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Appunti di Laboratorio tesi laurea

Esame Laboratorio tesi di laurea

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. M. Mozzon

Università Università degli Studi di Padova

Tesi
Tesi di laurea triennale in Ingegneria Gestionale, Un mondo ad idrogeno, dell'università degli Studi di Padova - Unipd: - Problemi atmosferici - Produzione dell'idrogeno - Impiego - Futuro - Conclusioni. Scarica il file con la tesi di laurea in formato PDF!
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Verso la fine degli anni ‘70 nasce l’esigenza di ricercare nuovi modelli organizzativi all’interno degli ospedali, modelli che modificano radicalmente le strutture di ricovero tradizionale, dando l’avvio a processi di trasformazione, riduzione e modificazione delle forme, delle dimensioni e dell’organizzazione di tali strutture. Tra i modelli organizzativi introdotti per rispondere alle mutate esigenze, ha assunto particolare rilievo la day surgery; questo nuovo servizio, permette di effettuare interventi chirurgici o anche procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e semi-invasive in regime di ricovero limitato alle sole ore del giorno, o con eventuale pernottamento di una sola notte. L’evoluzione della day surgery ha dovuto confrontarsi per molti anni con i timori del mondo professionale, prima ancora di quello legislativo, in merito ai rischi legati alla chirurgia di un giorno, alla sicurezza dei pazienti e alla responsabilità degli stessi operatori. Nonostante gli ostacoli che si sono frapposti, i fattori politici ed economici, l’impulso delle assicurazioni e della sanità privata, unitamente al progresso medico-scientifico stanno fortunatamente spingendo anche l’Italia verso un maggiore utilizzo della day surgery. Nella presente tesi si passa in rassegna lo stato dell'arte sul ruolo dell’infermiere e l’importanza dell’assistenza infermieristica centrata sul paziente (o patient centered), per determinare la soddisfazione del paziente; gli infermieri di day surgery devono possedere un proprio profilo professionale che comprende competenze professionali, corsi di aggiornamento, capacità di comunicazione con i pazienti e capacità di gestione delle procedure amministrative sanitarie (archiviazione manuale e informatica).
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La tesi ha come obiettivo l’analisi della figura dell’infermiere stomaterapista nell’assistenza a un paziente con stomia identificando le diverse fasi del processo assistenziale, le tipologie di stomia, le difficoltà di un paziente e le strategie che devono essere messe in campo al fine di migliorare la presa in carico del paziente. La stomia intestinale (parola derivante dal greco stomos che significa “bocca”) è il risultato di un intervento chirurgico con il quale si crea un’apertura per poter mettere in comunicazione l’intestino con l’esterno che, anziché per via fisiologica, svuota il suo contenuto attraverso un’apertura creata artificialmente sulla parete addominale. Le stomie possono essere sia dell’apparato digerente sia dell’apparato urinario ed è relativa ad una procedura chirurgica che determina la fuoriuscita di feci ed urina da uno stoma addominale. Una stomia intestinale può essere confezionata in caso di asportazione di parte dell’intestino, a scopo palliativo, in caso di tumore inoperabile, o a scopo di protezione per escludere la parte dell’intestino a valle della stomia per permetterne la guarigione o la cicatrizzazione.
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Il seguente elaborato si pone come principale obbiettivo, quello di analizzare le basi per la costruzione di una relazione terapeutica tra infermiere e caregiver, da mettere in atto durante l’assistenza al paziente affetto da Alzheimer. Lo scopo, è quello di fornire le conoscenze che portano alla formazione di differenti approcci psico-educativi; utili a favorire la costruzione di una relazione fra infermiere e caregiver. L’aspetto educativo, è insito nella professione infermieristica, secondo quanto sancito dal Profilo Professionale D.M. del 14 settembre 1994 n 739, all’articolo 2, che recita: “L' assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa”. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l'assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l'educazione sanitaria. L’infermiere deve avvalersi di competenze, conoscenze e risorse personali quali si contraddistinguono nella sintassi “sapere”, “saper fare “ e il “saper essere”. Analizzando in ordine, emerge che ,il “sapere” fa riferimento alle conoscenze ed ai principi della comunicazione interpersonale e di conduzione in un colloquio educativo che il professionista deve conoscere e saper attuare al meglio; “saper essere” che sta ad indicare le caratteristiche personali del professionista: empatia, autenticità, rispetto, congruenza, creatività, pazienza e disponibilità; infine, “saper fare” ovvero, tutte quelle capacità che il professionista fa proprie come la facoltà di praticare l’ascolto attivo, capacità di riflettere emozioni e contenuti, capacità di fornire soluzioni, consigli, interpretazioni senza valutare ne indagare.
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Il trattato ha come scopo quello di analizzare ed ampliare gli aspetti di un fondamentale modello come il Counseling Infermieristico nell’ambito e nelle circostanze delle donne affette da carcinoma mammario. Esso ha come obiettivo quello di fornire conoscenze e metodologie generali e infermieristiche, utili alla formazione di prestazioni atte a garantire servizi di qualità. Con Counseling si definisce una forma peculiare di relazione d’aiuto, basata sull’ascolto attivo e sulla comunicazione non direttiva; un insieme di tecniche, abilità, atteggiamenti che aiutano la persona a gestire i problemi utilizzando le proprie risorse ed infine un metodo di lavoro che per mezzo di sentimenti ed emozioni si pone come obiettivo quello di rendere un cambiamento. I Professionisti sanitari spinti ad attuare il Counseling infermieristico devono avvalersi di competenze, conoscenze e risorse personali quali si contraddistinguono nella sintassi “sapere”, “saper fare” e “saper essere”. Analizzando in ordine, emerge che, “sapere” fa riferimento alle conoscenze ed ai principi della comunicazione interpersonale e alle conoscenze ed ai principi di conduzione di un colloquio di Counseling che il professionista deve conoscere e saper attuare al meglio; “saper essere” sta ad indicare le caratteristiche personali del professionista quali: empatia, autenticità, rispetto, congruenza, creatività, pazienza e disponibilità; infine “saper fare” fa riferimento a tutte quelle capacità che il professionista fa proprie come la capacità di praticare l’ascolto attivo, capacità di riflettere emozioni e contenuti, capacità di fornire chiarezza progressiva, capacità di rimanere centrato sul paziente, capacità di fornire soluzioni, consigli, interpretazioni senza valutare né indagare. L'obiettivo principale del Counseling è dunque quello di fornire il supporto necessario a fronteggiare la vasta gamma di aspetti psicosociali connessi alla malattia. Viene attuato a partire da problemi di ordine fisico e si qualifica come Counseling se tiene conto e comprende le differenti variabili in gioco in relazione alla malattia della persona che si vuole aiutare. Il ruolo infermieristico in questo contesto è un ruolo fondamentale che implica l’assolvere di compiti, quali ad esempio quello preventivo ed educativo, di maggior pertinenza per quanto concerne il modello in questione, ma non solo, il Counseling risulta uno strumento utile anche nel corso del processo terapeutico, in quanto è lo strumento per elaborare, sistematizzare, ristrutturare, in modo da renderlo comprensibile e accettabile.
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Esame Laboratorio tesi laurea

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. A. Volpi

Università Università degli Studi di Parma

Appunto
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Tesi di laurea su l'utilizzo del software di simulazione simul8. Sono trattate le linee guida per la stesura di una simulazione prendendo come base di partenza dati riguardanti un'azienda di assemblaggio di omogeneizzatori. Il contenuto principale tratta alcuni comandi base e alcuni comandi avanzati in visual logic.
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