I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
…continua

Filtra per

Tutte le tipologie
Tutte le tipologie

Ordina

Filtra

Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Il centro scrittorio in occidente è l'officina grafica in cui i libri si producono secondo modalità grafiche e tecniche specifiche. nel mondo bizantino 'scriptorium' è un luogo di produzione libraria non coordinata da regole preordinate, bensì individuale. Il Centro di Studio a Costantinopoli è l'unico esempio di un centro scrittorio e di una biblioteca orientale con regole precise. In Italia meridionale si possono individuare due diversi ambiti di produzione libraria: - ambito calabro-siculo; - ambito pugliese o salentino o terra d'Otranto.
...continua

Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La scrittura maiuscola ogivale inclinata, anche detta slava, presenta inclinazione verso destra dell'asse della scrittura. Le prime testimonianze sono del III-IV sec., fu usata fino al VII, dall'VIII al X vi fu un certo manierismo. Sulla base dellinclinazione si individuano tre sottotipi: - tipo palestinese (inclinazione accentuata): Parisino greco 2179; - tipo costantinopolitano (inclinazione mediana): Parisino greco 510; - tipo italo-greco (inclinazione ridotta): Vaticano greco 2627.
...continua

Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La scrittura maiuscola alessandrina o onciale copta è caratterizzata da asse verticale, occhiellature, alternanza di modulo (lettere di modulo largo e lettere di modulo stretto), tendenza a prolungare i tratti finali delle lettere con pseudo-legature. - Vaticano greco 2125, codice marcialiano o codex Q: vergato in Egitto intorno al 700, contiene il libro dei profeti; - Borgiano Copto 109, o codex T dei Vangeli: vergato in Egitto nel V-VI sec.
...continua

Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La scrittura maiuscola biblica a partire dal V sec. comincia a presentare deroghe dalle forme canonizzate. La decadenza di questa scrittura permette di individuare ambiti diversi: le diverse deroghe si cristillazzano in forme particolari e connotative in ambienti diversi. Due sono gli ambienti principali: - ambiente siro-palestinese: Codice N o Vaticano greco 2305; Vaticano greco 2061; frammento di Cassio Dione; - ambiente italo-greco: Codex Rossanensis; Patmiaco 33; Barberino greco 336; Laudiano greco 35; Vallicelliano C 34 3.
...continua

Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La scrittura maiuscola biblica (II-IV sec. d.C.) presenta asse rigidamente verticale, modulo costante quasi quadrato, forme geometriche, tratti verticali di massimo spessore, orizzontali di minimo spessore con effetto di chiaroscuro. Si chiama maiuscola biblica perché i tre codici più rappresentativi di questa scrittura contengono testi biblici: - Codice Vaticano greco 1209 o Codice B; - Codice Sinaitico; - Codice alessandrino. A partire dal V sec. questa grafia comincia a presentare deroghe dalle forme canonizzate, es.: - Codice Vindobonensis Mediceus greco 1.
...continua

Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Nell'antichità il libro è il rotolo di papiro. Il IV sec. rappresenta il trionfo del codex. Il codex è in pergamena, materiale che deriva dalla pelle di pecora, agnello e capretto. Si ricavava un foglio, poi piegato in due, da cui si otteneva il bifolio. La piegatura a quattro (in quarto) e a otto (in octavo) dipendeva dalla grandezza dell'animale e dalla taglia del libro. Più bifolii formavano il fascicolo. Il quaternione è un fascicolo di quattro bifolii. In un foglio si distingue il lato carne e il lato pelo. Secondo la legge di Gregory le pagine in contatto devono essere dello stesso tipo. più fascicoli formano il volume. I fascicoli potevano essere numerati o meno con lettere dell'alfabeto.
...continua

Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Le grafie sono diverse, ma ci sono dei tratti connotativi adoperati da ogni comunità (ad esempio lo stile di Reggio del XII sec.). Quando lo stile di una comunità si irrigidisce si passa al canone: le forme grafiche diventano la regola che la comunità deve seguire come un modello necessario. Nelle scritture bizantine la stilizzazione dura 70-80 anni, la canonizzazione dura 5-6 secoli.
...continua

Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La scrittura libraria greca, attestata tra VIII a.C. e XV d.C., presenta due fasi: - scrittura maiuscola (IV a.C.-IX d.C.): presenta il corpo delle lettere inserito in un sistema bilineare; - scrittura minuscola (IX d.C.-XV d.C.): presenta il corpo delle lettere inserito in un sistema quadrilineare. Il modulo è il rapporto tra l'altezza e la larghezza delle lettere. Il ductus è la maggior o minor velocità nel condurre il calamo. Il legamento è un collegamento spontaneo tra due lettere. Il nesso è un legamento voluto tra due lettere. Il tratteggio è il numero dei tratti che compongono una lettera.
...continua

Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Oggetto di studio della paleografia greca è il libro manoscritto, degli aspetti materiali del libro e degli aspetti grafici. La codicologia, in particolare, studia il supporto (pergamena, inchiostro) e le operazioni manuali prima che il supporto accolga il testo. Il fine dello studio della scrittura è la lettura, datazione, localizzazione di un manoscritto.
...continua
Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Esempi di pitture e mosaici di età tardo antica: - mosaici da Villa Armerina: scene di caccia; - Mosaico di S. Bibiana: caccia; - tigre che assale un vitello dalla basilica di Giunio Basso; - Giunio Basso e le fazioni del circo dalla basilica di Giunio Basso; - affresco della Roma Barberini del IV sec.
...continua
Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. In età tardo antica diminuisce l'importanza della pittura a vantaggio del mosaico e delle tarsie marmoree. A differenza del mosaico, che usa tessere di pasta vitrea, l'opus sectile usa tessere di marmo. Nel corso del III sec. le tessere si fanno sempre più grandi e policrome (effetti di chiaroscuro ed espressionismo del tardo antico). Esempi di mosaici: - scene di corse di aurighi nel circo e di lotte di gladiatori nell'anfiteatro; - ritratto di atleta dalle terme di Caracalla; - Polifemo e l'ariete dalla villa di Baccano.
...continua
Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. In età tardo antica vi è una rottura con la tradizione classica, emerge l'arte popolare, dominano il terzo stile e la pittura a macchia, impressionistica. La pittura del III sec. d.C. è al servizio di culti diversi, come quello di Mitra (mitreo di Capua). Persiste il quadro mitologico con elementi di frontalità: prevale la resa frontale a scapito della plasticità e della naturalezza che vengono meno. I ritratti prendono sempre più caratterizzazione individuale.
...continua
Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. La tomba dei Nasonii, in un complesso funerario fuori Roma a Grottarossa, presenta vari affreschi, non appartenenti a un ciclo unitario, staccati e ora al British Museum: - Nike volante; - menade e Dioniso; - Europa sul toro; - scene di caccia; - Plutone e Proserpina; - le quattro stagioni; - Pegaso.
...continua
Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Le terme di Tito prendono il nome dal restauro di Tito, ma appartengono in realtà al complesso della Domus Aurea. Pitture: - sacelli e paesaggi da mettere in relazione con le pitture pompeiane; - figurine che richiamano le pitture della piramide Cestia; - fregio con amazzonomachia; - Atena e Ercole; - scena di misteri.
...continua
Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Le pitture della Domus Aurea sono andate per lo più perdute a causa dei rimaneggiamenti, dell'incuria e del tempo. Una delle più importanti pitture della Domus Aurea è quella interpretata come Veturia e Coriolano. Altre pitture della Domus Aurea, finite nella collezione di Camillo Massimo, sono state interpretate come scene della vita di Adone.
...continua
Questa appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. I palazzi imperiali sin da Augusto sul Palatino avevano una grandiosità pittorica: - pittura con Apollo su fondo azzurro; - fregi; - pitture con elementi egittizzanti dall'aula isiaca; - figura femminile dalla casa della Farnesina.
...continua
Questa appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. La casa dei grifi sul palatino è esempio del primo stile della pittura romana, con riproduzione pittorica sulle pareti di quelle che nelle case ellenistiche erano lastre marmoree, con colori che imitano le sfumature del marmo. E' di poco precedente alla casa di Livia: il grifo era sacro ad Apollo, deve esserci un collegamento con il culto istituito da Augusto.
...continua

Esame Archeologia e storia dell'arte greca e romana mod. B

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. B. Palma

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
4 / 5
Questa appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. La casa di Livia sul Palatino, di età augustea, presenta una scena paesaggistica con sfondamento della parete, scene mitologiche (Polifemo e Galatea), fregio naturalistico, fregio giallo con figurine.
...continua
Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Pitture da Stabia, Pompei, Ercolano: - Flora; - figurine volanti; - quadri mitologici; - scene paesistiche; - pitture popolari (processione di Cibele; scena di panetteria; giudizio di Salomone, anfiteatro di Pompei); - ritratti.
...continua
Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Esempi di pittura pompeiana: - Arianna abbandonata da Teseo; - Baccante; - fregio della villa dei misteri: flagellazione della danzatrice; - Achille e Chirone; - Teseo liberatore; - ratto di Europa; - Dirce; - decorazione della casa dei Vettii.
...continua