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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La minuscola della collezione filosofica è testimone dell'umanesimo bizantino. Possediamo quindici libri che contengono testi filosofici, tutti con lo stesso formato e con la stessa mise en page, probabilmente per la committenza di un intellettuale o di un'istituzione pubblica. I codici sono stati realizzati a Costantinopoli nel IX sec. da cinque scribi, in una grafia rigida, artificiosa, minuta, eretta, caratterizzata da riduzione dei prolungamenti delle aste, ispessimenti, rigonfiamenti finali dei tratti. Come segno di interpunzione compare il 'chiodino Follieri'. Esempi: - Vaticano greco 1594; - Vaticano greco 2179.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Nel IX sec. si assite a un periodo di rinascita dell'interesse e dello studio dei classici, che è stato chiamato 'umanesimo bizantino'. Secondo alcuni studiosi si può parlare di 'umanesimo' perché i bizantini studiavano non solo i testi religiosi ma anche i classici. Alcuni studiosi tuttavia non sono d'accordo sull'uso del termine 'umanesimo' per il IX sec. bizantino.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Il panorama grafico delle minuscole si presenta abbastanza omogeneo, sintomo di un sentire comune. L'individuzione di uno stile è importante per la datazione e localizzazione di un codice. Siamo però in presenza di scritture individuali, i copisti si ispirano allo stile ma lo reinterpretano in modo personale. Le diverse mani sono facilmente riconoscibili, anche se non sempre riusciamo a dare un nome ai copisti.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Esempi di minuscola del IX sec.: - Glasgowensis Hunter. Mus. V 3.5.6: omelie di San Basilio, la minuscola presenta tratteggio abbastanza quadrato, con reintroduzione di lettere maiuscole; - Ottoboniano greco 86: catechesi di Cirillo di Gerusalemme, minuscola molto simile al tipo Nicola, diritta e ariosa;ù - Moscow, Historical Museum, cod. VI.117.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. IL Petropolitanus, olim Leninopolitanus greco 219 è un codice anche chiamato Evangeliario Uspenskij, è dell'anno 835, vergato dal copista Nicola in una grafia ariosa, elegante, con margini ampi. Ben diversa è la grafia della sottoscrizione, corsiva, con accentuata inclinazione dell'asse, raddoppiamenti dei tratti delle lettere, legamenti audaci.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Tre sono le teorie sull'origine della minuscolizzazione: - palestinese: la teoria dell'origine palestinese è supportata da testimonianze grafiche librarie di ambito sinaitico-palestinese (Vaticano greco 2200); - studita; - occidentale. Più che di origine si dovrebbe tuttavia parlare di tentativo di introduzione della minuscola nella prassi libraria greca.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Numerosi sono gli esempi di corsiva nei documenti papiracei del VI-VIII sec. Nel VI sec. il modulo è grande, le aste pronunciate, la scrittura molto corsiva, l'asse inclinato, molti i legamenti e i raddoppiamenti arditi. Nel VII sec. l'asse è raddrizzato, i legamenti meno profondi. Nell'VIII sec. la grafia assume un andamento che ritroveremo nella minuscola libraria del IX sec: tendenza all'arrotondamento, eleganza, tratteggio simile a quello della maiuscola alessandrina.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La minuscola antica rotonda o minuscola di tipo Nicola è un tipo di corsiva prediletto a Bisanzio per la prassi libraria. Essa è caratterizzata da asse verticale e tratti rotondi, è una grafia posata, calligrafia, accessibile ed estetica. Esempio: - Ottoboniano greco 86.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La minuscola damascenica o agiopolita o gerosolimitana, di ambito siro-palestinese, è caratterizzata da asse molto inclinato, eccessiva presenza di legature, lettura disagevole, difficile fruizione. Si tratta di un tentativo fallito di adattamento della minuscola alla prassi libraria. Esempio: - Vaticano greco 2200.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Fino al IX sec. nella prassi libraria continua a essere usata la maiuscola. Nel IX sec. si ha il metacharacterismos, l'introduzione della minuscola nella prassi libraria, forse per influenza della minuscola latina. Nella prassi documentaria e usuale la minuscola era già presedentemente usata. Furono coloro che usavano la minuscola come scrittura documentaria che cominciarono a usarla anche come scrittura libraria. A tal fine operarono una selezione dei segni eliminando i grafemi troppo corsivi e poco fruibili.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Talvolta nelle sottoscrizioni i copisti ricorrevano alla criptografia, un sistema di trasposizione che procede di 9 lettere in 9 lettere, in modo che le prime 9 lettere dell'alfabeto corrispondano alle medesime lettere invertite nell'ordine, e così via. I copisti ricorrevano alla criptografia per scrivere il loro nome in modo non immediatamente leggibile per ragioni di umiltà ma anche per motivi politici, ossia per evitare riferimenti espliciti. Esempio: Escorialensis IV 32.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Le sottoscrizioni presentano talora menzione di personaggi coevi della civiltà bizantina e consentono pertano la ricostruzione della temperie culturale del periodo. Esempi: - Additional 28270; - Leninopolitano 74; - Vaticano palatino 44; - Oxoniensis bodleiano clarkianus 39; - Athon Lauras B 37; - Patmiaco 39; - Laurenziano Pluteo XIII 28; - Vaticano greco 2138; - Escorialensis IV 32; - Vaticano 1650.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La minuscola di tipo Anastasio presenta tratteggio angoloso, asse verticale o leggermente inclinato verso sinistra, modulo compresso, lettere angolose, con tratti quadrati, contrasto tra lettere strette e lettere larghe. Si tratta di una scrittura disegnata, artificiosa, serrata, lenta, posata. - Ottoboniano greco 85: IX-X sec., omelie, vergato in Italia meridionale.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La minuscola antica quadrata è una scrittura posata, elegante, caratterizzata da ritmo lento, asse verticale leggermente inclinato verso sinistra, tratteggio tendente al quadrato. Esempio: - Clarkianus 39: Platone, Gorgia, IX sec.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Minuscola antica rotonda di tipo Nicola: è una scrittura continua e disegnata in cui predominano i tratti rotondi e l'influenza della maiuscola. Esempi: - Petropolitanus, olim Leninopolitanus greco 219: evangeliario Uspenskij; - Vaticano greco 2079.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Esempi di maiuscola ogivale di tipo liturgico: - Vaticano greco 355: lettere arrotondate che evocano il tratteggio della maiuscola biblica; - Leningrado, codice greco, 31; - Bodleiano Canon. greco 92; - Vaticano greco 351: lettere monumentali con increscenze floreali; - Marciano greco 1: lettere arrotondate schiacciate alla base.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La maiuscola ogivale di tipo liturgico è una grafia diritta con elementi stretti ed elementi larghi, tarda, usata fino al XI sec., di difficile localizzazione e datazione, definibile 'atemporale', in quanto elaborata in modo artificioso dalla Chiesa senza che abbia avuto una sua evoluzione. Presenta una miscela di elementi della ogivale di tipo diritto e della maiuscola biblica. Fu destinata solo all'uso liturgico e impiegata solo in ambiente monastico.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Esempi di maiuscola ogivale stretta di tipo diritto: - Ottoboniano greco 2: presenta una grafia artificiosa con tratti ispessiti e forme monumentali; - Parisino greco 48: evangeliario; - Patmos 70: lezionario evangelico; - Vaticano greco 353: evangeliario.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La maiuscola ogivale stretta di tipo diritto è una grafia stretta con lettere ogivalizzate raddrizzate. Si trova per la prima volta alla fine del VI sec. in ambito siro-palestinese, e ha raggiunto la sua massima diffusione nel IX-X sec. in ambiente micro-asiatico. Si tratta di una grafia facilmente riconoscibile per il raddrizzamento dell'asse e per la sua verticalità. Esempio: Ottoboniano greco 2.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Esempi di maiuscola ogivale inclinata palestinese: - Vaticano greco 2282; - Sinaitico 493; - Cryptensis E b VII; - Leninopolitano greco 216; - Parisino supplemento greco 693; - Vaticano greco 2627; - Parisino greco 2179.
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