Concetti Chiave
- La storia è suddivisa in quattro grandi epoche: antica, medievale, moderna e contemporanea, quest'ultima coincide con il presente.
- L'inizio dell'età contemporanea è dibattuto, con date proposte che variano dalla Rivoluzione Industriale al Congresso di Vienna, fino al 1918.
- Il periodo tra fine Settecento e inizio Ottocento segna l'avvio dell'età contemporanea, caratterizzato da grandi sviluppi industriali e politici.
- Il diciannovesimo secolo vide la diffusione della seconda rivoluzione industriale, la nascita delle nazioni moderne e l'emergere di nuove ideologie politiche.
- Il ventesimo secolo è segnato da conflitti globali come le due Guerre Mondiali e la Guerra Fredda, culminando nel fenomeno del terrorismo internazionale.
Indice
Divisione della storia in epoche
Quando si parla di storia, per motivi pratici e di studio, la si divide in epoche o età che consentano di identificare un particolare periodo con più facilità. Nello specifico, la storia è suddivisa in quattro età: età antica, età medievale, età moderna ed età contemporanea.
L’età o storia contemporanea è dunque l’ultima, quella che coincide con il nostro tempo presente.
Inizio dell'età contemporanea
Non tutti concordano sulla data da cui far partire l’epoca contemporanea: alcuni la identificano generalmente con la rivoluzione industriale (metà del diciottesimo secolo), altri con lo scoppio della Rivoluzione francese (1789), altri ancora più tardi, con il Congresso di Vienna del 1815. Alcuni studiosi ritengono addirittura che l’inizio dell’età contemporanea dovrebbe essere fissato al 1918, anno dello scoppio della Prima guerra mondiale, ma l’interpretazione più tradizionale identifica l’anno di inizio nel 1789 o al più tardi nel 1815. Il dibattito, tuttavia, è ancora aperto.
Sviluppi del diciannovesimo secolo
In generale, comunque, il periodo a cavallo tra la fine del diciottesimo secolo e l’inizio del diciannovesimo secolo viene visto come il capostipite dell’età contemporanea. Il 1800 fu un secolo di grandi sviluppi e cambiamenti. La seconda rivoluzione industriale raggiunge il suo apice in Inghilterra per poi diffondersi nel resto dell’Europa, dando vita a importanti sviluppi quali la spoletta volante, la macchina a vapore, la ferrovia. Contemporaneamente, la sconfitta di Napoleone a Waterloo nel 1815 e il conseguente Congresso di Vienna consolidano la nascita dello stato-nazione moderno. Nonostante l’iniziale spinta reazionaria che ha tentato di soffocare i residui della Rivoluzione francese, le aspirazioni liberali e nazionali continuano a perseverare, portando ai moti del 1848 e alla nascita di nuove ideologie politiche quali il comunismo e il socialismo.
Conflitti del diciannovesimo e ventesimo secolo
Non mancano però le guerre. Gli ultimi decenni del diciannovesimo secolo vedono lo scoppio delle guerre franco-prussiane, il completamento dell’unità d’Italia, e, oltreoceano, la guerra di secessione americana. Il ventesimo secolo non è da meno: tristemente famose sono la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, seguite dalla Guerra Fredda e dal moderno fenomeno del terrorismo internazionale.
A cura di Suzy90.
Domande da interrogazione
- Qual è il periodo di inizio dell'età contemporanea secondo diverse interpretazioni?
- Quali sono stati alcuni dei principali sviluppi del diciannovesimo secolo?
- Quali eventi bellici hanno caratterizzato la fine del diciannovesimo e il ventesimo secolo?
L'inizio dell'età contemporanea è dibattuto: alcuni lo fissano con la rivoluzione industriale, altri con la Rivoluzione francese del 1789, o il Congresso di Vienna del 1815, mentre alcuni studiosi suggeriscono il 1918.
Il diciannovesimo secolo ha visto la seconda rivoluzione industriale, con innovazioni come la spoletta volante e la macchina a vapore, e la nascita dello stato-nazione moderno dopo il Congresso di Vienna.
La fine del diciannovesimo secolo ha visto le guerre franco-prussiane e la guerra di secessione americana, mentre il ventesimo secolo è stato segnato dalla Prima e Seconda Guerra Mondiale, la Guerra Fredda e il terrorismo internazionale.