Concetti Chiave
- Odisseo, noto anche come Ulisse, è il protagonista dell'Odissea e uno dei più celebri eroi greci, ricordato per la sua astuzia e abilità oratoria.
- La sua intelligenza risalta nell'episodio dell'inganno a Dolone, dove Odisseo ottiene informazioni strategiche sfruttando abilità persuasive.
- Oltre all'astuzia, Odisseo è raffigurato come un guerriero temerario, qualità che emerge nell'avventura con il Ciclope Polifemo.
- L'incontro con Polifemo evidenzia il suo desiderio di conoscenza, ma anche la sua debolezza nel rivelare il proprio nome per orgoglio.
- Dante colloca Odisseo tra i consiglieri fraudolenti nell'Inferno, punito per aver oltrepassato i limiti imposti alla ricerca dell'ignoto.
Odisseo: Eroe dell'Odissea
Odisseo, che nella mitologia latina è chiamato Ulisse, è l’indiscusso protagonista dell’Odissea, nonché uno dei più celebrati eroi greci. Figlio di Laerte ed Anticlea, marito di Penelope e padre di Telemaco, è famoso per aver compiuto imprese memorabili, ma soprattutto per la sua astuzia, una dote spesso determinante nella risoluzione dei più disparati problemi.
Astuzia e Inganno di Odisseo
Ad esempio, nell’episodio della sortita notturna presso l’accampamento Troiano (Libro X dell’Iliade), Odisseo riesce ad ingannare Dolone (un guerriero Troiano inviato come spia nel campo nemico) e a fargli rivelare informazioni importantissime riguardo alle strategie adottate da Ettore, soltanto grazie ad un’intelligenza acutissima e a grandi abilità oratorie.
Temerarietà e Orgoglio di Odisseo
Egli non è unicamente l’eroe scaltro, ingegnoso e sagace per antonomasia, ma anche un guerriero temerario ed impavido. Questo suo aspetto, sicuramente un po’ celebrato dai poeti e dagli scrittori, emerge nell’avventura sull’isola delle capre (Libro IX dell’Odissea). In quest’occasione avviene l’infausto incontro col Ciclope Polifemo, che si risolve sempre grazie alla furbizia dell’eroe. Tuttavia, questa avventura non è decisa dal fato, bensì dallo stesso Odisseo che imprudentemente si lascia guidare dalla sua brama di conoscenza (decantata persino da Dante in un popolarissimo canto dell’Inferno). Infine, in questo episodio si esamina anche la debolezza di Odisseo che, incurante di tutto, rivela a Polifemo il suo vero nome, forse spinto da un inaspettato, ma estremamente umano, orgoglio...un orgoglio che gli costerà infine un non ritorno, stando anche alla descrizione dantesca che lo colloca nel XXVI dell'Inferno tra i consiglieri fraudolenti, colpevole di essersi spinto troppo oltre, varcando le colonne d'Ercole alla ricerca dell'ignoto.