Concetti Chiave
- La carriera politica di Stalin inizia con la collaborazione con Lenin, ma si distingue per metodi violenti e dittatoriali per consolidare il potere.
- Stalin impone la collettivizzazione forzata in Russia, eliminando la proprietà privata e deportando i contadini ribelli nei Gulag.
- Il regime di Stalin perseguita severamente oppositori politici e collaboratori stretti, eliminando chiunque rappresenti una minaccia per il suo potere.
- Stalin avvia un processo di industrializzazione attraverso i Piani Quinquennali, sebbene molti dati siano stati falsificati per mostrare risultati positivi.
- La propaganda e il controllo sociale vengono intensificati tramite l'NKVD, che monitora la popolazione per identificare e reprimere eventuali dissidenti.

Indice
Iosif Stalin: da giovane militante a dittatore
La carriera di Iosif Stalin (1878-1953), rivoluzionario e politico sovietico di umili origini, inizia da giovane, quando, poco più di 20 anni, inizia a scrivere su un giornale e a fare propaganda. Nel 1912 egli si affianca al primo ministro della Repubblica Russa Vladimir Lenin, e inizia la sua lunga gavetta nell'ambito politico. Tuttavia, gli obiettivi di Stalin erano totalmente diversi da quelli di Lenin. Mentre Lenin aveva portato avanti la Rivoluzione Russa con l’obiettivo preciso di dare maggior benessere alla popolazione, Stalin invece non si tira indietro dal ricorrere alla violenza per ottenere consensi e fa uccidere tutti quelli che si oppongono a lui o sono pericolosi per il regime. Egli instaura così una dittatura comunista al pari di quella di Hitler e porta ad esasperare il concetto di comunismo, allontanandosi dalle idee rivoluzionarie di Lenin. Già Lenin aveva fatto capire infatti che Stalin era la persona più sbagliata a portare avanti il Partito Comunista Russo, ma Stalin con la sua capacità oratoria e le sue abili strategie riesce a prendere in mano il Partito prima e poi tutta la Russia.
Per ulteriori approfondimenti su Lenin vedi qui
Le persecuzioni di Stalin
Come abbiamo visto, la politica di Stalin fu molto più dura di quella di Lenin. Divenuto Segretario generale del Comitato centrale, nel 1922 egli iniziò ad accrescere enormemente il suo potere, macchiandosi di alcuni crimini e persecuzioni:
- Kulaki: sotto Lenin la Russia stava migliorando a livello di commerci e di benessere, la sua politica economica (NEP) stava dando respiro alla popolazione. Per Stalin invece non poteva assolutamente esistere la proprietà privata. Egli voleva imporre una collettivizzazione forzata: i terreni venivano presi con la forza dallo stato e chi si opponeva veniva ucciso sul colpo. In questo modo vengono ammazzati talmente tanti oppositori politici e rivoltosi che le munizioni finiscono, così i ribelli iniziano ad essere deportati nei Gulag e tutti i loro beni vengono requisiti. I Kulaki (tale termine fino all’ascesa di Stalin aveva rappresentato i semplici contadini, con Stalin invece iniziò ad essere utilizzato per riferirsi ai nemici politici) venivano così deportati e impiegati come manodopera per terminare la Transiberiana (rete ferroviaria che collegava Mosca, la Siberia e l'Oriente Russo). Iniziano dunque le ribellioni dei Kulaki: i militari facevano incursioni nelle loro case mentre stavano dormendo di notte, in modo da prenderli e deportarli. Questi, come forma di protesta, iniziano quindi a bruciare i campi e ammazzare il bestiame;
- Oppositori politici: in generale si intendono tutti coloro che la pensavano diversamente da Stalin o che avevano un'altra visione delle cose. Per Stalin erano tutti oppositori politici. Infatti, in generale venivano perseguitati tutti coloro che osavano dissentire Stalin, soprattutto in pubblico;
- Collaboratori stretti: chi era stato suo collaboratore stretto veniva ucciso dopo un certo periodo di tempo perché conosceva troppe cose. Con Stalin non si può parlare di chiusura di altri partiti, perché con il comunismo non ne esistevano altri.

Politica di industrializzazione e altre riforme della Russia
Economicamente parlando, la collettivizzazione forzata si alterna a un altro grande obiettivo importante di Stalin: l'industrializzazione della nazione. La Russia infatti non poteva entrare nello scacchiere economico mondiale finché non raggiungeva una certa credibilità industriale. Per questo motivo Stalin pone degli obiettivi a breve scadenza ed elabora i celeberrimi Piani Quinquennali: nel giro di cinque anni egli doveva ottenere ciò che si era prefissato (ma alla fine su carta alcuni dati vengono falsificati, perché Stalin voleva comunque dimostrare che poteva ottenere tutto quello che voleva).
Altri aspetti del suo agire politico riguardano l’organizzazione del NKVD (Commissariato del popolo per gli affari interni): si trattava di un'organizzazione fortemente voluta da Stalin, in modo tale che potesse avere un controllo ancora più capillare nella popolazione, così da poter rintracciare in maniera precisa e repentina eventuali sospetti oppositori (l’organizzazione si rivelò molto simile alla Gestapo nazista e agli Squadristi fascisti). Il compito del NKVD era molto importante per il regime: andare in mezzo alla popolazione, possibilmente in borghese, e ascoltare quello che le persone avevano da dire, verificando se potevano esserci eventuali fermenti e strane riunioni cospiratrici. Come solito nelle dittature, molta attenzione si fece anche alla propaganda, cioè al modo di comunicare da parte dello stato: Stalin prediligeva i manifesti e il cinema per fare la propaganda, cura inoltre molto la sua immagina. Egli amava farsi rappresentare con bambini in braccio, e voleva farsi chiamare ''il piccolo padre della madre Russia''. Oppure fece realizzare numerosi manifesti dedicati alla propaganda del piano quinquennale, raffiguranti soprattutto treni a sottolineare il progresso verso cui Stalin stava portando la Russia, il progresso delle ferrovie e delle armi.
Per ulteriori approfondimenti sulla Russia di Stalin vedi qui
Domande da interrogazione
- Quali furono le differenze principali tra la politica di Stalin e quella di Lenin?
- Come si manifestarono le persecuzioni di Stalin?
- Qual era l'obiettivo principale della politica di industrializzazione di Stalin?
- Qual era il ruolo del NKVD sotto il regime di Stalin?
- In che modo Stalin utilizzava la propaganda per consolidare il suo potere?
Mentre Lenin mirava a migliorare il benessere della popolazione attraverso la Rivoluzione Russa, Stalin ricorse alla violenza per ottenere consensi e instaurò una dittatura comunista, allontanandosi dalle idee rivoluzionarie di Lenin.
Le persecuzioni di Stalin si manifestarono attraverso la collettivizzazione forzata, la deportazione e l'uccisione di Kulaki e oppositori politici, e l'eliminazione di collaboratori stretti che conoscevano troppo.
L'obiettivo principale era rendere la Russia credibile a livello industriale nel contesto economico mondiale, attraverso i Piani Quinquennali che miravano a rapidi progressi industriali.
Il NKVD era un'organizzazione voluta da Stalin per controllare capillarmente la popolazione, rintracciare sospetti oppositori e prevenire cospirazioni, simile alla Gestapo nazista.
Stalin utilizzava manifesti e cinema per la propaganda, curava la sua immagine pubblica e si faceva rappresentare come "il piccolo padre della madre Russia", promuovendo il progresso industriale e ferroviario.