Marcello G.
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Iscritto il 9 Maggio 2016
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In attesa che la riforma sulla condotta scolastica entri pienamente in vigore, negli istituti si prosegue con lo stesso copione dell’anno scorso. Tanti gli alunni che nelle prime settimane di scuola riportano di episodi violenti. Nella metà dei casi ci si scaglia contro i professori. E troppo facilmente si arriva alle mani. Per questo la maggior parte degli studenti promuove la stretta
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Le ragazze guidano il plotone dei laureati con lode: 28% contro 22% dei ragazzi. La Sicilia è la regione che assegna i punteggi più alti, ma in quasi tutto il Centro-Sud si registrano ottimi rendimenti. Gli atenei tradizionali fanno meglio di quelli telematici
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Secondo il rapporto OCSE “Education at Glance 2024”, negli ultimi otto anni abbiamo recuperato il 6% di studenti che non concludono la scuola superiore e oltre il 10% di ragazzi che non sono in formazione né lavorano. Ma c’è ancora tanto da fare per allinearci ai dati medi dell’area. Il vero problema, però, riguarda il trattamento riservato alle ragazze: vanno meglio negli studi ma guadagnano la metà dei maschi. Buoni risultati sul fronte docenti
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Tra le novità, un 5 che porterà alla bocciatura, anche alle medie. Mentre con il 6, alle superiori, si avrà il “debito”. E chi si comporta male non potrà ottenere il massimo dei voti alla Maturità
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Mario Rusconi, dirigente scolastico di lungo corso e presidente dei presidi di Roma, illustra quelli che a suo modo di vedere sono i pilastri della legge appena approvata dal Parlamento, provando a immaginare come le nuove norme potrebbero essere interpretate dagli istituti
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A dirlo è l’Osservatorio sulla sicurezza a scuola 2024 di Cittadinanzattiva. Per fortuna gli episodi si sono verificati soprattutto mentre gli edifici erano chiusi. Ma ci sono comunque stati 19 infortunati, quasi la metà dei quali studenti. Distacchi dell’intonaco e caduta di solai e controsoffitti i problemi più frequenti
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Ben 4 studenti su 10, al ritorno tra i banchi, hanno trovato un regolamento d’istituto più restrittivo. Il divieto assoluto all’uso degli smartphone, previsto fino alla terza media, ha portato oltre il 90% degli alunni più piccoli a dover sottostare a delle regole scritte sul tema. Alle superiori, per ora, si preferisce restare sulle indicazioni orali. Crescono anche i “dress code” scolastici, che riguardano sia l’abbigliamento che l’aspetto generale
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Tra esenzioni totali e parziali per reddito, circa la metà degli iscritti nelle università statali accede a qualche forma di agevolazione. Così, in assenza di fondi statali sufficienti a coprire i mancati introiti, sono tutti gli altri a pagare un conto salato. Specialmente in alcune aree del Paese
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Durante l’estate gli studenti hanno pensato soprattutto a riposarsi. L’80% non ha completato gli esercizi assegnati dai professori per settembre (il 16% ha fatto poco o nulla). Ora, però, oltre 9 su 10 stanno tentando di mettersi in regola nei primissimi giorni di scuola. Anche perché i genitori li comprendono ma non li giustificano
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Difficile far coincidere le cose. Chi è prima in una classifica, quasi sempre, è agli ultimi posti nell’altra. Tra i corsi più rapidi anche le Scienze, motorie e naturali, e Psicologia. I punteggi più alti, invece, oltre che tra gli “umanisti” si trovano anche tra i laureati in Arte e Design e, di nuovo, nel settore scientifico
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