Concetti Chiave
- Dopo la rivoluzione russa, la Russia sovietica adottò la NEP, un sistema economico misto con controllo statale e proprietà privata per piccole imprese.
- Con l'ascesa di Stalin, la NEP fu abbandonata a favore di piani quinquennali per una rapida industrializzazione, con gravi conseguenze per l'agricoltura.
- Nonostante la crescita industriale, i salari restavano bassi; tuttavia, erano garantiti diritti come lavoro e assistenza sanitaria.
- La repressione politica intensificò sotto Stalin, con purghe contro avversari politici e l'uso dei gulag per il lavoro forzato.
- Stalin instaurò un regime autoritario, controllando polizia e sistema giudiziario per mantenere il potere e eliminare oppositori.
Indice
La nuova politica economica
All'indomani della vittoria della rivoluzione (russa),la nuova Russia sovietica doveva costruire il socialismo,ma aveva soprattutto il problema di sfamare i suoi cittadini.
Al comunismo di guerra, che aveva creato malcontento durante la guerra civile,il governo sostituì un nuovo sistema economico:la Nep,"Nuova politica economica".
Era una forma di economia mista che confermava il controllo dello stato ma manteneva la proprietà privata per le piccole aziende.Nel 1924,alla morte di Lenin,si scatenò una lotta di potere tra Trotskij e Stalin.Quest'ultimo eliminando il suo avversario governò per quasi trent'anni instaurando una dittatura personale.
Il piano quinquennale
Stalin abbandonò l'economia della Nep e promosse un nuovo sistema economico alternativo all'economia capitalistica.Nel 1929 varò il primo piano quinquennale,cioè un programma di sviluppo economico che puntava a una rapida crescita industriale.Cercò le risorse per attuare questo piano nell'economia delle campagne,che fu riorganizzata abolendo la proprietà privata e creando aziende agricole cooperative e aziende agricole statali.I proprietari terrieri che si opposero furono uccisi o deportati in massa nei campi di lavoro(Gulag).
La crescita industriale e i diritti
La produzione industriale nell'Urss decollò e alla fine del secondo piano quinquennale,nel 1937,era seconda al mondo,dopo gli Stati Uniti.Non si ebbero gli stessi strepitosi risultati nell'agricoltura,nell'edilizia,nell'industria dei beni di consumo.Il salario dei cittadini sovietici restava basso,ma erano garantiti loro alcuni diritti:lavoro,abitazione,assistenza sanitaria,pensione e istruzione.
Il regime repressivo di Stalin
Lo sviluppo economico nell'era di Stalin andò di pari passo con la costruzione di un regime poliziesco e di un sistema repressivo.Venne rafforzata la polizia politica,la Ceka,e il sistema giudiziario fu controllato dal partito.A partire dal 1934 Stalin scatenò un'ondata di processi contro membri del partito.In questi anni le "grandi purghe" servirono a Stalin per eliminare tutti i dirigenti bolscevichi della prima ora che potessero pensare a un socialismo diverso da quello staliniano.
Stalin approvò un articolo di legge che legalizzava l'arresto e la condanna senza processo dei cittadini.Bastava poco per finire nei campi di lavoro forzato che vennero chiamati "gulag".Non erano campi di sterminio ma si viveva in condizioni disumane e la morte era un evento frequente.
Domande da interrogazione
- Qual era il principale problema che la nuova Russia sovietica doveva affrontare dopo la rivoluzione?
- Quali cambiamenti economici furono introdotti da Stalin dopo la morte di Lenin?
- Quali furono le conseguenze delle "grandi purghe" durante il regime di Stalin?
Dopo la rivoluzione, la nuova Russia sovietica doveva costruire il socialismo, ma soprattutto affrontare il problema di sfamare i suoi cittadini.
Dopo la morte di Lenin, Stalin abbandonò la Nep e promosse un sistema economico alternativo, varando il primo piano quinquennale per una rapida crescita industriale e riorganizzando l'economia delle campagne.
Le "grandi purghe" servirono a Stalin per eliminare i dirigenti bolscevichi che potevano opporsi al suo socialismo, rafforzando il regime poliziesco e il sistema repressivo.