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Concetti Chiave

  • Il documento presenta un elenco ordinato alfabeticamente di figure retoriche, includendo esempi e definizioni.
  • Figure retoriche comuni come metafore, similitudini e enjambement sono descritte con esempi classici.
  • Viene data particolare attenzione alle figure retoriche di suono, come allitterazione e assonanza.
  • Le definizioni includono dettagli su come e quando utilizzare le figure retoriche nel contesto poetico.
  • L'elenco copre una vasta gamma di figure, da quelle più note a quelle meno comuni, offrendo una risorsa completa per studenti e appassionati di letteratura.

In questo appunto viene presentato un elenco delle figure retoriche in ordine alfabetico. Tra le principali figure retoriche sono presenti per esempio le metafore, le similitudini, l'enjambement.

Sono presenti anche numerose figure retoriche di suono.

A
Allegoria: procedimento retorico per cui un contenuto concettuale viene espresso attraverso un’immagine che rappresenta una realtà diversa e autonoma rispetto al contenuto stesso. (esempio: i veltro riformatore della divina commedia che sconfigge la lupa ovvero la cupidigia)
Antitesi: indica la contrapposizione di due concetti o di due pensieri (esempio: due volte nella polvere \ due volte sull’altar.
Manzoni)
Aferesi: caduta di una lettera o di una sillaba a inizio di parola
Affabulazione: vedi favola
Anafora: ripetizione di una o più parole all’inizio di due o più versi
Apocope: caduta di una sillaba a fine di parola
Anacoluto: contenuto sintattico che prevede un soggetto senza verbo (esempio: un religioso che vale molto anziché si tratta \ è un religioso che vale molto )
Asindeto: sequenza di diversi aggettivi uniti dalla virgola. le principali figure retoriche di un testo poeticoAsindeto aperto: “a”,”b”,”c”,”d”,”e”,”f”,”g” Asindeto chiuso: “a”.”b”.”c”.”d”.”e”.”f “ e “g”
Allitterazione: quando due parole iniziano con le stesse sillabe: (esempio e fa fuggire le fiere e li pastori(Dante)- e di me medesimo mi vergogno)
Assonanza: le parole finali dei versi hanno dopo l’accento tonico le vocali uguali ma le consonanti differenti: (esempio: io non sono come loro \ in perpetuo volo \ la vita la sfioro- )
Anastrofe: presentare le parole di un enunciato in un ordine diverso da quello abituale 8ad un pensiero solleva \ di me più degno - invece che più degno di me-)
Analogia: similitudine senza il come “i tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto: Pavese)
Apostrofe: interrompere l’ordine espositivo per rivolgersi improvvisamente ad una persona: “Ahi serva Italia, di dolore ostello… (Dante)

B
Brachilogia: contrazione dell’espressione. Si caratterizza per la presenza dell’ellissi del verbo.
Bisticcio: esempio: pizza pazza a pezzi- ragazzi pizzi pazzi e male avvezzi

C
Comparazione: confronto immediato tra due cose, due animali, persone.
Climax: intensificare il racconto sul piano emotivo – passionale gradatamente, se ascendente. Se non lo è si fa l’esatto contrario. (da un momento più emozionante a uno meno)
Chiasmo: ripetizione con schema ABBC. La ripetizione si può effettuare anche con l’uso di sinonimi.
Cotesto: rapporto semantico che si stabilisce tra un testo e un altro dello stesso poeta e tra il poeta e gli altri del suo tempo
Con-testo: rapporto tra autore e momento storico in cui vive
Consonanza: quando le parole finali dei versi hanno dopo l’accento tonico le consonanti uguali ma l vocali diverse ( batte alla tua finestra e dice il VENTO\ per monti e per mari ho viaggiato TANTO)

D
Dialefe: distinzione dei due suoni. Quello finale da quello iniziale
Diastole: spostamento dell’accento da sinistra a destra.

E
Epandiplosi: ripetizione della stessa parola a inizio e fine frase
Epentesi: allungamento all’interno di una parola
Eufemismo: dir le cose in modo piacevole per nascondere una situazione svantaggiosa
Epifonema: sentenza espressa in modo esclamativo
Epifonia: ripetizione alla fine di due o più versi
Epanalessi: ripetizione di un termine a fine frase che si ritrova all’inizio della successiva
Enallage: aggettivo con valore avverbiale
Ellissi: quando vengono sottintesi alcuni elementi della frase
Enumerazione: accostamento di una serie di termini della stessa categoria (fior, frondi, herbe, mbre, antri, onde, avri soavi)

F
Favola: sistema narrativo, racconto (generico); in greco mùtos: modo di raccontare dando alle cose un valore reale

I
Ipotiposi: descrizione varia e efficace , ricca di colori e suoni
Iterazione: ripetizione di discorsi, parole, costrutti
Ironia: particolare modo di esprimersi che conferisce alle parole un significato contrario (antifrasi) o diverso da quello letterale con intento critico e derisorio.
Dissimulazione in cui la figura autoriale vuole cogliere e significare idee morali, sociali, etiche e spirituali non facilmente comprensibili dai destinatari o dall’interlocutore all’interno dell’affabulazione.egli sa che i destinatari no sanno e gli fa capire che devono sapere.
Iperbole: esagerazione “ti mando mille baci” (Catullo)
Idiotismo: espressione dialettale riportata in lingua dotta
Ipotassi: proposizione principale che regge diverse subordinate
Iperbato: inversione di posizione “della città la bellezza”
Inarcatura: frase iniziata in un verso che si conclude in quello successivo.
Intensione: qualità concettuale che rende la comunicazione più o meno intensa per chi ascolta.

L
Litote: dare rilievo ad una non qualità negando l’idea contraria
Litote mascherata: non si definiscono con il non ma il non è nascosto : intero: non maculato

M
Metonimia: esprime un rapporto di qualità
Causa per effetto: morì per duello
Effetto per causa: vivere col sudor della fronte
Contenente per contenuto: bere un bicchiere
Contenuto per contenente: gli ho inviato un sms
Astratto per concreto: sfuggì alla polizia
Concreto per astratto: sei un tuono
Strumento per chi lo adopera: è un’ottima penna
L’epoca per le persone che vi appartengono : il Novecento
L’autore per l’opera: un Botticelli
Il nome di una persona per le qualità che la contraddistinguono: è un Woytila
Metafora: sostituire una parla con un’altra. Esempio di figura retorica: Laura è bella come il sole.

O
Ossimoro: unione di due termini antitetici
Onomatopea: imitazione di u suono della natura o del suono di un oggetto
Omoteleuto: quando due o più parole hanno la sillaba finale uguale

P
Protesi: aggiunta di un infisso
Paragoge:allungamento a fine parola
Perifrasi: giro di parole che tende a esprimere qualcosa
Preterizione: affermare di non dire qualcosa che poi viene descritta
Polisindeto: sequenza di diversi aggettivi o sostantivi untiti da numerose congiunzioni
Polisindeto aperto: x e y e p e t e v e z
Polisindeto chiuso: x e r e t e p e v , v
Paratassi: proposizioni principali legate o per asindeto o per polisindeto
Pleonasmo: uso superfluo di qualcosa “ a me mi…”
Paronomasia: accostamento di due parole di suono simile ma con significato diverso.
Poliptoto: un vocabolo ripreso a breve distanza con funzioni morfo-sintattiche diverse: genere, numero, tempo, persona de verbo
Prosopea: cose anomale, astratte

R
Reticenza: non dire qualcosa che sarebbe bene dire
Ripetizione: esempio: viene subito subito
Rafforzamento: insieme di due o più aggettivi che consolidano il significato del sostantivo a cui si riferiscono (Vieni subito e presto: deittici diversi foneticamente ma simili nel significato)

S
Sinestesia: contrapposizione tra due sensazioni diverse
Similitudine: figura retorica composta da”cosi…come” che esprime un rapporto di uguaglianza.
Sarcasmo: esprimere in modo aspro o brutale un giudizio sociale, morale, etico, spirituale contro qualcuno o qualcosa
Sineddoche: esprime un rapporto di quantità.
la parte per il tutto: un asso del pedale
il tutto per la parte: un cappotto di visone
il singolare per il plurale: sensibilità dell’uomo
il plurale per il singolare: sensibilità degli uomini
sincope: caduta di una sillaba all’interno di parola
sillessi: concordanza assentio di verbo e soggetto (la maggiorparte delle donne chiesero---anziché chiese)
Sinalefe: prevede la fusione della vocale finale di una parola con la vocale iniziale della successiva)
Sineresi: quando si fondono due o più vocali all’interno di una parola
sistole: spostamento da destra a sinistra dell’accento, dalla penultima alla terzultima sillaba per esempio
Simbolo: oggetto concreto chiamato a rapporto delle sue qualità leone per coraggio

T
Tmesi: taglio di una parola per andare a capo

Z
Zeugma: verbo che regge più complementi che dovrebbero essere da altri o quando una principale regge delle subordinate che avrebbero bisogno di essere rette da altri.
Parlare e lagrimar vedrai insieme (dante)

Le figure retoriche si trovano in particolare modo nelle poesie.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono alcune delle principali figure retoriche menzionate nel testo?
  2. Tra le principali figure retoriche menzionate ci sono le metafore, le similitudini e l'enjambement.

  3. Cosa rappresenta l'allegoria secondo il testo?
  4. L'allegoria è un procedimento retorico in cui un contenuto concettuale viene espresso attraverso un’immagine che rappresenta una realtà diversa e autonoma rispetto al contenuto stesso.

  5. Come viene definita l'antitesi nel testo?
  6. L'antitesi indica la contrapposizione di due concetti o di due pensieri.

  7. Qual è la differenza tra assonanza e consonanza secondo il testo?
  8. L'assonanza si verifica quando le parole finali dei versi hanno le vocali uguali ma le consonanti differenti dopo l’accento tonico, mentre la consonanza si verifica quando le consonanti sono uguali ma le vocali diverse.

  9. In che contesto si trovano principalmente le figure retoriche secondo il testo?
  10. Le figure retoriche si trovano in particolare modo nelle poesie.

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