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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Petroni Marco

Appunti di Pittura. Il Dadaismo nasce a Zurigo nel 1916, in piena Prima Guerra Mondiale, grazie a un gruppo di artisti e intellettuali riuniti attorno al Cabaret Voltaire, fondato da Hugo Ball e Emmy Hennings. In un’Europa devastata dal conflitto, il Dadaismo si presenta come un movimento di rottura totale con le regole dell’arte tradizionale e con i valori della società borghese, ritenuti responsabili della guerra. Il suo linguaggio è provocatorio, ironico e volutamente privo di logica: poesie fatte di suoni e parole inventate, collage e fotomontaggi realizzati con materiali casuali, performance teatrali assurde. Tra i protagonisti troviamo Tristan Tzara, teorico del movimento, e artisti come Jean Arp e Marcel Janco. L’obiettivo non è creare “belle arti”, ma scuotere le coscienze e dimostrare che l’arte può essere anche non-senso, gioco e critica radicale della realtà. ⸻ Dadaismo tedesco Il Dadaismo tedesco si sviluppa subito dopo, soprattutto a Berlino, e assume un carattere più politico e aggressivo rispetto alla versione svizzera. Qui il movimento si collega direttamente al malcontento sociale e alla crisi della Repubblica di Weimar, diventando strumento di satira contro il militarismo, il capitalismo e l’ordine costituito. Gli artisti tedeschi utilizzano tecniche innovative come il fotomontaggio, che unisce fotografie e ritagli di giornale per creare immagini di forte impatto e denuncia sociale. Tra i principali esponenti del Dada berlinese troviamo George Grosz, John Heartfield, Raoul Hausmann e Hannah Höch, una delle prime donne protagoniste dell’avanguardia.
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Appunti di Pittura. L’Espressionismo austriaco si sviluppa a Vienna tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, in un contesto culturale vivace ma anche segnato da forti tensioni sociali e politiche. È caratterizzato da una visione intensa e drammatica della realtà, che si traduce in immagini forti, spesso legate alla sfera psicologica e al tema della fragilità umana. Gli artisti austriaci non cercano di rappresentare il mondo in maniera oggettiva, ma di esprimere le emozioni interiori, le paure e le angosce dell’individuo. Tra i principali protagonisti troviamo Egon Schiele, con le sue figure tormentate, dai corpi allungati e deformati, cariche di erotismo e inquietudine, e Oskar Kokoschka, che nelle sue opere trasmette tensione emotiva e introspezione psicologica. A Vienna l’Espressionismo si intreccia con altre correnti come la Secessione viennese e il Simbolismo, creando un linguaggio artistico originale e personale. L’arte diventa così specchio della condizione esistenziale e anticipa temi che saranno centrali nel Novecento, come la crisi dell’individuo e il senso di alienazione
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Appunti di Pittura 1. Il Futurismo è stato un movimento artistico e culturale nato in Italia all’inizio del Novecento, che ha rivoluzionato non solo l’arte, ma anche la letteratura, la musica, il teatro e persino la vita quotidiana. La sua nascita ufficiale viene fatta risalire al 1909, quando il poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti pubblicò il Manifesto del Futurismo sul quotidiano francese Le Figaro. Da quel momento, il movimento si diffuse rapidamente, coinvolgendo pittori, scultori, architetti e intellettuali. I futuristi volevano rompere con il passato e con le tradizioni considerate “morte”, per celebrare invece la modernità, la velocità, la tecnologia, le macchine, la guerra e la città contemporanea. Per loro, il progresso e la forza erano valori positivi da esaltare, anche attraverso forme artistiche nuove e provocatorie. Nella pittura, ad esempio, artisti come Boccioni, Balla, Carrà e Severini cercarono di rappresentare il movimento e il dinamismo delle cose, utilizzando linee spezzate, colori accesi e sovrapposizioni di immagini. Nella letteratura, invece, Marinetti e altri autori introdussero lo “stile parolibero”, eliminando la punteggiatura e usando parole in libertà per trasmettere energia e immediatezza. Il futurismo ebbe grande influenza in Italia e all’estero, ma fu anche un movimento controverso per le sue posizioni radicali e per i legami con l’ideologia nazionalista e poi fascista. Nonostante ciò, rimane una delle avanguardie più importanti del Novecento, capace di lasciare un segno profondo nella storia dell’arte e della cultura moderna.
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Riassunto per l'esame di Storia del design, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Petroni Marco: Manuale di storia del design, Domitilla Vardi, Vanni Pasca. Accademia di Belle Arti di Napoli - Accademianapoli, facoltà di arti visive. Scarica il file in PDF!
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