Paolo.Ferrara
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maturità orale verga
L’esame di Stato è ufficialmente iniziato e gli studenti al quinto anno stanno incominciato a tornare a scuola per sostenere l’unica prova prevista, il colloquio orale in presenza. A differenza delle scorse maturità, infatti, quest’anno non ci saranno prove scritte ma un maxi orale articolato in diversi momenti. Uno di questi, ad esempio, prevede la discussione di un breve testo studiato durante l’ultimo anno nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana. E se ti capitasse un brano di Giovanni Verga? Ecco tutto quello che c’è da sapere per fare bella figura il giorno dell’esame.

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Maturità 2020: discussione di un testo di letteratura italiana

L’attesa è finita: le scuole hanno ufficialmente aperto i battenti anche per i maturandi per questo nuovo e strano esame di Stato. Date le misure per evitare il contagio del coronavirus, quest’anno non ci saranno prove scritte ma un colloquio orale in presenza. Se nel primo momento dell’orale ci sarà la discussione dell’elaborato oggetto della seconda prova, il secondo momento prevede la discussione e l’analisi di un breve testo già oggetto di studio in letteratura italiana durante il quinto anno e già inserito nel documento del consiglio di classe. Tra gli autori più studiati in quinto anno vi è Giovanni Verga, autore di respiro europeo per consapevolezza letteraria e lucidità di visione pur essendo uno scrittore “regionale”. Tutti gli studenti ricordano Giovanni Verga per i suoi personaggi sempre segnati da un destino avverso: sono tutti condannati inesorabilmente alla sconfitta! E tu, quanto ne sai sull’autore? Noi di Skuola.net abbiamo pensato di proporti una guida su come si fa l’analisi del testo e un ripasso generale sull’autore.

Orale maturità 2020: come si fa l’analisi del testo

Durante il secondo momento del colloquio orale ti sarà chiesto di analizzare un brano di letteratura italiana che sicuramente conoscerai già perché presente nel documento di maggio. Per fare l’analisi e il commento di un testo letterario, però, bisogna seguire un metodo ben preciso perché questo processo non è atto solo a comprendere a fondo il testo in ogni sua parte, ma richiede anche conoscenza e approfondimento dei temi presentati ed elaborazione di giudizi critici. Se già conosci il brano e hai fatto la ripasso pre esame, procedi nell’analizzare singolarmente i seguenti punti:

  • Il tempo: l'analisi del tempo concerne il periodo storico in cui si svolge la vicenda, deducibile da precise informazioni fornite dal narratore o individuabile mediante elementi interni al testo.
  • I luoghi: la descrizione dei luoghi, sia interni che esterni, consente al lettore di definire l'ambiente in cui si svolge la vicenda.
  • I personaggi: costituiscono un elemento fondamentale del racconto e si distinguono in base al ruolo svolto nella vicenda.
  • Tecniche narrative: sono costituite dalle scelte linguistiche e stilistiche.
  • Approfondimenti: se conosci l’autore e le tematiche ricorrenti del suo pensiero potresti esporle e trovare analogie e differenze con altre opere.
  • Riflessioni: riflessioni consistono nell'apporto critico personale relativo al brano in esame. Non è sufficiente riportare i propri sentimenti e le emozioni suscitate dal testo, ma occorre sostenerti con opportune argomentazioni.
  • Per approfondire i procedimenti per fare l'analisi del testo:

    Maturità 2020 orale, Giovanni Verga: la vita e le opere principali

    Giovanni Verga nacque nel 1840 a Catania da una famiglia agiata di origini nobiliari e di tradizioni liberali. Intraprese gli studi di Legge ma non li terminò per interessarsi alle vicende storico-politiche del momento – parliamo degli avvenimenti dopo lo sbarco di Giuseppe Garibaldi in Sicilia. A 21 anni, infatti, pubblicò il suo primo romanzo di intonazione storico-romantica, “I carbonari della montagna”, e stanco della vita di provincia si trasferì a Firenze. Qui conobbe Luigi Capuana e Francesco dall’Ongaro che lo introdussero nel mondo dell’alta società. Questo ispirò i suoi romanzi mondani. Scrisse le sue opere maggiori in viaggi tra Italia e Francia e rimpatri nella sua casa a Catania. Nel corso della sua produzione letteraria ha attraversato diverse stagioni narrative cambiando ambienti, tecniche e linguaggi. Con il bozzetto siciliano “Nedda” (1874) ha ufficializzato la sua conversione al Verismo. Ebbe successo anche il suo teatro a Torino nel 1884 con Eleonora Duse nel ruolo della protagonista Santuzza. Si spense proprio in Sicilia nel 1922.

    Ecco alcune delle sue opere principali:

  • Vita dei campi (1879-1891): è una raccolta di otto novelle in cui descrive la vita rude della sua gente di Sicilia. Quello che descrive è un mondo dominato dall’egoismo, dal calcolo e dalla violenza, in cui chi non segue la mentalità del tempo è rifiutato e soppresso. Ciò che impera è, invece, la lotta per la sopravvivenza. Tra le novelle troviamo: Rosso Malpelo, La lupa, Fantasticheria, Cavalleria rusticana e L’amante di Gramigna.
  • I Malavoglia (1881): è il primo romanzo della serie “I Vinti”, rimasta incompiuta. Narra le disavventure di una semplice famiglia di pescatori di Acitrezza che cercano di migliorare la propria situazione economica. Il capofamiglia, padrone ‘Ntoni, compra a credito un carico di lupini da rivendere ma la barca della famiglia, la Provvidenza, naufraga causando la perdita dei lupini e la morte del figlio, Bastianazzo. Da questo momento la sfortuna si accanisce contro i Malavoglia e le sventure non smettono di indebolire la famiglia. Come spiega lo stesso Verga nella novella “Fantasticheria” nella condizione umana vige l’”ideale dell’ostrica”: l’uomo è felice solo nella “rassegnazione coraggiosa” che lo tiene attaccato tenacemente allo scoglio sul quale la fortuna lo ha lasciato cadere.
  • Mastro Don Gesualdo: questo secondo e ultimo romanzo del ciclo “I Vinti” racconta la storia di Mastro Gesualdo che con sforzo e sacrificio riesce a diventare ricco e ad innalzarsi socialmente. Dall’infelice matrimonio con la nobile Bianca Trao, però, nasce Isabella (che non è figlia sua) che si mostra ostile al padre. Mastro Don Gesualdo muore di cancro abbandonato a se stesso tra l’indifferenza generale.
  • Maturità 2020 orale, Giovanni Verga le idee e le tematiche

    L’autore si oppone alla fiducia nel progresso positivista e crede che gli uomini siano costretti a sottostare ad una legge naturale universale che porta i vincitori di oggi ad essere i vinti di domani. Inoltre, contrariamente a quanto affermava il suo principale modello, Zola, e gli altri naturalisti francesi, secondo Verga l’arte non è in grado di intervenire per cambiare la società e non può risolverne i problemi. L’unico valore che sostiene è quello della famiglia: se gli uomini si allontanano dal proprio ambiente e dalle proprie tradizioni sono destinati a perdersi e a fallire.

    Per approfondire la poetica e le opere di Giovanni Verga:

    Esempi di analisi del testo di brani di Giovanni Verga

    Ecco alcuni esempi di testi famosi tratti dalle opere di Giovanni Verga analizzati dalla nostra community:
    Data pubblicazione 17 Giugno 2020, Ore 15:30
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