Concetti Chiave
- Stalin implementò un centralismo politico simile all'assolutismo francese, concentrando potere e controllo economico nelle sue mani attraverso una burocrazia comunista.
- L'industrializzazione fu al centro della politica economica di Stalin, con l'obiettivo di colmare il divario tra l'URSS e le nazioni capitaliste occidentali.
- I lavoratori furono sottoposti a rigidi controlli di polizia per stimolare la produzione, con il modello "Stachanovista" che incentivava alte prestazioni in cambio di ricompense.
- La meccanizzazione e la collettivizzazione delle terre trasformarono l'agricoltura, con le terre nazionalizzate e gestite dallo Stato, suscitando resistenza tra i contadini.
- Il dissenso contadino fu represso brutalmente con arresti e deportazioni nei campi di concentramento in Siberia, noti come Gulag, per coloro che si opponevano alla collettivizzazione.
Indice
L'ascesa di Stalin e il centralismo politico
Stalin: Subentrerà nel 1924. Lui era sostenitore del centralismo politico nella vita dello stato Russo. Attivò questo centralismo con la creazione di una burocrazia comunista (funzionale) che concentrava nelle mani tutti i poteri periferici e centrali e la burocrazia era sottoposta nelle mani di Stalin, politica simile all’assolutismo di Luigi XIV in Francia.
Questi burocrati devono esercitare tutta l’economia dello stato agendo in sintonia con Stalin.Industrializzazione e controllo statale
L’idea di fondo dello statista era che lo stato comunista Russo, dovesse attraverso un processo di industrializzazione del paese, superare il divario che esisteva fra l’URSS e gli altri paesi capitalisti. L’obiettivo era creare un paese alla pari degli altri paesi industrializzati nell’Occidente Europeo. Per realizzare questo programma, avviò una politica economica che portasse la produzione industriale (metallurgica e siderurgica) a livelli alti al punto da fare della Russia il secondo paese al mondo. Riuscì ad arrivarci, ma come? Bisognava agire all’interno delle aziende sottoponendole ad un ferreo controllo di polizia.
Repressione e modello stachanovista
Rigidismo politico da parte di uno statista; per stimolare di più la produzione insutriale, i controlli dovevano confluire in uno stato molto produttivo della produzione. Una conseguenza fu che la libertà degli scioperi fu repressa. L’operaio non poteva mostrare dissenso. Gli operai venivano sottoposti ad uno spietato controllo, quindi è in quest’ottica che si mostra una società che si avvia alla prima dittatura. Veniva pubblicizzato tra gli operai un modello di attività lavorativa da emulare che prese il nome di “Stachanovista”; Stachanov era un minatore il quale riusciva ad estrarre una quantità di minerali al di sopra della richiesta del datore di lavoro. Se lo si seguiva, lo stato prometteva ricompense incentive, questo fu uno stimolo a fare di un’attività industriale un qualcosa che producesse molto.
Collettivizzazione agricola e resistenza contadina
Il mondo agricolo, subì dei cambiamenti in positivo. Grazie alla meccanizzazione, ovvero all’introduzione di macchine che favorivano una maggiore produzione. Alla meccanizzazione della terra, c’era un programma di industrializzazione volto alla lavorazione dei prodotti agricoli. Praticamente Stalin, prevede un programma di industrializzazione economica dei prodotti. Per attuare al meglio il programma, Stalin sottrasse le terre ai contadini, ai Kulaki, per trasformarle in aziende agricole di Stato. Quindi queste terre non appartenevano più ai contadini, ma allo stato. Abbiamo quindi la nazionalizzazione di tutte le proprietà. Di fronte a questa collettivizzazione, molti contadini si ribellarono ma Stalin fece intervenire le forze armate. Molti furono arrestati o uccisi e chi veniva arrestato e faceva parte dei dissidenti veniva mandato nei campi di concentramento in Siberia. Questi campi di concentramento presero il nome di Gulag, posto dove venivano mandati i dissidenti politici e gli agricoltori che non condividevano questa politica.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale della politica economica di Stalin?
- Come veniva gestita la produzione industriale sotto il governo di Stalin?
- Quali cambiamenti furono introdotti nel settore agricolo durante il regime di Stalin?
- Cosa accadde ai contadini che si opposero alla collettivizzazione delle terre?
L'obiettivo principale della politica economica di Stalin era industrializzare l'URSS per superare il divario con i paesi capitalisti e renderla un paese alla pari con le nazioni industrializzate dell'Occidente Europeo.
La produzione industriale era sottoposta a un rigido controllo di polizia, con la repressione della libertà di sciopero e la promozione del modello "Stachanovista" per incentivare la produttività.
Il settore agricolo subì una meccanizzazione e un programma di industrializzazione, con la nazionalizzazione delle terre e la creazione di aziende agricole di Stato, sottraendo le terre ai contadini e ai Kulaki.
I contadini che si opposero furono repressi con l'intervento delle forze armate; molti furono arrestati, uccisi o inviati nei campi di concentramento in Siberia, noti come Gulag.