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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Filippin Antonio

Dal corso del Prof. A. Filippin

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Schemi e mappe concettuali
Il documento contiene schemi relativi allo studio del libro consigliato Le lingue e il linguaggio, introduzione alla linguistica, dalla parte uno (che cosa è il linguaggio) fino alla nove (sociolinguistica e dialettologia).
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Sunto decisamente esaustivo e completo della materia. Contiene i riassunti di linguistica storica, nozioni di fonetica, fonologia e morfologia, gli strumenti per la ricostruzione delle parole indoeuropee, trascrizione fonetica e molto altro. Questi riassunti sono sufficienti per prendere un ottimo voto all'esame, infatti io ho preso 30 e lode grazie a questi. Basati sul corso e sullo studio autonomo dei libri consigliati: Le lingue e il linguaggio (G. Graffi), La linguistica contemporanea (B. Malmberg), Introduzione alla linguistica storica (F. Fanciullo) integrati con gli appunti del professore.
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Dal corso del Prof. A. Filippin

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
Appunti di Filologia Slava con introduzione alla storia delle lingue slave + analisi parola per parola del Padre Nostro in Paleoslavo a partire dalle radici indeuropee, modulo A basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del professore Filippin.
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Appunti di Fondamenti di Glottologia e Linguistica con basi di Fonetica dell'università di Tor Vergata, contenente tutte gli appunti dell'intero programma del modulo A, 30. Appunti basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof.
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Appunti di Fondamenti di Glottologia e Linguistica con basi di Fonetica dell'università di Tor Vergata, contenente tutte gli appunti dell'intero programma del modulo B, 30 e Lode. Appunti basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof.
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Fondamenti di Glottologia e Linguistica Questi sono appunti personali presi durante le lezioni del I semestre con il Professor Antonio Fillippin presso l'università di Tor Vergata. NB: possibili errori di scrittura. Scarica il file in formato PDF!
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Spiegazione delle 3 categorie flessionali della categoria lessicale del "nome": genere, numero e caso. Appunti di fondamenti di linguistica basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Filippin dell’università degli Studi di Tor Vergata - Uniroma2. Scarica il file in formato PDF!
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Definizione dei composti esocentrici, endocentrici e dvandva, con relativi esempi. Appunti di fondamenti di linguistica basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Filippin dell’università degli Studi di Tor Vergata - Uniroma2. Scarica il file in formato PDF!
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa tenuto dal professor Antonio Filippin. Il gruppo latino 'l davanti a consonante' in area italiana presta esiti differenziati a seconda delle aree: - <l> si conserva in area toscana e in italiano standard; - <l> si trasforma in <u> sporadicamente in Toscana settentrionale e nel sud davanti a consonante dentale o palatale; - <l> si trasforma in <r> talvolta a sud davanti a consonante labiale o velare; - <l> si trasforma in <i> sporadicamente in Toscana e nell'Italia centrale (Lazio, Marche, Abbruzzo).
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa tenuto dal professor Antonio Filippin. Caratteristiche del dialetto romano del 1300: - dittongazione di i,e in sillaba chiusa, di tipo meridionale; - passaggio e > i in iato; - assimilazione -ld- > -ll-; - passaggio br- > vr-.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa tenuto dal professor Antonio Filippin. Tra le caratteristiche dei dialetti italiani centro-meridionali di sostrato osco vi sono: - la palatalizzazione di s- iniziale latina, che è un fenomeno episodico nell'italiano standard, sporadico in toscano e concentrato di area campana; - in passaggio -nd- > -nn- in tutto il centro-sud (fenomeno di assimilazione); Nei dialetti meridionali inoltre vi è la tendenza alla sonorizzazione delle occlusive sorde.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa tenuto dal professor Antonio Filippin. In area italiana le labiovelari perdono l'elemento labiale davanti a <o> e a vocale palatale, tendono a mantenerlo davanti a <a>, quando <a> è accentata. Vi sono tuttavia delle divergenze nei dialetti italiani e dei casi irregolari nello stesso italiano standard.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa tenuto dal professor Antonio Filippin. Tratti linguistici dei dialetti italiani centro-meridionali: - lat. j- > j-: es. lat. iocum, it. gioco, giocare, napoletano [juka]; - lat. l- > j-: es. lat. luna > juna nel dialetto di Sora. Quest'ultimo fenomeno tuttavia è attestato anche in Italia settentrionale, sebbene in modo indipendente. Si tratta di un fenomeno di palatalizzazione.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa tenuto dal professor Antonio Filippin. Secondo il criterio delle norme areali, all'interno di un'area linguistica dal cui centro si irradiano le innovazioni è probabile che un fenomeno presente in due aree laterali rappresenti lo stadio precedente. Tuttavia potrebbe trattarsi anche di innovazioni autonome e indipendenti l'una dall'altra.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa tenuto dal professor Antonio Filippin. L'allotropia è un fenomeno per cui in una lingua sono compresenti più parole che hanno la stessa origine, una per via popolare, l'altra per via dotta, ciascuna con la propria specializzazione semantica. Ad esempio, in napoletano varva, allotropo popolare, significa mento, barba, allotropo dotto, significa barba. Già in latino vi erano fenomeni di allotropia, ad esempio nell'oscillazione g-/c- iniziale di parola continuata nelle lingue romanze.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa tenuto dal professor Antonio Filippin. Caratteristiche dei dialetti dell'area linguistica laziale dedotti dalle norme areali. Consonantismo: - rafforzamento della consonante iniziale nei monosillabi; - trattamento di b- latina iniziale di parola come v-. Si tratta di fenomeni propri dei dialetti italiani centro-meidionali.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa tenuto dal professor Antonio Filippin. L'area geolinguistica italiana presenta una frammentazione che rispecchia quella precedente la romanizzazione. Le aree linguistiche pre-romane sono sovrapponibili alle aree dialettali odierne: - l'area dei dialetti italiani settentrionali presentava una facies linguistica celtica; - l'area dei dialetti toscani coincideva con l'area di lingua etrusca; - l'area dei dialetti centrali coincideva con il latino e le lingue italiche; - in Puglia si parlava Messapico; - in Sicilia si parlavano Siculo e Sicano.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa tenuto dal professor Antonio Filippin. La reazione di sostrato consiste nella presenza di elementi linguistici della lingua di una popolazione che è stata sottomessa nella lingua della popolazione che l'ha sottomessa. La prova corografica di Ascoli consiste nel tentativo di ricondurre le caratteristiche dei dialetti italiani attuali agli elementi di sostrato, cioè alle caratteristiche delle lingue precedenti alla diffusione del latino.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa tenuto dal professor Antonio Filippin. I dialetti italiani sono divisi in macro aree: - dialetti italiano-settentrionali: a loro volta sono suddivisi in dialetti piemontesi-lombardi, veneziani friulani, emiliano-romagnoli, genovesi-lunigiani; - dialetti toscani; - dialetti centrali; - dialetti meridionali. Ma nel continuum linguistico i confini tra aree dialettali sono impercettibili, non si avverte iato tra tra dialetti contigui.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa tenuto dal professor Antonio Filippin. In Italia vi sono delle isole linguistiche in cui si parla una varietà di greco. Esse si trovano in Puglia (Salento), in Calabria e in Sicilia. Vi sono diverse teorie sulla loro origine. Secondo Alessio i dialetti greci dell'Italia meridionale continuerebbero una grecità bizantina dei secc. IX-XII d.C. Secondo Rohlfs essi continuerebbero invece una grecità arcaica risalente al greco della Magna Grecia (VI-V sec. a.C.).
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