I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Ingegneria I - Politecnico di Bari

Esame Sistemi energetici e macchine a fluido I

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. M. Torresi

Università Politecnico di Bari

Schemi e mappe concettuali
Appunti di Sistemi energetici e macchine a fluido I sulle turbine idrauliche che sono macchine che convertono l'energia potenziale e cinetica dell'acqua in energia meccanica rotativa, usata per generare elettricità nelle centrali idroelettriche. Esistono diversi tipi, come le turbine Pelton ideali per grandi salti d'acqua e basse portate, le Francis, usate per cadute medie e ampie portate, e le Kaplan, adatte a bassi salti e grandi portate. Sono fondamentali per lo sfruttamento sostenibile delle risorse idriche e la produzione di energia rinnovabile.
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Esame Sistemi energetici e macchine a fluido I

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. M. Torresi

Università Politecnico di Bari

Schemi e mappe concettuali
Appunti di Sistemi energetici e macchine a fluido I sulle turbine a gas convertono l'energia termica dei gas di combustione in energia meccanica rotativa. Composte da compressore, camera di combustione e turbina, alimentano aerei e centrali elettriche, producendo molta energia.
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Esame Sistemi energetici e macchine a fluido I

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. P. De Palma

Università Politecnico di Bari

Schemi e mappe concettuali
Appunti di Appunti di Sistemi energetici e macchine a fluido I sulle pompe centrifughe e i compressori che sono macchine utilizzate per spostare fluidi, ma differiscono per il tipo di fluido trattato e il principio di funzionamento. Le pompe centrifughe sono utilizzate per trasferire liquidi. Il loro funzionamento si basa sulla rotazione di una girante che imprime energia cinetica al fluido, trasformandola poi in energia di pressione attraverso un diffusore o una voluta. Sono ampiamente usate in applicazioni domestiche, industriali e agricole, per il pompaggio di acqua, sostanze chimiche o fanghi. Sono ideali per flussi continui a bassa o media pressione. I compressori, invece, trattano gas o vapori, aumentando la loro pressione riducendone il volume. Esistono vari tipi di compressori, come quelli centrifughi (simili alle pompe) e volumetrici (es. alternativi o a vite). Sono impiegati in settori come la refrigerazione, la produzione di energia e l'industria petrolchimica. I compressori centrifughi, in particolare, sono usati per grandi portate e pressioni moderate. Differenza principale: - Le pompe centrifughe spostano liquidi senza comprimibilità significativa. - I compressori lavorano con fluidi comprimibili, modificandone densità e pressione.
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Esame Sistemi energetici e macchine a fluido I

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. M. Torresi

Università Politecnico di Bari

Schemi e mappe concettuali
Appunti di Sistemi energetici e macchine a fluido I sugli impianti a vapore che trasformano l'energia termica del vapore in energia meccanica e poi elettrica. La turbina a vapore sfrutta l'espansione del vapore per generare rotazione e alimentare un alternatore.
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Esame Meccanica applicata alle macchine

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. G. Mantriota

Università Politecnico di Bari

Schemi e mappe concettuali
Appunti di Meccanica applicata alle macchine sulle frizioni che trasferiscono o interrompono il moto tra due alberi, gestendo la potenza in sistemi meccanici. Le cinghie, d'altro canto, trasmettono moto tra pulegge, sfruttando attrito o dentature. Applicazione.
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Esame Foundamental of machine learning

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. T. Di Noia

Università Politecnico di Bari

Appunti esame
In questo file troverete tutti gli argomenti trattati durante il corso di Foundamental of Machine Learning (Fondamenti di Machine Learning), in particolare: regressione lineare e logistica, reti neurali, alberti e foreste, clustering, PCA, ICA, … . Sono stati scritti integrando sia gli appunti presi a lezione che il materiale didattico fornito dal professore Di Noia.
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Esame Progettazione meccanica

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. U. Galietti

Università Politecnico di Bari

Prove svolte
3 / 5
Tema d'anno assegnato dal professore durante il corso, inerente alla progettazione di un aratro. Il progetto è stato svolto per l'esame di Progettazione meccanica II, superato con la votazione di 28/30, e si basa sui principali argomenti trattati dal docente durante le lezioni come la progettazione concettuale e l'analisi funzionale.
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Appunti presi durante le lezioni del professore, completi di immagini illustrative per i vari passaggi, relativi ai software Abaqus CAE e modeFRONTIER. Gli appunti descrivono nel dettaglio le operazioni da seguire per sviluppare con facilità il progetto richiesto all'esame, e sono stati utilizzati per superare la prova finale con la votazione di 28/30
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Esame Meccanica applicata alle macchine 2

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. G. Carbone

Università Politecnico di Bari

Appunti esame
3,5 / 5
Appunti presi durante le lezioni del prof. Carbone, utilizzabili per svolgere con facilità i quesiti d'esame; gli stessi appunti sono stati usati per sostenere e superare l'esame con una votazione finale di 30/30.
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Esame Impianti meccanici II

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. S. Digiesi

Università Politecnico di Bari

Prove svolte
Tracce d'esame ed esercizi svolti sulla base di quanto fatto a lezione dal docente, utilizzabili per sostenere la prova scritta dell'esame di Impianti Meccanici II con facilità. Gli stessi esercizi sono stati impiegati per sostenere e superare l'esame con una votazione di 30/30
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Esame Fondamenti di geotecnica

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. O. Bottiglieri

Università Politecnico di Bari

Appunti esame
Gli appunti riguardano la parte iniziale del corso di Geotecnica del Politecnico di Bari, tenuto dal professor Osvaldo Bottiglieri, per il corso triennale di Ingegneria Edile. Trattano i fondamenti della disciplina, con focus su meccanica dei terreni, classificazione e proprietà , nonché le principali nozioni delle spiegazioni svolte a lezione, integrate di slide.
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Esercizi e tracce d'esame svolte del corso di Sicurezza degli impianti industriali/Sicurezza del lavoro, utilizzabili per sostenere la prova d'esame scritta propedeutica alla prova orale. Gli esercizi sono stati svolti per superare l'esame con votazione 30/30
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Esame Analisi matematica

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. R. Bartolo

Università Politecnico di Bari

Appunti esame
Nel documento di Analisi matematica si parla di: - cosa sono i numeri complessi; - operazioni con numeri complessi; - struttura del campo dei complessi; - piano di Gauss; - modulo di un numero complesso; - proprietà del complessi; - coniugato di un numero complesso; - forma trigonometrica dei numeri complessi; - operazioni in forma trigonometrica; - formula di de moire; - radici n-esime; - teorema fondamentale dell'algebra; - esponenziale complesso; - formule di Eulero; - radici complesse di equazioni complesse; - esercizi.
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Riassunto per l'esame di Cryptography, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Pavese Francesco: Appunti di matematica discreta, Stefano Capparelli. Politecnico di Bari, facoltà di Ingegneria I. Scarica il file in PDF!
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Esame Meccanica del veicolo

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. G. Mantriota

Università Politecnico di Bari

Appunti esame
Il sistema ABS (Anti-lock Braking System) è una tecnologia automobilistica progettata per impedire il bloccaggio delle ruote durante una frenata intensa. Il suo obiettivo principale è migliorare la sicurezza del veicolo, mantenendo la trazione e la manovrabilità anche in condizioni critiche, come su superfici scivolose. Il funzionamento dell’ABS si basa su sensori montati su ciascuna ruota, che monitorano costantemente la velocità di rotazione. Quando uno o più sensori rilevano che una ruota sta per bloccarsi, il sistema invia segnali a una centralina elettronica. Questa, a sua volta, comanda un attuatore idraulico che modula la pressione del liquido frenante in modo rapido e ciclico, impedendo il blocco. Il sistema ABS apporta numerosi vantaggi: riduce lo spazio di frenata su superfici asciutte o bagnate, migliora la stabilità del veicolo e consente al conducente di mantenere il controllo durante la frenata, evitando derapate. Tuttavia, su superfici sdrucciolevoli come neve o ghiaia, il sistema potrebbe non ridurre sempre la distanza di arresto rispetto a una frenata senza ABS, ma offre comunque maggiore controllo. L’ABS è ormai obbligatorio in molti paesi per i veicoli nuovi ed è spesso integrato con altri sistemi, come l’ESP (Electronic Stability Program), per migliorare la sicurezza attiva.
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Esame Costruzioni di macchine

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. G. Demelio

Università Politecnico di Bari

Appunti esame
Le vibrazioni torsionali sono un fenomeno meccanico che si verifica quando un albero o un sistema rotante è soggetto a oscillazioni angolari attorno al proprio asse longitudinale. Queste vibrazioni sono causate da coppie torcenti variabili o da forze esterne, e possono interessare alberi motore, trasmissioni, turbine o altri sistemi rotanti. Il comportamento di un sistema in vibrazione torsionale è descritto dall’equazione differenziale del moto rotazionale, che include momenti di inerzia, rigidezze torsionali e smorzamenti. La frequenza naturale del sistema è una caratteristica importante: se la frequenza di eccitazione coincide con quella naturale, si verifica il fenomeno della risonanza, che può portare a oscillazioni amplificate e, in casi estremi, a guasti strutturali. Le vibrazioni torsionali sono particolarmente critiche nei motori a combustione interna, dove l’accensione dei cilindri genera coppie torcenti periodiche. Per ridurre gli effetti delle vibrazioni, si utilizzano dispositivi come smorzatori torsionali, volani o giunti flessibili, progettati per assorbire o dissipare l’energia vibratoria. L’analisi delle vibrazioni torsionali è fondamentale in fase di progettazione, poiché contribuisce a garantire la sicurezza, l’affidabilità e la durata dei sistemi rotanti, prevenendo rotture o malfunzionamenti dovuti a fenomeni vibratori.
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Esame Tecnologia meccanica

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. L. Tricarico

Università Politecnico di Bari

Appunti esame
I polimeri sono macromolecole costituite da unità ripetitive chiamate monomeri, legate tra loro tramite reazioni chimiche di polimerizzazione. Possono essere naturali, come la cellulosa, il DNA e le proteine, o sintetici, come il polietilene e il nylon. La loro struttura può variare da lineare a ramificata o reticolata, influenzando le proprietà meccaniche e fisiche. I polimeri possiedono caratteristiche uniche che li rendono essenziali in molteplici applicazioni. Ad esempio, possono essere flessibili o rigidi, trasparenti o opachi, termoplastici (modellabili con il calore) o termoindurenti (che mantengono la forma dopo la polimerizzazione). Queste proprietà dipendono dalla composizione chimica, dal peso molecolare e dalla disposizione delle catene molecolari. In campo industriale, i polimeri sono ampiamente utilizzati nella produzione di materiali leggeri, resistenti e durevoli. Tra i più comuni vi sono il polipropilene, utilizzato negli imballaggi, il polivinilcloruro (PVC), impiegato nei tubi e nei rivestimenti, e i poliuretani, fondamentali nella produzione di schiume e rivestimenti protettivi. Oltre all’industria, i polimeri giocano un ruolo cruciale nella biomedicina, nell’elettronica e nella sostenibilità, con lo sviluppo di materiali biodegradabili e riciclabili, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale.
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Esame Meccanica applicata alle macchine 2

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. C. Putignano

Università Politecnico di Bari

Appunti esame
Le equazioni di Reynolds sono una formulazione delle equazioni di Navier-Stokes utilizzate per descrivere il comportamento dei fluidi turbolenti. Si ottengono applicando una media statistica (media di Reynolds) alle equazioni di Navier-Stokes, separando le variabili in una componente media e una fluttuante. Questa decomposizione consente di analizzare il moto turbolento di un fluido in modo semplificato. La forma generale delle equazioni di Reynolds per un fluido incomprimibile è: \frac{\partial \overline{u}_i}{\partial t} + \overline{u}_j \frac{\partial \overline{u}_i}{\partial x_j} = -\frac{1}{\rho} \frac{\partial \overline{p}}{\partial x_i} + \nu \frac{\partial^2 \overline{u}_i}{\partial x_j^2} - \frac{\partial \overline{u_i{\prime}u_j{\prime}}}{\partial x_j} Qui, \overline{u}_i rappresenta la velocità media, \overline{p} la pressione media, e \overline{u_i{\prime}u_j{\prime}} i termini di sforzo turbolento, noti come stress di Reynolds. Questi ultimi introducono un’ulteriore incognita, rendendo il sistema non chiuso. La chiusura delle equazioni di Reynolds richiede modelli di turbolenza, come il modello k-\epsilon o k-\omega, che introducono equazioni supplementari per descrivere l’energia cinetica turbolenta (k) e il tasso di dissipazione (\epsilon). Queste equazioni sono fondamentali nella fluidodinamica computazionale (CFD), permettendo di modellare fenomeni turbolenti in applicazioni come l’aerodinamica, la meteorologia e l’ingegneria industriale.
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Esame Meccanica applicata alle macchine 2

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. C. Greco

Università Politecnico di Bari

Appunti esame
Il giunto di Cardano, o giunto universale, è un dispositivo meccanico utilizzato per trasmettere il moto rotatorio tra due alberi che non sono perfettamente allineati. È composto principalmente da due forcelle collegate tramite un componente intermedio, spesso chiamato crociera, che permette il movimento relativo tra i due alberi. Inventato da Girolamo Cardano nel XVI secolo, il giunto è particolarmente utile in applicazioni dove gli alberi formano un angolo variabile tra loro. Tuttavia, presenta una caratteristica nota come variazione angolare: la velocità angolare dell’albero condotto non è uniforme rispetto all’albero motore, a meno che l’angolo tra i due alberi sia nullo. Per ridurre o eliminare questo effetto, spesso si utilizzano due giunti di Cardano in configurazione opposta, come avviene in alberi di trasmissione nei veicoli. Il primo giunto compensa la variazione angolare del secondo, garantendo una trasmissione regolare del moto. L’impiego del giunto di Cardano si estende a settori come l’automotive, le macchine agricole e l’industria, grazie alla sua semplicità costruttiva e affidabilità. Tuttavia, è meno adatto in applicazioni ad alta precisione, dove sono richiesti movimenti perfettamente sincronizzati. Per queste situazioni si preferiscono giunti omocinetici.
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Esame Elettrotecnica

Facoltà Ingegneria i

Dal corso del Prof. M. Carpentieri

Università Politecnico di Bari

Panieri
Vari esercizi svolti del Docente Mario Carpentieri, insegnante in Ingegneria Elettronica e Delle Telecomunicazioni ed in Ingegneria Informatica A-L in cui vari svolti tornano utili e verificano test simili svolti.
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