Marcello G.
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Iscritto il 9 Maggio 2016
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I contingenti di universitari fuorisede più numerosi provengono da Veneto e Puglia: qui circa 1 su 3 lascia il suolo natio per studiare altrove. Anche da Lombardia, Sicilia e Campania se ne vanno in tanti, ma restano una minoranza. In termini percentuali, la fuga maggiore si registra in Basilicata, Valle d’Aosta e Molise. Il Lazio la regione che riesce a trattenere di più i propri ragazzi
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Entro il 7 settembre le scuole dovranno completare le verifiche per il recupero dei “debiti” e comunicare gli esiti finali al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Quanti dei circa 400.000 studenti sospesi in giudizio saranno bocciati? Di solito 1 su 12 non ce la fa
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Nel 2024 unica sosta di rilievo quella del 1° novembre. Ma nel 2025 gli studenti si potrebbero rifare: tra Pasqua e 25 aprile possibili dieci giorni consecutivi di vacanza, a seguire il ponte del 1° maggio. L’anno si chiude tra il 7 e il 13 giugno. Poi gli esami: la Maturità inizia il 18 giugno
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Tra gli alunni il consenso maggiore: considerando anche quelli che appoggiano, ma con riserva, la proposta si supera l’80% di favorevoli. Leggero scetticismo in più fra gli adulti: 1 su 4 appare contrario. Al Sud la quota più alta di sostenitori del provvedimento. L’attribuzione della cittadinanza “per studi” convince di più di quella”per nascita”, lo Ius Soli
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Tra tasse, alloggio, cibo, salute, materiale didattico e un po’ di svago la vita da universitario costa cara, anche per chi fa il pendolare o frequenta nella propria città. Specie al Nord. Affitto voce più onerosa: in un anno stanze in ascesa del +7%. A Milano una singola supera i 600 euro, a Bologna e Roma 500 euro. Per una doppia si arriva facilmente a 300 euro
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Con Maria Amata Garito, rettore dell’Università Internazionale UNINETTUNO e vero pioniere in Italia di un settore in costante crescita, scopriamo perché iscriversi al primo ateneo telematico per storia e ranking internazionali.
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I figli di chi non è andato oltre la terza media hanno un tasso di laurea sette volte inferiore rispetto a quelli di chi ha un titolo universitario o similare. E, sempre tra i meno “elevati”, la dispersione scolastica è ai massimi. Evidenti le conseguenze sul piano lavorativo: tra chi ha un titolo universitario o similare il tasso di occupazione è oltre dieci punti superiore rispetto a quello dei diplomati. Solo le ragazze provano a invertire la rotta
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Una delle studentesse più brillanti d’Italia ha stilato per il portale Skuola.net un decalogo per condividere i segreti del suo ottimo rapporto con la scuola, che l’ha portata a concludere il secondo anno del liceo classico con il massimo dei voti in ogni materia.
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La Camera dei deputati ha approvato il Ddl che dà il via libera alla riforma del 4+2. Tra i punti principali, il collegamento diretto tra le scuole e gli ITS Academy e una maggiore presenza delle imprese nel percorso formativo. Potenziate materie STEM, attività di laboratorio e studio delle lingue. Con il diploma, quadriennale, possibile anche l’iscrizione all’università
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Per la prova del 30 luglio si sono iscritti in 64mila che si contenderanno, assieme a quanti hanno svolto solo il test dello scorso 28 maggio, le oltre 22 mila matricole nelle facoltà di Medicina e Chirurgia e di Odontoiatria. Pubblicazione delle graduatorie il 10 settembre
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