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Utilizzo della LIM nella didattica
La LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) offre diverse possibilità di utilizzo nella didattica, tra cui:
- Creare archivi personalizzati di risorse multimediali, ipertestuali e interattive per la classe e il gruppo, facilmente accessibili in qualsiasi momento dell'attività didattica.
- Utilizzare software o attività specifiche per potenziare abilità e competenze negli alunni con disabilità.
Per quanto riguarda gli studenti con disturbi specifici di apprendimento, la LIM offre i seguenti vantaggi:
- Permette di rispettare i criteri di leggibilità (legge Stanca).
- Permette di trasformare il testo scritto a mano libera in formato stampato maiuscolo o minuscolo.
- Permette di trasformare una forma disegnata approssimativamente a mano libera in una perfetta figura geometrica grazie a una penna di riconoscimento forme.
- Dispone di una tastiera virtuale semplificata.
Programmare pratiche didattiche che stimolino e coinvolgano tutti a riflettere sul proprio processo di apprendimento grazie ad attività metacognitive, e allo stesso tempo, permette di operare sulle forme di collaborazione che il gruppo alunni mette in atto al suo interno per l'apprendimento di tutti coloro che fanno parte del gruppo.
In Italia il ministero della pubblica istruzione sta cercando di attrezzare le scuole di tutto il territorio con strumenti (computer, LIM, tablet) e rete a banda larga. In particolare, analizzeremo due azioni di supporto alle scuole: piano scuola digitale e il progetto Cl@ssi2.0 presentati nel corso del capitolo.
Formazione docenti sulle TIC e gli strumenti compensativi
La normativa vigente sui DSA considera gli strumenti compensativi come didattici e tecnologici. Il loro utilizzo permette di sostituire o facilitare una prestazione.
resadifficoltosa dal disturbo senza alleggerire il compito dal punto di vista cognitivo. L'utilizzo devono sostenerne l'uso da parte degli studenti con DSA. Queste indicazioni richiedono diffuse azioni di formazione sugli strumenti compensativi rivolte agli insegnanti di ogni ordine e grado. La formazione continua dei docenti in servizio è considerata da anni un nodo cruciale per la qualità e l'innovazione della didattica. Riportiamo il percorso formativo per docenti, proposto da Somekh, sull'utilizzo delle nuove tecnologie a scuola. A suo parere la parte teorica deve procedere contemporaneamente a quella pratica, (sperimentazione immediata nelle rispettive discipline), con il supporto di specialisti esterni e la possibilità di confronto su criticità e punti di forza delle esperienze. Sulla base dei risultati delle sue ricerche, Hattie ha proposto alcune indicazioni di massima, che nonvogliono essere ricette ma riflessioni, rielaborate dallo scrivente per favorire la selezione di strumenti compensativi e misure dispensative utili per il raggiungimento di determinati obiettivi. 55 F. Fogarolo, Il computer di sostegno: ausili informatici a scuola, Erickson, Trento 2007, p. 33 56 tratto dalla Rivista digitale Form@re, Erickson, Trento, 2019 http://formare.erickson.it/repository/novembre_09/1_BONAIUTI.html 51 L'utilizzo di tecnologie in classe potrebbe essere efficace se esse fossero proposte dagli insegnanti come risorsa integrativa dei metodi d'insegnamento e apprendimento. Uno stile di insegnamento più vario potrebbe consentire allo studente di sperimentare una pluralità di strategie di insegnamento e di apprendimento volte al raggiungimento di un metodo di studio, basato su reali competenze e autonomie. Per utilizzare in modo consapevole le tecnologie, gli insegnanti dovrebbero ricevere una adeguata formazione rispetto alle tecniche e ai modelli.d'uso didattico come risorse per l'insegnamento. Le nuove tecnologie dovrebbero essere utilizzate da tutta la classe e quindi ripetutamente offerte agli studenti come opportunità per apprendere, rielaborare e condividere le informazioni secondo una logica di cooperazione e valorizzazione dell'apprendimento tra pari. Lo studente, se coadiuvato dall'insegnante regista delle modalità di insegnamento e promotore di strategie di apprendimento di stampo significativo e attivo, può divenire più consapevole dei propri processi di apprendimento.
Le misure dispensative sono previste dall'articolo 5 della Legge 170/2010. Nel punto 1 si afferma che "gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi". Nel successivo punto 2b viene specificato che le istituzioni scolastiche devono "garantire misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della"
Qualità dei concetti da apprendere. Nel D.M. 12 luglio 2011 si legge che "l'adozione delle misure dispensative è finalizzata a evitare situazioni di affaticamento e di disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo, senza peraltro ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici individualizzati e personalizzati".
M. Ranieri, Le insidie dell'ovvio, 57 Edizioni ETS, Pisa 2011, p. 1452
Indicazioni più concrete rispetto alle misure dispensative sono sviluppate nelle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni con DSA e nello specifico presentano le misure dispensative più idonee per le varie tipologie di disturbo. Gli interventi di natura didattica garantiscono all'alunno con DSA il diritto a non svolgere alcune prestazioni che risultano a lui estremamente difficoltose, in relazione all'incidenza del disturbo sulla prestazione richiesta, e che non garantiscono un dei livelli di apprendimento.
ortografia come criterio di valutazione, privilegiando invece la valutazione delle competenze comunicative complessive. Inoltre, le misure dispensative possono includere l'utilizzo di strumenti compensativi come l'utilizzo di computer o di software specifici per la scrittura e la lettura, l'utilizzo di ausili didattici come dizionari ortografici o calcolatrici, e la possibilità di ricevere supporto da parte di un insegnante di sostegno o di un tutor. È importante sottolineare che le misure dispensative devono essere adottate in modo equo e non discriminante, garantendo a tutti gli studenti con DSA le stesse opportunità di apprendimento e di valutazione. Infine, è fondamentale che le misure dispensative siano valutate e aggiornate periodicamente, in base alle esigenze e ai progressi dello studente, al fine di favorire il suo successo formativo e il suo pieno sviluppo delle potenzialità.Correttezza della scrittura ed eventualmente la possibilità di integrare una prova di verifica scritta con una prova di valutazione orale sui medesimi contenuti.
Rispetto alla Discalculia le misure dispensative indicate dalle Linee Guida prevedono l'attuazione di tempi più lunghi per le verifiche scritte o una riduzione quantitativa e non qualitativa degli esercizi. Per il calcolo mnemonico delle tabelline, così come per la memorizzazione di formule, è prevista la dispensa ed è prevista la possibilità di utilizzare tabelle, mediatori didattici e formulari.
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, p. 22 tratte da http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dsa
Rispetto all'apprendimento delle lingue straniere sono previste dalle Linee Guida misure dispensative che possono prevedere l'esonero parziale dalla lingua scritta.
In particolare gli studenti con DSA possono usufruire di adeguate riduzioni del carico di lavoro a scuola e a casa. In caso di disturbo grave è possibile dispensare lo studente dalla valutazione nelle prove scritte e, in sede di esame di Stato, sostituire con una prova orale quella scritta. Le modalità e i contenuti sono stabiliti dalla Commissione d'esame sulla base della documentazione fornita, nel Piano Didattico Personalizzato, dal Consiglio di Classe. L'articolo 6, comma 5, del D.M. 12 luglio 2011 prevede la dispensa dalle prestazioni scritte in lingua straniera nel caso in cui ricorrano tutte le seguenti condizioni:
- certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte;
- richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o dall'allievo se maggiorenne;