DjMici@98
Ominide
7 min. di lettura
Vota 4,5 / 5

Concetti Chiave

  • La poesia "A Zacinto" di Ugo Foscolo esprime l'irraggiungibilità e la nostalgia della patria perduta, simboleggiata dall'isola greca di Zacinto.
  • Foscolo paragona la sua condizione di esule all'epica figura di Ulisse, che riuscì a tornare a Itaca, evidenziando la sua impossibilità di fare ritorno alla terra natia.
  • Il poema sottolinea la bellezza mitica della Grecia, intrecciando riferimenti a figure mitologiche come Venere e Omero, rafforzando l'immagine della Grecia come terra leggendaria.
  • Il linguaggio della poesia è caratterizzato da un registro medio e una sintassi semplice, con l'uso di figure retoriche che arricchiscono il testo e comunicano i sentimenti di Foscolo.
  • "A Zacinto" è una riflessione poetica sull'esilio e la morte lontano dalla patria, con una struttura metrica di quattordici endecasillabi e una rima alternata nelle quartine e terzine.
Questo appunto di Italiano per le scuole contiene la poesia a Zacinto di Ugo Foscolo, la parafrasi e un commento completo e dettagliato delle tematiche affrontate dal poeta.
A Zacinto di Foscolo

Indice

  1. A Zacinto
  2. Parafrasi
  3. Commento A Zacinto
  4. Schema metrico

A Zacinto

Nè più mai tocchero le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fèà quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque.
cantò fatali, ed il diverso esiglio,
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra, a noi prescrisse
il fatto illacrimata sepoltura.

Parafrasi

Io non toccherò mai più le sacre rive
dove trascorsi la mia fanciullezza,
Zacinto mia, che ti specchi nelle onde
del mare greco da cui vergine nacque
Venere, e rese quelle isole feconde
con il suo primo sorriso, e per questo non si esentò dal
descrivere le tue nubi e la tua vegetazione la poesia
immortale di Omero, che
cantò i lunghi viaggi per mare voluti dal fato e il procedere
in direzioni contrarie, grazie ai quali Ulisse, reso bello dalla
fama e dalle sventure, riuscì a baciare la sua rocciosa Itaca.
O mia terra natale, tu non avrai altro che il canto di tuo
figlio; a noi il destino ha prescritto una tomba
sulla quale nessuno giungerà a versare le sue lacrime.

Commento A Zacinto

La poesia A Zacinto è dedicata a Zacinto (Zante, isola greca) che simboleggia la patria del poeta. Egli sceglie la Grecia perché rappresenta l'idea di una terra mitica e irraggiungibile, piena di bellezze. I temi dell’ode sono:

  • l’irraggiungibilità della patria;
  • la nostalgia di casa;
  • la rivisitazione della Grecia come terra mitologica;
  • la morte in terra straniera.

Il primo punto viene trattato nei versi 1-5, dove il poeta accomuna la sua città alla patria di Ulisse, che ha impiegato venti anni per tornare a casa. Il secondo, trattato praticamente in tutta la poesia (in particolare nei versi 12-14), è il sentimento dominante, il motore sentimentale che porta avanti l'ode. Il terzo, descritto nei versi 3-7, vede la Grecia come protagonista di varie leggende, come quella di Odisseo, quindi la descrive come terra mitica. L’ultimo, introdotto nei versi 13-14, parla di una futura sepoltura dello scrittore lontano dai suo cari e dalla sua patria.
Nel poema A Zacinto abbiamo vari riferimenti mitologici e storici: a Venere, descritta come una vergine feconda (antitesi), a Omero, il narratore dell’Odissea e a Ulisse, esposto come un giovane famoso per le sue sventure. Il compositore rappresenta sostanziali differenze tra lui e l’eroe, come la possibilità del ritorno in patria, che egli, romantico, non ha avuto, mentre il paladino classico sì.
In A Zacinto, l’artista manifesta alcuni importanti valori:

  • la nostalgia ( versi 12-14);
  • la bellezza mitica (versi 5-8).

Anche l’armonia, presente nella società del tempo, viene esplicata nel canto.
Il testo è incentrato sull'addio all'isola e sui sentimenti e ricordi che esso genera nell'interiorità di Foscolo e ciò viene fatto anche presagire dal titolo della poesia: A Zacinto che fa capire come questa sia dedicata all'isola.
Non ci sono particolari aspetti grafico-visivi, ma sono invece presenti campi semantici quali quello del divino: sacre, vergine, venere, fato; della purezza: sponde, acque, onde, limpide e quello della cattiva sorte: esilio, sventura, sepoltura, illacrimata.
Viene adottato un registro medio e la sintassi è piana e lineare e ciò contribuisce a far arrivare in modo più diretto i sentimenti del poeta oltre che a rendere meno pesante la poesia.
Analisi e commento della poesia "A Zacinto" di Ugo Foscolo articolo

Schema metrico

La poesia A Zacinto presenta quattordici endecasillabi, divisi in due quartine (rima ABAB ABAB, ovvero alternata) e due terzine (rima CDE CDE).
Foscolo usa spesso l’inversione nel testo, invertendo soggetto e verbo o girando completamente la frase, creando un effetto di sospensione. Il brano ruota attorno a un periodo lungo centrale, circondato da altri più corti e articolati, che possiedono vari incisi e subordinate.
Nel brano A Zacinto di Ugo Foscolo sono presenti molte figure retoriche: abbiamo un’allitterazione nel verso 1 (“sacre sponde”) una sineddoche nel verso 7, dove “frondi” significa vegetazione, un iperbato nel verso 14 (“illacrimata sepoltura”), un’altra alliterazione nel verso 13 (“materna mia”). Nel verso 1 “sacre”, metafora, sta a indicare la patria di Ugo. Nel secondo verso troviamo un’antitesi, “fanciullesco giacque”, ovvero l’idea del movimento associata a quella dell’immobilità. Altra allitterazione nei versi 4-5, “Venere vergine”. Nella lirica sono presenti molti “onde”, che danno liquidità alle strofe, “Né più mai”, negazione assoluta, non è mai stata usata come inizio di un carme, perché “impensabile”. Vi sono poi degli enjambement nei versi 1,3,13. Gli accenti particolari sono ai versi 2 (ove) e 3 (Zacinto), che sono rispettivamente una sinalefe e una sineresi.
Le figure retoriche hanno la funzione di rendere più suggestiva la poesia oltre che a renderla meno scorrevole al fine di far risaltare lo stato d'animo difficile del poeta rendendo anche più emozionante il contenuto della poesia.
Essa è riconducibile al 1803 circa e descrive l'addio all'isola di Zante che il poeta diede in quel periodo a causa del suo esilio volontario per vicende politiche.
La poesia è una specie di addio alla città tanto amata da Foscolo che si può dividere in due parti:

  • la prima in cui vengono presentate le bellezze a cui il poeta stava dando l'addio e per le quali era in pena;
  • la seconda quando si fa riferimento all'Odissea di Omero, di cui lo stesso scrittore era grande estimatore.
Per ulteriori approfondimenti su a Zacinto vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia "A Zacinto" di Ugo Foscolo?
  2. Il tema principale è l'irraggiungibilità della patria e la nostalgia di casa, espressa attraverso il ricordo dell'isola di Zacinto e il confronto con il ritorno di Ulisse a Itaca.

  3. Come viene descritta la Grecia nella poesia?
  4. La Grecia è descritta come una terra mitologica e irraggiungibile, piena di bellezze e leggende, come quella di Odisseo, e simboleggia la patria ideale del poeta.

  5. Quali figure retoriche sono presenti nel testo?
  6. Nel testo sono presenti figure retoriche come allitterazioni, sineddoche, iperbato, antitesi, metafore, e enjambement, che contribuiscono a rendere la poesia più suggestiva ed emozionante.

  7. Qual è la struttura metrica della poesia "A Zacinto"?
  8. La poesia è composta da quattordici endecasillabi, divisi in due quartine con rima alternata (ABAB ABAB) e due terzine con rima CDE CDE.

  9. Quali sentimenti esprime Foscolo nella poesia?
  10. Foscolo esprime sentimenti di nostalgia, bellezza mitica, e tristezza per la sua sepoltura lontana dalla patria, riflettendo il suo stato d'animo difficile e il suo addio all'isola di Zacinto.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community