Concetti Chiave
- Il Medioevo, originariamente visto come un periodo oscuro, ha subito nel tempo una rivalutazione, passando da un'epoca di regresso a una di valori positivi e romantici.
- Non esiste una rottura netta tra Medioevo e Antichità; piuttosto, vi è una continuità culturale, evidenziata dalla persistenza del cristianesimo e dal declino delle città.
- La periodizzazione del Medioevo è contestata per la sua soggettività; tradizionalmente, va dal 476 d.C., con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, al 1492 con la scoperta dell'America.
- L'alto Medioevo è caratterizzato da una crisi demografica e economica, con un ritorno al baratto e un cambiamento nell'uso delle risorse naturali, come i boschi, rivalutati come fonte di materiali e cibo.
- L'agricoltura medievale era organizzata intorno al sistema della curtis, che prevedeva un'economia autosufficiente e un lavoro diviso tra la pars dominica e la pars massaricia.

Indice
Il Medioevo: giudizi attraverso i secoli
Il termine medioevo significa età di mezzo ed è il periodo compreso tra età antica ed età moderna.
L’idea di Medioevo nasce nel Rinascimento con un significato dispregiativo perché veniva considerato un periodo buio con regresso della vita, arte e cultura; nel romanticismo, invece, viene rivalutata l'età medievale e nell'età moderna si dice che era un periodo positivo.
Negli ultimi anni, invece, si sono sviluppate due tendenze opposte per quanto riguarda la concezione generale del medioevo ma entrambe sbagliate. Da una parte si riprendono le tinte oscurantiste illuministe secondo le quali questo periodo era un periodo retrogrado per indicare, di fatto, delle scelte o azioni che darebbero l’idea di un presente che tende a invilupparsi e non svilupparsi. Dall’altra si assiste al fenomeno del Medievalismo, termine coniato dal critico dell’arte inglese John Ruskin nel 1853, ovvero una volontà di rivivere nell’attualità il medioevo dei valori cavallereschi, delle dame, dei castelli, della virtù, dell’onore e della lieta festosità delle piazze distorcendone, ovviamente, la verità storica.
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Medioevo: rottura con l’antichità o continuità culturale?
La storiografia dice che non ci sono tagli netti nella storia, ma cambiamenti graduali e progressivi. In effetti, la popolazione che viveva la propria vita non si rendeva conto di essere entrata in una nuova epoca. Tutto al più credevano di essere in una fase in continuità con la cristianità dei tempi antichi. E, se ci si pensa bene, le persone che vivevano in particolare agli estremi temporali con cui il Medioevo è stato diviso si trovavano ad essere più vicine culturalmente e nella società relativamente all’età tardo-romana e alla cultura umanistica che porterà poi allo stato moderno. Sono presenti, è bene ricordarlo e prenderne atto per una buona interpretazione della storia, delle continuità con il passato che ci fanno capire che non esistono fratture nette tra i periodi: lareligione in quanto il cristianesimo è la religione principale, il processo di impoverimento che dura dall'età tardo-antica fino all'inizio del Medioevo e la crisi della vita cittadina in quanto le città avevano perso la loro importanza, la popolazione si sposta di conseguenza in campagna.
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Periodizzazione del medioevo
Jacques Le Goff è un medievalista celebre per il suo contributo nella fondazione di una scuola chiamata Les Annales la quale per la prima volta pone l’attenzione su aspetti particolari del passato quali la vita delle persone comuni ed è uno dei primi a teorizzare la storia di genere.
Nel 2014, però, in uno dei suoi ultimi libri si chiede se sia effettivamente lecito periodizzare la storia in quanto questa azione ha in sé un’interpretazione storiografica e, di conseguenza, non è oggettiva. D’altro canto si tratterebbe di un’esigenza pragmatica in cui si tenta di riappropriarsi del proprio passato rendendolo parte dell’esperienza personale e nazionale.
Ritornando al medioevo in sé, esso dovrebbe iniziare nel 476 d.C. con la caduta dell'impero romano d'Occidente da parte degli ostrogoti di Odoacre e, secondo la storiografia classica, avrebbe fine con la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo nel 1492, stesso anno della morte di Lorenzo dei Medici e la fine della Reconquista spagnola con la caduta di Granada.
Al suo interno, comunque, il medioevo viene diviso in due parti principali: l' Alto medioevo tra il V e XI secolo (anno 1000) e il Basso medioevo tra l’XI e XV secolo.
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Caratteristiche generali dell’alto medioevo
Ci fu una crisi demografica che contribuì al regresso della vita cittadina, le città si spopolarono e le vie di comunicazione non funzionavano al meglio e c’è un ritorno all’uso del baratto dunque un minore uso delle monete.
Si commerciano soltanto beni di lusso; questo porta l'Europa a commerciare con l'Oriente (seta), si dà maggiore importanza ai boschi e corsi d'acqua: i primi per la caccia e i secondi per la pesca.
Si assiste, quindi, ad una concezione nuova dell’ambiente rispetto a quella che avevano i romani data anche dall’incontro e integrazione con le popolazioni barbariche, così chiamate dall’usanza di soprannominare le loro tribù bar-bar in quanto i romani stessi non riuscivano a capire la loro lingua.
Nell’età classica, comunque, i boschi erano visti, quasi sdegnosamente, come territori incolti, abbandonati ai confini delle città, che l’uomo non era riuscito, con le sue abilità, a civilizzare. A questa altezza cronologica, invece, il bosco è una risorsa non solo alimentare in quanto dava la possibilità di cogliere frutti ma anche nel campo dell'edilizia. Il legno, infatti, è sempre più utilizzato per creare le abitazioni in modo da renderle più facili da spostare in caso di conflittualità accese o crisi climatiche.
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L’agricoltura nel Medioevo
Le comunità tendevano all'autarchia, ovvero a essere autosufficienti; si sviluppa l'agricoltura di sussistenza e gli artigiani producono soltanto il necessario.
Il sistema della curtis era il centro della società del Medioevo perchè era l’azienda agricola di quel tempo e si divide in due parti. La prima è la pars Dominica ed era la parte del padrone che veniva coltivata dagli schiavi e che erano supervisionati da uomini di fiducia del padrone mentre la seconda è la pars Massaricia ovvero la parte coltivata dai coloni e dalle loro famiglie. Dovevano dare una parte di raccolto al dominus e dovevano lavorare per qualche tempo nella pars dominica. Queste giornate di lavoro erano chiamate Corvées.
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Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del termine "Medioevo" e come è stato percepito nel tempo?
- Il Medioevo rappresenta una rottura con l'antichità o una continuità culturale?
- Come viene periodizzato il Medioevo e quali sono le sue suddivisioni principali?
- Quali sono le caratteristiche generali dell'Alto Medioevo?
- Cos'è il sistema della curtis e quale ruolo aveva nell'agricoltura medievale?
Il termine "Medioevo" significa età di mezzo ed è stato coniato nel Rinascimento con un significato dispregiativo. Nel Romanticismo, l'età medievale è stata rivalutata, mentre nell'età moderna è vista come un periodo positivo. Recentemente, ci sono state due tendenze opposte: una visione oscurantista e il Medievalismo, che idealizza il Medioevo.
La storiografia suggerisce che non ci sono tagli netti nella storia, ma cambiamenti graduali. Il Medioevo è visto come una continuità con l'antichità, specialmente in termini di cristianesimo e crisi della vita cittadina, piuttosto che una rottura netta.
Il Medioevo inizia nel 476 d.C. con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e termina nel 1492 con la scoperta dell'America. È suddiviso in Alto Medioevo (V-XI secolo) e Basso Medioevo (XI-XV secolo).
L'Alto Medioevo è caratterizzato da una crisi demografica, spopolamento delle città, ritorno al baratto, commercio di beni di lusso, e una nuova concezione dell'ambiente, con un maggiore utilizzo dei boschi e corsi d'acqua.
Il sistema della curtis era il centro della società medievale, un'azienda agricola divisa in pars Dominica, coltivata dagli schiavi, e pars Massaricia, coltivata dai coloni. I coloni dovevano dare parte del raccolto al dominus e lavorare nella pars Dominica.