Nell’arco degli ultimi settant’anni, la nostra società ha affrontato importanti mutamenti; dalla fine della seconda guerra mondiale vi sono state notevoli trasformazioni dal punto di vista economico, sociale e politico. La società si è evoluta da un sistema agricolo ad un sistema industrializzato avanzato, e così anche la popolazione ha cambiato la propria configurazione, comportamenti e abitudini. Uno dei fattori principali che negli ultimi decenni ha influenzato soprattutto le nostre abitudini è stato la crescente diffusione e il sempre maggiore utilizzo della tecnologia.
Dalla metà degli anni Novanta, l’uso della rete globale Internet ha provocato un terremoto socio-culturale di ampia portata e soprattutto nei Paesi più evoluti è impiegata costantemente. Il diffondersi dei computer e dei device che consentono di accedere alla connessione ha determinato un costante e giornaliero utilizzo del web e dei social, per raccogliere informazioni, per guardare programmi televisivi, per tenersi in contatto con la propria rete di conoscenze, per fare acquisti online.
La società appare sempre più caratterizzata dall’uso di internet e delle nuove tecnologie mobili. Questa dinamica ha influenzato tutto, anche l’educazione e la formazione. Le trasformazioni della società hanno cambiato le modalità dell’apprendimento, che non dura più per una porzione della vita, ma si estende lungo tutto l’arco della vita e abbraccia tutti i contesti, non soltanto formali, ma anche informali.
In questa tesi analizzeremo non soltanto i nuovi contesti di apprendimento, ma anche lo sviluppo dell’educazione nelle nuove piattaforme che si affiancano a quelle classiche.
Nella prima parte rappresenteremo il quadro teorico di riferimento, analizzando i contesti di apprendimento formale, non formale e informale. L’apprendimento formale è quell’acquisizione di conoscenze che avviene presso ambienti organizzati e preparati, veri e propri istituti di formazione ed educazione, quali scuole, università, luoghi di specializzazione professionale, e che, al conseguimento di determinati obiettivi, si conclude con il rilascio di una valida attestazione. L’apprendimento non formale avviene per mezzo di attività prestabilite, organizzate in ambienti al di fuori del sistema formale: nelle associazioni, nel posto di lavoro, nelle chiese, nelle organizzazioni, che non prevedono il raggiungimento di precisi obiettivi di apprendimento o il rilascio di alcuna qualifica, se non un attestato di frequentazione. L’apprendimento informale ha luogo durante la quotidianità della vita, attraverso attività collegate alla famiglia, agli amici, al tempo libero o al lavoro e, al contrario dell’apprendimento formale e non informale, non è obbligatoriamente intenzionale dal punto di vista di colui che apprende.
Il periodo successivo al Web 1.0, durante il quale si vengono creati i primi siti e servizi in rete, è caratterizzato dalla nascita del nuovo e discutibile termine Web 2.0. Nel 2004 è stata data una prima spiegazione di questo concetto da Tim O’Reilly, editore americano, che ha evidenziato l’influenza delle nuove tecnologie sul mondo del commercio. Il Web 2.0 è contraddistinto dall’idea di un nuovo modello di collaborazione e di azione degli utenti e non punta a dominare e rivoluzionare unicamente l’ambito tecnologico ed informatico, ma tutto il sistema sociale e culturale.
La rete rappresenta uno spazio attivo e in continua crescita, supportato dalla cultura, dagli eventi, dall’espressione, dai contenuti degli utenti ed aperta a nuove forme di cooperazione e interconnessione, eliminando i limiti spazio-temporali stabiliti dai canali tradizionali.
La nuova idea di utilizzo del web stabilisce, quindi, l’inizio di un nuovo periodo attinente anche ai processi di formazione in rete. In tal modo anche l’apprendimento online cresce e si rinnova, partendo dal forte collegamento con gli spazi virtuali di cooperazione e condivisione di contenuti tra i partecipanti.
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