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CAPITOLO III
Pandemia e Resilienza
La resilienza definisce la capacità delle persone di riuscire ad affrontare gli eventi
stressanti o traumatici e di riorganizzare in maniera positiva la propria vita dinanzi alle
difficoltà.
Il termine resilienza richiama la matrice latina del termine (“resilire, da “re-salire”,
saltare indietro, rimbalzare), per esprimere la capacità dell’individuo di fronteggiare
situazione stressante, acuta o cronica, ripristinando l’equilibrio psico-fisico
una 37
precedente allo stress e, in certi casi, migliorandolo .
3.1 Resilienza: tipologie e caratteristiche
Fisica dell’individuo di affrontare
Questo tipo di resilienza fa riferimento alla capacità
attivamente e positivamente, dal punto di vista fisico, un evento stressante.
37 https://www.stateofmind.it/resilienza/ 59
In sostanza, la resilienza fisica si riferisce alla capacità di recupero fisico a seguito di
malattie, incidenti e sforzi. Essa gioca un ruolo fondamentale anche nel processo
fisiologico dell’invecchiamento.
Psicologica
Fa riferimento alla capacità dell’individuo di rimanere concentrato o di ritrovare la
concentrazione a seguito di eventi carichi di stress (anche durante periodi pieni di
avversità o incertezze).
Con resilienza psicologica ci si riferisce a reazioni coscienti e volontarie
fronteggiare l’evento negativo
per e poterlo superare.
Emotiva
Con questo termine si fa riferimento alla capacità dell’individuo di autoregolarsi
conseguenti all’evento negativo o
attraverso la comprensione delle proprie emozioni
stressante. Ogni persona reagisce differentemente allo stress anche in base al livello di
coinvolgimento.
Il coinvolgimento emotivo varia in base all’importanza soggettiva che ogni individuo
all’evento.
attribuisce Chi è resiliente emotivamente riesce a gestire le proprie
emozioni e sentimenti trasformandoli in risorse per superare l’evento e giungere al
proprio obiettivo.
Resilienza di comunità
È la capacità di gruppi di individui di risollevarsi a seguito di eventi altamente
traumatizzanti e stressanti come:
• calamità;
• violenze fisiche e psicologiche. 60
Rientrano anche quei problemi di ordine quotidiano come difficoltà economiche e
problemi familiari, che riguardano dunque piccoli o grandi gruppi. Quindi è
caratterizzata da diverse qualità, ognuna delle quali può essere migliorata e sviluppata.
Caratteristiche della resilienza
È una caratteristica innata dell’essere umano che nel corso dell’evoluzione ha imparato
a superare i diversi ostacoli che la vita gli ha posto dinanzi. Tuttavia, poiché la
resilienza implica comportamenti e pensieri, essa può essere appresa e migliorata.
Quindi è caratterizzata da diverse qualità, ognuna delle quali può essere migliorata e
sviluppata.
Consapevolezza di sé e autostima
Avere una buona consapevolezza di sé permette all’individuo di capire i propri punti
deboli e i propri punti di forza. In questo modo, nei momenti bui, quando le proprie
difese e speranze cedono, si continuerà ad avere profonda fiducia in sé stessi e nelle
proprie capacità.
Non ci si lascerà travolgere dalla situazione ma si agirà attivamente (so di farcela) per
risollevarsi e ricominciare.
Empatia ed espressione delle proprie emozioni
Vivendo ed accettando le emozioni del momento le si può elaborare per poi passare
oltre. Accettare sé stessi nella propria totalità e con le proprie fragilità e vulnerabilità
permette all’individuo di controllare, regolare e soprattutto esprimere i propri vissuti
emotivi. saper comprendere l’altro e i suoi bisogni, significa aiutarlo
Essere empatici significa
ad autoripararsi, ma vuole dire anche individuare e riconoscere le persone su cui
possiamo contare, a cui dare fiducia potenziando la resilienza.
61
Inoltre, ci permette di allontanare le persone tossiche e gli ambienti che non ci
stimolano a dare il meglio di noi.
Perseveranza e adattamento
La perseveranza è una caratteristica molto importante della resilienza. Perseverare
significa provare e riprovare, andare avanti nonostante i fallimenti e le difficoltà.
Questo presuppone una grande capacità di adattamento fisico e psicologico. Adattarsi
al cambiamento e risollevarsi velocemente dopo una caduta permette di affrontare tutte
le situazioni uscendone più forti.
Individui resilienti
Tutti siamo dotati della capacità di superare gli ostacoli e le difficoltà, ognuno di noi
però le affronta in maniera differente ed è questo a definire chi ha una buona o una
scarsa resilienza. Chi ha una buona capacità di resilienza non si lascia sopraffare dai
problemi e utilizza e ricerca sempre strategie di adattamento e gestione della situazione
negativa.
Un individuo resiliente è un individuo empatico, competente e consapevole di sé. Sa
regolare e controllare le proprie emozioni e sa esprimerle senza paura e con
consapevolezza del loro significato.
Inoltre, è ottimista, sa che i momenti bui sono solo momenti e che per questo
passeranno e finiranno. Agisce attivamente per risolvere la situazione e per risollevarsi,
l’evento negativo non è unicamente attribuibile a lui/lei ma
consapevole del fatto che
anche a fattori che esulano dal proprio controllo.
38
La persona resiliente è una persona che apprende dai propri errori e fallimenti e
cerca di migliorarsi giorno dopo giorno, sfida dopo sfida. Tutto ciò che ha vissuto l’ha
resa la persona che è adesso. Le sofferenze e i fallimenti non fermano la persona
38 Camuffo, M., & Costantino, M. A. (2010). Promozione della resilienza e strategie di intervento. Giorn Neuropsich
Età Evol, 30, 120-129. 62
resiliente che persevera nel raggiungimento del suo obiettivo superando gli ostacoli e
trovando alternative ai suoi percorsi interrotti.
La resilienza presuppone anche un certo grado di:
• assertività;
• flessibilità;
• problem solving;
• intraprendenza;
• impegno.
Però non significa essere instancabili, invulnerabili o infallibili e perfetti. Infatti,
possono essere persone tristi e demoralizzate ma riescono a trovare la forza per rialzarsi
e ricominciare.
Cosa favorisce la resilienza
Esistono diversi fattori come tratti di personalità, aspetti socioculturali, familiari,
ambientali che possono influenzare positivamente o negativamente lo sviluppo della
resilienza.
Sono elementi che rendono l’individuo più forte e contribuiscono a proteggerlo dalle
conseguenze degli eventi stressanti.
Inoltre, permettono al bambino di sviluppare la capacità di resilienza e di fronteggiare
e superare gli eventi negativi positivamente. Rendono meno vulnerabile la persona
rappresentando delle risorse che aiutano a favorire il benessere psicofisiologico.
Tra questi, possiamo trovare fattori individuali e di personalità, relazionali e sociali.
63
Personalità
I fattori individuali includono un buon livello di empatia, una buona autostima e la
consapevolezza di sé, una buona capacità di regolazione delle emozioni e di
autocontrollo, di problem solving e ottimismo.
Vengono anche incluse:
• capacità di adattamento;
• abilità sociali e creative;
• assertività;
• flessibilità;
• sensibilità.
Relazione interpersonale
incidono molto nell’espressione della resilienza.
I fattori relazionali
Infatti, intrattenere delle relazioni sane, buone e intime con altri permette uno scambio
produttivo di supporto sociale.
Tra i fattori relazioni rientrano:
• sviluppo di una buona rete di supporto familiare;
• relazioni qualitative;
• accettazione;
• apprezzamento e la stima di chi fa parte del tuo stesso gruppo;
• di persone disposte all’ascolto e al sostegno, morale e pratico.
presenza
Contesto sociale
Il supporto sociale della comunità in cui ognuno di noi è inserito offre un valido aiuto
allo sviluppo e al mantenimento della resilienza.
64
Se l’individuo è integrato ottimamente nel contesto sociale probabilmente supererà
con successo l’evento stressante grazie agli stimoli provenienti dalle attività in cui è
inserito e al supporto della sua comunità.
Resilienza: fattori di rischio
I fattori di rischio indeboliscono la persona e la rendono più vulnerabile all’evento
negativo. Possono essere innati o dettati dall’ambiente, derivare dalla famiglia o dalla
comunità. Come per i fattori protettivi, molto spesso sono legati al periodo infantile,
quando la capacità di resilienza si sviluppa.
Se i fattori di rischio si manifestano, impediscono lo sviluppo della resilienza rendendo
l’individuo incapace di fronteggiare l’evento negativo e di resistere alla frustrazione e
al dolore.
Famiglia
Una cattiva rete familiare, uno stile di attaccamento insicuro, conflitti familiari, scarsa
coesione e mancanza di sostegno affettivo da parte dei genitori o della famiglia
sfavoriscono la resilienza impedendone lo sviluppo.
Anche gli abusi fisici e psicologici, la povertà, i comportamenti antisociali di un
componente della famiglia possono inficiare lo sviluppo della resilienza nel bambino e
la messa in pratica della stessa nell’adulto.
Emozioni l’abuso e la violenza fisica e psicologica
Rientrano in questi fattori da parte di non
familiari, essere vittima di bullismo, avere una scarsa autostima e una cattiva gestione
delle emozioni.
Anche l’isolamento sociale, il rifiuto dei pari e dei membri dei gruppi cui si appartiene
o si vorrebbe appartenere oltre che la chiusura verso gli altri possono sfavorire lo
sviluppo della resilienza. 65
Fattori di sviluppo
Il ritardo mentale, la disabilità, difficoltà di apprendimento, problemi di salute rendono
esponendoli e spingendoli all’isolamento, al bullismo e alla
i bambini più vulnerabili
chiusura. Tali situazioni possono rendere la persona incapace socialmente di
instaurare relazioni sane e/o qualitativamente soddisfacenti sulle quali contare e di cui
fidarsi.
Come sviluppare la propria resilienza
Tutti possediamo la resilienza ma la capacità di metterla in pratica varia da persona a
persona.
Se una persona ha bassa autostima, tende a criticarsi troppo, anche quando non è
necessario, a mortificarsi e auto svalutarsi, non riuscirà ad essere resiliente. Infatti,
l’individuo penserà di non essere all’altezza della situazione e di non poterla su