Concetti Chiave
- Lenin's return from Swiss exile in 1917 marked a pivotal shift, advocating revolutionary insurrection through the April Theses, emphasizing withdrawal from war and establishing soviet governance.
- Despite internal Bolshevik opposition, Lenin centralized party strategy, refusing collaboration with the provisional government, leading to a successful insurrection in October 1917.
- The Bolshevik government faced international isolation and civil unrest, leading to the implementation of War Communism, which included severe economic and political measures.
- Lenin introduced the NEP in 1921 to address economic challenges, partially restoring trade freedom and encouraging collaboration between proletariat and small landowners.
- The USSR was established in 1922 with a centralized power structure, and international recognition grew as Stalin's approach to socialism in one country prevailed over Trotsky's global revolution theory.
Indice
- Il ritorno di Lenin
- Le tesi di aprile
- La strategia bolscevica
- Il governo provvisorio
- L'insurrezione di ottobre
- Il nuovo governo
- I decreti di emergenza
- La pace di Brest-Litovsk
- La guerra civile
- Il comunismo di guerra
- La NEP e il socialismo
- Il centralismo democratico
- La nascita dell'URSS
- Il Comintern e il dibattito
Il ritorno di Lenin
Quando Lenin tornò dall’esilio svizzero ci fu un’importante svolta, in quanto nell’aprile 1917 pubblicò le cosiddette Tesi di aprile, attraverso le quali proponeva un’insurrezione rivoluzionaria.
Le tesi di aprile
I punti fondamentali erano:
- uscita dalla guerra
- nessuna collaborazione con il governo provvisorio
- insurrezione reazionaria —> con l’instaurazione del governo dei soviet
- nazionalizzazione delle terre, industrie e banche
Tutto ciò generò scalpore anche tra gli stessi leader del partito bolscevico,
(Kamanev e Stalin) che ritenevano occorresse aspettare l’affermarsi di una democrazia borghese prima di attuare una rivoluzione.
La strategia bolscevica
=> nonostante ciò Lenin riuscì a conferire al partito bolscevico una strategia politica ben definita e una struttura centralizzata, che era in grado di estendere il controllo sui soviet.
Il governo provvisorio
In seguito nel maggio del 1917 sei ministri socialisti entrano a far parte del governo provvisorio, mai bolscevichi si rifiutarono di collaborare e perciò diventarono clandestini.
=> alla fine di luglio si istituì un nuovo governo che vedeva a capo Kerenskij, ma risultò debole.
A fine agosto ci fu un tentativo di colpo di Stato da parte dei soldati fedeli allo zar, ma fu represso dai bolscevichi, che i questo modo aumentarono il loro prestigio, e prendendo il controllo dei soviet delle principali città russe (Pietrogrado e Mosca).
=> il governo quindi non riusciva più a controllare il Paese.
L'insurrezione di ottobre
Lenin era convinto che fosse possibile attuare una rivoluzione, e così ottenne dal comitato centrale del partito bolscevico l’approvazione, e così l’insurrezione scoppiò nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 1917.
=> le guardie rosse (milizia bolscevica) occuparono il Palazzo d’inverno, ovvero la sede del governo, e perciò Kerenskij fu costretto a fuggire, e Lenin formò un governo reazionario.
Il nuovo governo
Lenin però non ebbe l’appoggio dei menscevichi e dei socialrivoluzionari, e inoltre la Russia rimase isolata in quanto le potenze europee non riconoscevano il nuovo governo.
=> il potere esecutivo però venne assunto dal Consiglio dei commissari del popolo:
- Lenin —> a capo
- Trortzkij —> commissario degli Esteri
- Stalin —> commissario per la Nazionalità
Infine il partito bolscevico cambiò il nome in Partito comunista Panrusso.
I decreti di emergenza
In tutto ciò però il gruppo dirigente comunista cercò di creare il primo stato socialista, ma lo attuò in Paese arretrato con un proletariati industriale poco numeroso, e perciò era molto differente dal progetto iniziale di Marx che invece vedeva una società fortemente industrializzata.
Inoltre tra ottobre e dicembre del 1917 il governo emanò vari decreti di emergenza, che
ponevano le basi per una rivoluzione sociale e per risolvere la situazione interna ed estera:
- riforma socialista sistemi economici —> collettività delle terre
- fabbriche collettivizzate —> affidate ai soviet
- grandi stabili abitativi requisiti
- banche e fabbriche nazionalizzate
- oro dei privati confiscato
- pagamento interessi azionario soppresso
- giornata lavorativa di 8 ore
- libera scelta di adesione alla futura confederazione sovietica
- separazione Stato e Chiesa
- parità dei sessi
- introduzione divorzio
- adozione calendario gregoriano
- ceka —> polizia politica segreta istituita da Lenin
In seguito ci furono le elezioni per l’Assemblea costituente alle quali parteciparono tutti i nuovi partiti, ma con grande sorpresa non vinsero i bolscevichi, che ottennero consensi solo nelle grandi città e nell’esercito, ma non nelle campagne.
=> ma nel gennaio 1918 Lenin attuò un colpo di Stato e dichiarò che l’Assemblea rappresentava la volontà della borghesia, e perciò impose il governo dei “Commissari del popolo”, creando una Repubblica dei soviet, che a suo dire era l’unico organismo in grado di reprimere gli interessi di classe e di attuare una democrazia completa.
In questo modo i bolscevichi rimasero l’unico partito esistente.
La pace di Brest-Litovsk
Nel gennaio 1918 la Russia firmò con la Germania la pace di Brest - Litovsk, con la quale dovette accettare di perdere molti territori:
- Polonia
- Estonia
- Lituania
- Lettonia
- Ucraina
La guerra civile
Inoltre tra il 1918 e il 1920 scoppiò una guerra civile tra armate rosse (bolscevichi) e armate bianche (conservatori, liberali, menscevichi e socialrivoluzionari) che godevano dell’appoggio delle potenze occidentali che temevano l’espandersi della rivoluzione:
- Inghilterra —> inviò flotte ai porti di Murmansk e Arcangelo
- Giappone —> occupò Vladivostok
- Repubblica cieca e Polonia —> combatterono al fianco degli oppositori
Il 16 luglio 1918 vennero uccisi lo Zar Nicola II e la sua famiglia a Ekaterinburg, probabilmente fu opera del soviet locale.
=> inoltre in questo periodo le truppe bolsceviche arretrarono di molto, e infatti avevano il controllo solamente di:
- Mosca
- Pietrogrado
- Russia centrale
In seguito però l’esercito bolscevico venne riorganizzato nel 1920 da Trotzkij e con un’offensiva riuscirono a riconquistare i territori di Don e della Russia orientale.
=> infine con una controffensiva respinse le armate polacche che erano avanzate fino a Kiev.
In tutto la guerra civile era durata tre anni e aveva visto milioni di morti aggiunti a quelli della prima guerra mondiale, perciò fu disastroso per la Russia.
=> in questo modo inoltre venne riaffermato maggiormente il controllo del Partito comunista.
Il comunismo di guerra
Il governo rivoluzionario dovette far fronte a svariate problematiche:
- opposizione piccoli proprietari terrieri —> si opponevano alla nazionalizzazione delle terre
- opposizione grandi proprietari terrieri —> con il governo precedente avevano un’importanza
- crisi economica —> aggravata dalla guerra civile
Per far fronte a tutto ciò venne attuato il Comunismo di guerra (1918 - 1921), ovvero dei provvedimenti eccezionali, quali:
- limitazione discussione politica
- riduzione libertà civile e politica —> il diritto di sciopero fu sospeso
- controllo statale —> sull’economia e sulla produzione industriale
- confisca grano e prodotti agricoli(contadini)
- razionamento alimenti
- aumento ore lavorative
Tutto ciò portò al superamento delle difficoltà, ma peggio notevolmente le condizioni di vita, inoltre la produzione agricola era insufficiente, e nacque il mercato nero.
=> i contadini cercavano di opporsi a cadere il grano allo Stato per venderlo nel mercato nero.
La NEP e il socialismo
Tutto ciò ovviamente portò a varie protese, e nel 1921 vide coinvolta la base navale di Kronstadt, perciò Lenin cercò di portare la Russia a uno sviluppo per poter attuare il socialismo, e così nello stesso anno applicò la NEP (nuova politica economica), che rimosse i provvedimenti eccezionali, e riportò in parte la libertà di commercio:
- contadini —> consegnavano solo in parte i prodotti allo Stato
- proprietà privata aziende —> solo aventi meno di 20 dipendenti
- economia pianificata dallo Stato
- continua la collettivizzazione delle terre
Lenin quindi sostenne che per poter attuare il socialismo in futuro occorre un accordo tra il proletariato e i piccoli proprietari terrieri, in modo tale da rendere maggiormente efficace il sistema di distribuzione e di produzione.
Il centralismo democratico
In realtà non venne raggiunto uno Stato socialista, ma un regime monopartitico in quanto erano stati soppressi tutti i partiti, fatta eccezione di quello comunista.
=> il partito comunista inoltre aveva una struttura centralizzata, che vedeva al vertice il Comitato centrale, e l’ufficio politico Politburo, che decideva la linea politica.
Inoltre la base poteva solo approvare le decisioni, e tale sistema viene chiamato
"Centralismo democratico”.
Questa organizzazione del partito si affiancò a quella dello Stato, infatti le istituzioni del partito si sovrapposero a quelle pubbliche, e i inoltre i soviet, sindacati e le cooperazioni agricole erano controllate dal partito tramite i commissari del popolo.
La nascita dell'URSS
Nel 1922 nacque l’URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche), che aveva una struttura federale, ma in realtà aveva una struttura piramidale, che vedeva i poteri nelle mani del Consiglio dei commissari del popolo, e al vertice supremo invece risiedeva il Politburo.
Il Comintern e il dibattito
Nel 1919 invece era nato il Comintern (Internazionale comunista) che coordinava tutti i partiti comunisti che si ispiravano al modello sovietico.
=> il Comintern indicava quindi il modello sovietico come unico modello di socialismo reale, e
condannò ogni forma di socialdemocrazia, rompendo i rapporti con i pesi socialdemocratici.
Infine ci fu un dibattito interno al partito sulla questione internazionale:
Trotskij —> credeva che un unico Paese socialista non poteva sopravvivere, ed era necessario “esportare” la rivoluzione nel resto del mondo
Stalin—> la maggioranza sosteneva occorresse instaurare normali rapporti con il mondo capitalista, e rinforzare la propria rivoluzione.
=> vinse questa teoria, e vari Stati iniziarono a riconoscere l’URSS:
- Germania (1922) —> trattato di Rapallo
- Italia(1924 - 1925)
- Gran Bretagna
- Cina
- Giappone
- Stati Uniti (1933)
Domande da interrogazione
- Quali furono i punti fondamentali delle Tesi di aprile di Lenin?
- Come reagirono i bolscevichi al tentativo di colpo di Stato ad agosto 1917?
- Quali furono le conseguenze della pace di Brest-Litovsk per la Russia?
- Quali misure furono adottate durante il Comunismo di guerra?
- Qual era la visione di Trotskij riguardo alla rivoluzione socialista?
Le Tesi di aprile di Lenin proponevano l'uscita dalla guerra, nessuna collaborazione con il governo provvisorio, un'insurrezione reazionaria con l'instaurazione del governo dei soviet, e la nazionalizzazione delle terre, industrie e banche.
I bolscevichi repressero il tentativo di colpo di Stato da parte dei soldati fedeli allo zar, aumentando il loro prestigio e prendendo il controllo dei soviet delle principali città russe.
La pace di Brest-Litovsk comportò per la Russia la perdita di molti territori, tra cui Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia e Ucraina.
Durante il Comunismo di guerra furono adottate misure come la limitazione della discussione politica, la riduzione delle libertà civili e politiche, il controllo statale sull'economia, la confisca di grano e prodotti agricoli, e il razionamento degli alimenti.
Trotskij credeva che un unico Paese socialista non potesse sopravvivere e che fosse necessario "esportare" la rivoluzione nel resto del mondo.