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Uno dei più diffusi, che si avvale di apposite tabelle sulle quali si possono
trovare i tempi occorrenti per realizzare i movimenti stabiliti in precedenza
delle singole fasi elementari.
2.3. Criteri e considerazioni sui fuori linea
Fissare un tempo di ciclo massimo ad una stazione nasce dalla necessità di
ottimizzare i profitti, in cui l’attesa del completamento in linea di un prodotto porta
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ad avere un ricavo minore rispetto al completamento dello stesso fuori dalla linea
di assemblaggio principale. Da queste considerazioni si evince la necessità di
valutare con attenzione la durata del tempo di ogni operazione rispetto al tempo di
ciclo di ogni stazione al fine di bilanciare le due voci di spesa in modo tale che diano
il maggior profitto possibile. La scelta della metodologia ricade principalmente su
tre categorie diverse:
Bilanciamento secondo la saturazione del tempo di ciclo
Questa procedura consiste semplicemente nel saturare il tempo di ciclo
inserendo in ciascuna stazione tante operazione, tali che la somma dei tempi
medi di ciascuna operazione sia tanto più prossima al tempo di ciclo stesso.
Non tenendo conto della varianza dei tempi la probabilità di non riuscire a
concludere tutte le operazioni previste aumenta più il tempo di ciclo è saturo
e più la varianza delle operazioni è elevata.
Bilanciamento secondo la probabilità di completamento in linea
Si vanno a considerare le varianze dei tempi medi di ogni operazione e si
fissa una probabilità limite di completamento delle operazioni in ogni singola
stazione sotto al quale non si vuole scendere.
Metodo della desiderabilità marginale o di Kottas-Lau
Con questo metodo si ha il vantaggio di ottenere direttamente la soluzione
corrispondente al minimo costo totale senza dover agire attraverso diversi
La procedura consiste nell’accumulare in una stazione
tentativi. delle
“operazioni desiderabili“ ovvero con un costo di completamento in una linea a
se stante maggiore rispetto al costo atteso di non completamento, fino a che le
operazioni accumulate diventano critiche, ovvero con una probabilità di
completamento minore al limite prefissato 5
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3. Inquadramento del contesto aziendale
L’azienda a cui si riferiscono i dati è la GEA Niro Soavi, società attiva da quasi 70
anni, nata come piccola azienda specializzata nella produzione di macchine per il burro
e che ad oggi si presenta sul mercato con la produzione di omogeneizzatori e pompe a
all’interno del gruppo GEA Mechanical Equipment.
pistoni, Con una produzione di
oltre 800 macchine all’anno, una rete di distribuzione capillare e una continua
innovazione è una delle aziende leader nel settore tecnologico e di mercato.
3.1. Tipologia di prodotti assemblati
L’azienda compie principalmente produzioni su richiesta. Questa strategia permette
di soddisfare appieno le esigenze del cliente, che può richiedere un prodotto
standard oppure personalizzato a seconda delle necessità. La fabbricazione di un
prodotto come scorta di magazzino è effettuata solo per poche tipologie di prodotti
e per un massimo di due unità.
I prodotti standard della azienda sono raggruppabili in quattro categorie principali,
ognuna delle quali ne presenta al suo interno una vasta gamma con un ampio range
di caratteristiche tecniche.
3.2. Strutturazione della linea di produzione
Terminato il lavoro dell’ufficio commerciale, che provvede a definire i termini del
contratto con l’acquirente, la commessa giunge all’ufficio produzione che provvede
a trasmettere l’ordine sia al reparto lavorazioni meccaniche, sia a quello di
Quest’ultimo è diviso in due zone con compiti differenti;
assemblaggio macchine.
la linea pilota dedicata alle macchine standard (suddivisa in 4 stazioni) e la zona
dedicata a prodotti personalizzati, formata da 5 postazioni ad isola (I1 I2 I3 I4 I5).
L’azienda è oggigiorno in una fase di ammodernamento del reparto assemblaggio,
in cui si sta approntando una nuova linea, che permetterà di sostituire due delle 5
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postazioni ad isola (I4 e I5) e si assumerà il carico di lavoro riguardante le macchine
di piccola taglia. La riorganizzazione permetterà di sgravare da una parte del carico
di lavoro (assemblaggio macchine di piccola taglia) la linea principale che con
qualche modifica potrà così gestire una parte delle operazioni da effettuare sui
è stato deciso con l’obbiettivo
macchinari personalizzati. Questo cambiamento di
aumentare l’efficienza del reparto, cosi che sia possibile gestire una mole di lavoro
maggiore in caso di necessità.
4. Simulazione della linea di assemblaggio l’uso del software Simul8.
Il progetto di simulazione numerica è stato svolto tramite Il
programma permette di cambiare le variabili più comuni, come distribuzioni, tempi di
ciclo o limiti sulle giacenze, tramite semplici spunte di caselle o impostazioni a tendina,
oppure di inserire comandi più complessi in Visual Logic (interfaccia grafica di
programmazione) che permette di gestire in modo più accurato le variabili di tutte le
caratteristiche. Il programma suddivide le principali sezioni di un impianto, ovvero
punto d’ingresso delle materie prime, magazzino, stazione di lavoro, risorse (operai) e
punto finale, in blocchi posizionabili ovunque sul foglio di lavoro e collegabili tra loro
tramite una o più frecce che determineranno i percorsi delle materie da un blocco
all’altro. Figura 1. es. dei principali blocchi collegati tra loro in serie
Con l’utilizzo appropriato di tutte le funzioni è possibile effettuare simulazioni di
qualsiasi tipologia, dalla gestione dei magazzini, al funzionamento di un aeroporto o di
un call center. Sono presenti altri comandi secondari che non sono stati utilizzati
durante la simulazione e non verranno perciò trattati. 7
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4.1. Dati di partenza
La simulazione è stata sviluppata su tempi rilevati precedentemente nel corso del
l’ordine delle varie
progetto della nuova linea di produzione. I dati riguardano
l’unica presente per l’assemblaggio di prodotti
operazioni della linea pilota,
standard. Sono stati misurati i tempi di esecuzione, con distribuzione normale, di
ognuno dei due prodotti assemblati, con le relative deviazioni da quello medio. Il
conteggio è stato effettuato tramite cronometraggio e considerando tutte le
(esempio: “tubo
operazioni elementari, successivamente raccolte in sotto fasi
scarico acqua su corpo” comprende al suo interno le operazioni che vanno
dall’apertura dei pannelli necessari, al montaggio delle guarnizioni, fino alla
risistemazione dell’attrezzatura usata). Oltre ai tempi di lavorazione è noto che in
linea entra un prodotto (takt time) ogni 220 min.
Figura 2 parte della tabella dei tempi 8
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4.2. Bozza iniziale
Per effettuare una prima verifica dei dati raccolti, prendere dimestichezza con il
software e verificare il corretto funzionamento delle stringhe di comando, inserite
necessarie successivamente per l’ampliamento della simulazione,
in Visual Logic e
si è deciso di elaborare una prima simulazione ridotta alle sole 6 postazioni di lavoro
senza entrare nel dettaglio di ogni operazione, ma inserendo come tempi di
lavorazione il tempo medio di ogni stazione con la sua varianza.
Figura 3 schematizzazione delle fasi nella linea principale
Nella prima prova non si considera la possibilità che si verifichi un fuori linea visto
che dai tempi ricavati sulle tabelle si hanno ampi margini di lavoro e di conseguenza
un basso numero di incompleti e una bassa influenza sul risultato finale. Dal
confronto dei risultati tra la simulazione finale e quella di bozza è possibile notare
come il raggruppamento delle operazioni porti ad avere un valore nell’arco di 48
settimane leggermente diverso, ma vista la rapidità della stesura del programma di
della produzione nell’arco del
bozza può essere usato per una valutazione veloce
periodo voluto.
Figura 4 risultato simulazione del progetto di bozza Figura 5 risultato simulazione progetto finale 9
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4.3. Aggiunta delle operazioni ad ogni stazione
Nonostante nel progetto di bozza i risultati siano soddisfacenti è necessario avere
una simulazione il più possibile rispecchiante la realtà così che sia possibile valutare
ogni operazione singolarmente. l’aggiunta delle singole lavorazioni deve essere
effettuata con l’aggiunta di una “activity” per ognuna. Il raggruppamento delle
operazioni è stato fatto come avviene in azienda e seguendo la disposizione presente
nel foglio Excel. In ogni stazione deve essere presente un solo prodotto alla volta e
si sono di conseguenza raggruppare le operazioni in gruppi, nelle cui impostazioni
è possibile limitare i prodotti in ingresso ad una sola unità.
Figura 6 aggiunta delle operazioni di ogni stazione
4.4. Programmazione delle distribuzioni-codice in Visual Logic
Con la necessità di distinguere le distribuzioni, a seconda della tipologia di prodotto
in ingresso nella stazione, si rende necessario dover impostare le distribuzioni in
L’input delle
modo variabile e di conseguenza tramite Visual Logic. distribuzioni
sono inseribili in vari modi; in ogni operazione, oppure nella prima di ogni gruppo.
Si è deciso di raggruppare i comandi con le distribuzioni nella prima di ogni
stazione, così da avere insieme in una pagina tutte le istruzioni che risultano comode
nel caso sia necessario modificarle. Le pagine di Visual Logic sono presenti in
numerose sezioni che identificano diversi istanti temporali del processo:
prima dell’ingresso
Appena del prodotto in stazione
successivo al caricamento
Nell’istante 10
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Durante la lavorazione (actions)
A lavoro completato
Prima di uscire
All’uscita
Visto che le distribuzioni sono necessarie prima di effettuare le operazioni si è
deciso di inserire i comandi nell’istante successivo al caricamento del prodotto
Figura 7 comandi presenti in Visual Logic. istruzioni della stazione 1
4.5. Implementazione con il foglio di calcolo
La strutturazione della simulazione fatta fin ora impedisce di conoscere, in modo
semplice chiaro e raggruppate in un’unica pagina, le distribuzioni dei tempi di tutte
le stazioni. Per ovviare a tale limitazione è possibile integrare un foglio di calcolo,
all’interno del programma stesso consentendo così
con la praticità che ne consegue,
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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