possiamo leggerne i contenuti attraverso Diodoro Siculo, che vi attinse.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Quello degli storici di Alessandro Magno è un filone storiografico che nasce a seguito delle imprese del grande re macedone. A una fase più antica appartengono resoconti abbastanza attendibili delle imprese. Il generale Eumene aveva scritto un diario delle spedizioni. Con il tempo, vista la fortuna del genere, sorsero narrazioni sempre più fantasiose, fino ad avere veri e propri romanzi. Nel Medio evo viene scritto di Romanzo di Alessandro. Si tratta di un modo di raccontare storia facendo attenzione alla forma e con l'intento di rendere i fatti vividi per il lettore.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. A partire dal IV sec. gli storici cercano di avvicinare la storia all'universale, cominciano a dare al lettore la sensazione di ciò che sarebbe potuto accadere. La storia ipotetica dà un'immagine non deterministica della storia e aiuta a chiedersi perché le cose sono andate come sono andate. Aristotele parla di mimesis, la storia è un'imitazione della realtà. Oggi si parla di storiografia mimentica, che vuole dare un'immagine vivida della realtà. Tre sono i principali sottogeneri della storiografia ellenistica: - i continuatori di Tucidide, che ne seguono il metodo; - la storiografia retorica, che segue lo stile retorico; - la storiografia drammatica, tragica o patetica.
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4,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Senofonte scrisse numerose opere. Le più importanti opere storiche sono le Elleniche e l'Anabasi. Le Elleniche raccontano in sette libri la storia greca dal 411 al 362 (dal regime dei trenta tiranni alla battaglia di Mantinea). L'Anabasi racconta in sette libri la marcia di ritorno nella spedizione, cui Senofonte stesso aveva partecipato, dei mercenari Greci al servizio di Ciro contro il fratello Artaserse.
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3,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Con Tucidide si era raggiunto il massimo grado della storiografia e alcuni studiosi hanno interpretato il seguito storiografico come una parabola discendente. La storiografia del IV sec. è nuova rispetto alla precedente e va studiata autonomamente, senza paragonarla al grande storico. La storiografia post-tucididea si caratterizza per: - abbandono della tradizione orale a favore della letteratura scritta; - eleganza formale; - inesperienza personale dei fatti narrati da parte degli storici 'da tavolino', che attingono a documenti scritti; - ricorso agli archivi; - influenza di alcune scuole di pensiero (Aristotele) e di alcune correnti retoriche (Isocrate).
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3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Il merito di Tucididecome storico è stato riconosciuto dalla storiografia moderna. Egli ebbe infatti grandezza di metodo e di pensiero rispetto agli altri storici antichi. Scrisse un'opera storica dal titolo postumo di Storie o Guerra del Peloponneso con la prospettiva di chi già conosceva l'esito della guerra. La narrazione si interrompe al 411. Il metodo di Tucidide consisteva nel prendere appunti sugli eventi man mano che si svolgevano e nel non limitarsi a raccontare i fatti ma a interpretarli. Obiettivo di Tucidide è la verità, cui tuttavia ci si può solo avvicinare con una certa approssimazione. Il fine della storia, secondo Tucidide, sta nel suo valore pratico, ossia nell'aiuto che lo studio della storia apporta alla formazione delle decisioni.
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4,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Erodoto nasce ad Alicarnasso nel 484, una generazione dopo Ecateo, Scrisse Storie sulle guerre persiane. Il termine greco historie viene dalla radice id- 'vedere'. Erodoto è il primo ad usare questa parola: la storia è la ricerca condotta con il metodo dell'autopsia. La visione autoptica è considerata il criterio più affidabile, in assenza di essa lo storico deve ricorrere all'interrogazione dei testimoni oculari.
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3,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Di Carone di Lampsaco abbiamo numerosi frammenti di opere, tra cui Annali di Lampsaco, in parte una sorta di storia locale della propria città, in parte un'opera simile ai peripli, opere etnografiche. Carone non narra solo avvenimenti e guerre, ma cerca acnhe di spiegare l'origine di culti e monumenti locali in un primo tentativo di eziologia.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Acusilao di Argo è il primo storico non asiatico. Scrisse Genealogie della sua città, molto ingenue, in quanto non poteva ignorare le leggende di Argo. Si servì delle tavolette di bronzo su cui i sacerdoti del santuario di Era ad Argo registravano ciò che avveniva anno per anno. Si trattò di una importante tappa di avvicinamento al pensiero storico greco, di un primo tentativo di storia prima della storiografia.
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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Il primo storico greco, Ecateo, vive tra la fine del VI sec. e l'inizio del V, a Mileto, nell'ambiente culturalmente favorevole della Ionia. Visse nel periodo della rivolta ionica, non era solo un letterato, ma anche un politico con idee innovative. Rispetto a Esiodo, Ecateo compie un passo avanti verso la concezione laica della storiografia. Scrisse due opere: Genealogie e Descrizione della terra (Periegesi). Le Genealogie sono un tentativo di mettere in ordine gli avvenimenti umani chiarendone la sequenza e il perché. La Descrizione è un tentativo di ordinare il mondo interpretandolo razionalmente. Ecateo critica le tradizioni sulla base del criterio della verosimiglianza: respinge gli elementi non credibili, accetta quelli spiegabili razionalmente.
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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Le prime opere storiche sono prodotti letterari che soddisfano una curiosità puramente letteraria, ma alcune hanno anche una utilità pratica. Si tratta, ad esempio, della letteratura di viaggio di mare. Gli ecisti potevano avere delle guide (peripli o portolani), in cui erano registrati i dati essenziali per le navigazioni, indicazioni delle distanze, scogli pericolosi, giorni di navigazione da un punto all'altro, informazioni sulla gente del posto. Alcune di queste opere cominciarono a circolare tra il pubblico. Dal VI sec. si diffusero saggi etnografici, frutto di esperienze di navigazione ma a volte anche di invenzione.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Storiografia è quella parte di letteratura di quegli scrittori che si occuparono di storia o di opere affini come le biografie. La storiografia greca è la prima narrazione di fatti storici (non mitici) disposti in ordine cronologico. La scoperta degli storiografi greci è la non casualità degli avvenimenti che avvengono invece secondo uno schema di causa-effetto.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. In politica estera, Filippo voleva estendere il proprio dominio ai paesi confinanti, per questo compì spedizioni in Illiria e Tracia. Occupò Anfipoli e Potidea, poi nel 346 sconfisse i Focesi e divenne presidente dell'anizionia delfica. Filippò assediò e conquistò Olinto (352-349). Ad Atene Filippo era appoggiato da Isocrate, Eschine e Eubulo, che vedevano in lui colui che avrebbe risollevato le sorti della Grecia, era osteggiato da Demostene, che vedeva in lui il nemico della libertà deei Greci. Si arrivò alla pace di Filocrate nel 346. Nel 338 alla vittoria di Filippo a Cheronea seguì un congresso panellenico a Corinto, in cui Filippo si proclamò capo di una lega panellinica e si arrogò il ruolo di egemone sulla Grecia.
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Questo appunto si riferisce al corso di toria greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Filippo II era un usurpatore, pertanto in politica interna fece riforme strettamente legate alla propria appropriazione del potere: creò un'istituzione, quella dei paides basilikoi, giovani presi dalle famiglie nobili per essere allevati insieme al figlio del re, in realtà come ostaggi per evitare rivendicazioni del trono. Dai paides basilikoi nascono gli eteri, i compagni del principe, allevati e addestrati per diventare i generali di Alessandro.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Filippo era stato mandato come ostaggio a Tebe. Alla morte di Perdicca III, il trono passò al figlio Aminta di 14 anni. Come tutore venne scelto Filippo, fratello di Perdicca, che si fece acclamare re. La famiglia cui Filippo apparteneva era quella degli Argeadi, e si vantava di discendere dagli Eraclidi. L'ordinamento della Macedonia era di tipo militare: il re diventalva tale sul campo e combatteva con i suoi soldati. I Macedoni erano chiamati barbari dai Greci per la lingua che parlavano. La Macedonia era un paese ricco e voleva inserirsi nella storia greca.
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3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Nel 356 i Tebani si unirono ai Tessali che volevano attaccare la Focide per prendere i tesori dell'anfizionia di Delfi. Tebani e Tessali accusarono mendacemente i Focesi di aver coltivato il terreno sacro. I Focesi si opposero e con il generale Filomelo occuparono Delfi e con il tesoro finanziarono l'esercito. Scoppiò così la guerra sacra. Il conflitto durò dieci anni (356-346). I Focesi rischiarono di essere rasi al suolo.
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