Concetti Chiave
- Stalin introdusse un processo di industrializzazione forzata dal 1928 al 1939, suddiviso in due piani quinquennali, con focus sull'industria pesante.
- Per sostenere l'industrializzazione, furono ridotti i consumi interni e gli operai, sottoposti a dure condizioni di lavoro, ricevettero istruzione tecnica.
- La collettivizzazione agricola obbligò i contadini ad unirsi in Kolchozy e Sovchozy, con resistenza e repressione verso i kulaki considerati nemici del popolo.
- La propaganda fu essenziale per mantenere il controllo, promuovendo il culto del leader e giustificando le purghe contro sospetti oppositori interni.
- I gulag furono utilizzati per detenere prigionieri politici in condizioni estreme, contribuendo alla costruzione dell'economia sovietica attraverso lavori forzati.
Indice
La crisi economica e la NEP
Stalin dovette fronteggiare l'irrompente crisi economica, la cui causa era stata individuata nella NEP, favoritrice di contadini e piccoli commercianti. Iniziò un processo di industrializzazione forzata che durò dal 1928 al 1939 e si divise in due fasi precise:
1.
Industrializzazione forzata e piani quinquennali
Primo piano quinquennale, previde la fissazione di obiettivi come l'aumento della produzione di materie prime, necessaria per macchinari e beni consumo per poi dare il privilegio all'industria pesante (gomma, ferro, carbone, petrolio e acciaio);
2. Secondo piano quinquennale, fu il periodo dei risultati concreti tanto che la produzione industriale crebbe ben del 121%;
Costi umani e propaganda
Per capire i costi di questo processo, vennero ridotti i consumi interni e gli operai, a cui veniva fornita un'istruzione tecnica, venivano anche sottoposti a turni pesanti. Spesso venivano anche prelevati contadini per lavorare maggiormente nelle fabbriche, essi non potevano rifiutarsi ma erano motivati da un'abile operazione propagandistica dove veniva premiato il migliore. In questo contesto la produzione di conseguenza crebbe e l'URSS divenne la seconda potenza mondiale, solamente dietro agli Stati Uniti, nell'arco solo di pochi anni. In campagna le terre vennero confiscate di kulaki ed i contadini furono obbligati ad entrare in grandi unità produttive collettive:
Collettivizzazione agricola e resistenza dei kulaki
• Kolchozy, aziende agricole dove i contadini usavano collettivamente la terra dello stato, ognuno aveva un piccolo appezzamento e alcuni animali a disposizione;
• Sovchozy, aziende statali dove i contadini erano dipendenti dello stato, che prelevava una quota fissa di raccolti;
Repressione e purghe staliniane
I kulaki si ribellarono e nel 1929 venne proposto di eliminarli come classe, Bucharin si oppose ma poi venne condannato per deviazione di destra nel 1930, quindi i kulaki vennero giudicati nemici del popolo e giustiziati. Tutto ciò fu nascosto e reso possibile solo attraverso la propaganda, venne infatti instaurato il culto per il leader che entrava a contatto con la folla attraverso principalmente i discorsi. Parallelamente avveniva l'indottrinamento degli studenti ma anche ondate repressive, si pensa infatti che dal 1935 al 1938 si organizzarono le grandi epurazioni o purghe, dove vecchi dirigenti bolscevichi, soldati ma anche membri del comitato centrale del primo congresso vennero accusati di complotto e giustiziati o portati nei gulag. I gulag erano dei veri e propri lager che ospitavano principalmente prigionieri politici che lavoravano in condizioni disumane per disboscare o estrarre minerali al freddo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le fasi principali del processo di industrializzazione forzata avviato da Stalin?
- Come vennero organizzate le terre agricole durante il regime di Stalin?
- Quali furono le conseguenze delle purghe organizzate tra il 1935 e il 1938?
Il processo di industrializzazione forzata si divise in due fasi principali: il primo piano quinquennale, che si concentrò sull'aumento della produzione di materie prime e sull'industria pesante, e il secondo piano quinquennale, che portò a un aumento del 121% della produzione industriale.
Le terre agricole furono organizzate in Kolchozy, dove i contadini usavano collettivamente la terra dello stato, e in Sovchozy, aziende statali dove i contadini erano dipendenti dello stato, che prelevava una quota fissa di raccolti.
Le purghe portarono all'accusa e alla giustizia di vecchi dirigenti bolscevichi, soldati e membri del comitato centrale, molti dei quali furono giustiziati o inviati nei gulag, dove lavoravano in condizioni disumane.