Concetti Chiave
- L'ascesa di Stalin al potere avviene nel 1924, dopo la morte di Lenin, segnando un cambiamento significativo nella politica sovietica.
- Stalin promuove l'industrializzazione pesante e abbandona la NEP, causando gravi disagi ai contadini attraverso requisizioni forzate e collettivizzazione.
- Il piano quinquennale di Stalin porta a significativi progressi industriali, ma a un costo umano altissimo, con milioni di morti per fame e repressione.
- La propaganda staliniana demonizza i kulaki, conducendo a deportazioni di massa e alla creazione di kolchoz per il controllo statale sulle risorse agricole.
- Le purghe staliniane portano alla repressione di critici e sospetti, indebolendo gravemente l'Armata Rossa e causando una significativa perdita di vite umane.
Indice
La nascita dell'Unione Sovietica
• 1922: dopo guerra mondiale, guerra civile, epidemie e carestie in Russia sono morte 14 milioni di persone, ma politica ed economia si sono stabilizzate => creata Unione delle Repubbliche Sovietiche (tutte tranne perdite territoriali: Ucraina +Bielorussia= Polonia, Finlandia +Lituania +Lettonia +Estonia= indipendenti)
• 1924 morte di Lenin => occupa il posto Stalin (ex segretario del partito)
• Primo avversario: Lev Trockij che voleva
• esportazione di valori di rivoluzione all’estero vs.
socialismo in un solo Paese di Stalin
• abolizione NEP per sostituirla con incremento dell’industria pesante (molto svantaggioso per i contadini, maggioranza di popolazione
o Oppositori di Stalin a morte con processi assurdi es. autocritica/accusare se stessi! Ma Trockij fuggì all’estero e accusò Stalin di despota (anche se era stato anche lui dittatore comunista!)
Industrializzazione e piano quinquennale
• Industrializzazione per conto di Stalin (ma secondo le idee di Trockij!) per modernizzare lo Stato, visto l’enorme dislivello in campo industriale rispetto alle altre potenze. Per attuarla:
• 1927 riduzione produzione di beni di consumo
• più industria pesante (acciaio, carbone, centrali idroelettriche)
• salari compressi per contenere costi produzione
• potenziati impianti
• 1929 piano quinquennale per pianificare obiettivi nella produzione industriale (in antitesi al liberismo economico): Stato = motore propulsore al centro di economia ma senza proprietà privata (≠ Germania) => risultati eccezionali ammirati dappertutto
Il costo umano dell'industrializzazione
Ma costo umano enorme:
• Sindacati: diventano organizzazioni dello Stato per sorvegliare che non ci fossero problemi alla produzione.
• lavoro notturno e a cottimo (= per quantità di lavoro) incentivati con pagamenti straordinari ma comunque tanti operai sopportavano volontariamente per convinzione di sacrificio necessario per formare la società socialista del futuro.
• Industrializzazione solo a patto che centri industriali fossero riforniti regolarmente con derrate alimentari a basso costo + tanti cereali esportati per ottenere capitali da investire in tecnologie e macchinari (altrimenti inesistenti) => assoluto controllo delle campagne per quanti più cereali possibili
• Cancellata NEP (in crisi da 1927 per contadini agiati con braccianti salariati che non mettevano raccolti sul mercato per i pressi troppo bassi.)
• E soprattutto si torna a requisizioni forzate ma così riduzione drastica di semine per contadini che non producono eccedenze volontariamente => si ricorre a importazione.
=> propaganda staliniana vs. contadini-imprenditori = kulaki “sfruttatori”, parassiti e criminali responsabili dell’arretratezza del Paese: gennaio 1930 ne vengono sterminati, internati e deportati quasi 2 milioni, arrestati da attivisti comunisti, giovani operai-contadini o delinquenti nella speranza di impossessarsi dei beni degli arrestati; gli altri non pericolosi erano costretti nei kolchoz = grandi aziende agricole collettive da cui Stato prelevava grano quando voleva.
Molti rifiutarono questa rivoluzione dall’alto => 2° scontro Stato-contadini come per comunismo di guerra: rivolte, abbattimento di animali per resistenza passiva perché sarebbero stati collettivizzati nei kolchoz e perché servivano per arare, allungando così i tempi di semina da una settimana a un mese =>
1. Deportati nei lager
2. Introdotto sistema di passaporti interni per impossibilitare fughe o assunzioni.
3. 1933 requisizioni di quote fissate di grano nonostante fosse pochissimo, già legge per la difesa della proprietà socialista: vietato raccogliere neanche qualche spiga (e intanto governo esportava milioni di tonnellate di cereali)
• Sterminio per fame: cinque milioni di morti soprattutto in Ucraina e Caucaso => contadini si arresero e collaborarono col Governo
Repressione e purghe staliniane
• Ora Stalin era consapevole che suoi metodi non erano condivisi da tutti => durissima repressione di criticatori, non collaboratori o sospettati =>arrestati, fucilati/in lager in base a articolo cinquantotto del Codice penale sovietico per “reati vs. lo Stato” MA in Gulag = Direzione centrale lager ci finivano anche fedeli a Stalin e Armata rossa per “purghe” di esercito per paura che avesse troppo potere es. Michail Tuchačevskij che era capo di progetto di produzione di carri armati e aeroplani! Risultato: 1939 Armata rossa aveva perso tutti i suoi uomini migliori, era ancora arretrata e i nuovi mezzi erano privi di radio => serissimo problema di coordinamento.
In generale: 1937-38 = 800 000 morti violente = 85% del totale!
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze umane delle politiche di industrializzazione di Stalin?
- Come reagirono i contadini alle politiche agricole di Stalin?
- Qual era la posizione di Stalin rispetto alla NEP e come la sostituì?
- Quali furono le misure adottate da Stalin per mantenere il controllo sulle campagne?
- Quali furono le conseguenze delle purghe staliniane sull'Armata Rossa?
Le politiche di industrializzazione di Stalin portarono a un enorme costo umano, con sindacati trasformati in strumenti di controllo statale, lavoro notturno e a cottimo incentivato, e requisizioni forzate che causarono carestie e la morte di milioni di persone, specialmente in Ucraina e Caucaso.
I contadini resistettero alle politiche agricole di Stalin, che includevano requisizioni forzate e collettivizzazione, attraverso rivolte e abbattimento di animali, ma alla fine furono costretti a collaborare a causa della repressione e della fame.
Stalin abolì la NEP per sostituirla con un incremento dell'industria pesante, ritenendo che fosse necessario per modernizzare lo Stato e superare il dislivello industriale rispetto ad altre potenze, nonostante fosse svantaggioso per i contadini.
Stalin mantenne il controllo sulle campagne attraverso requisizioni forzate, propaganda contro i kulaki, deportazioni nei lager, e l'introduzione di un sistema di passaporti interni per impedire fughe o assunzioni.
Le purghe staliniane portarono alla perdita dei migliori uomini dell'Armata Rossa, lasciandola arretrata e con seri problemi di coordinamento, poiché i nuovi mezzi erano privi di radio, compromettendo la sua efficacia.