sabri2399
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Concetti Chiave

  • "La roba" di Giovanni Verga racconta la vita di Mazzarò, un uomo che accumula immense ricchezze a scapito delle relazioni personali, vivendo poi nella solitudine.
  • Mazzarò è il simbolo del contadino dell'Ottocento che passa dal servilismo all'oppressione, incarnando la trasformazione sociale da latifondo a borghesia senza riflessioni etiche.
  • Il narratore esterno utilizza un linguaggio semplice e popolare, ricco di proverbi e riferimenti agricoli, per raccontare la storia in modo oggettivo e distaccato.
  • La novella enfatizza il tema del possesso e della sua futilità di fronte alla morte, poiché Mazzarò si rende conto che la ricchezza accumulata non ha alcun valore duraturo.
  • Verga utilizza tecniche narrative per far immedesimare il lettore nella storia e nei personaggi, evidenziando il destino avverso che attende ogni uomo.
In questo appunto di letteratura italiana viene riportata una sintesi e un’analisi della novella La roba, scritta da Giovanni Verga e inserita nella raccolta “Novelle Rusticane” del 1883.
Analisi della Novella 'La roba' di Giovanni Verga e il suo Protagonista articolo

Indice

  1. Giovanni Verga: sintesi e analisi de La roba
  2. I personaggi della novella
  3. Temi e linguaggio e stile

Giovanni Verga: sintesi e analisi de La roba

Nella novella “La roba”, il protagonista è Mazzarò, un uomo ricco, che ha ottenuto la sua immensa ricchezza lavorando duramente per tutta la vita.

Mazzarò è descritto come un uomo tirchio e avaro che possiede moltissimi terreni rubati al suo signore durante il suo lavoro come contadino. E come con i terreni, nel corso della sua vita ha collezionato talmente tanta “roba” che è arrivato persino ad allontanare familiari e amici, per rifugiarsi nelle proprie cose. Ha vissuto spaventando ogni persona che volesse instaurare qualsiasi tipo di rapporto con lui e ora, ormai vecchio, Mazzarò si rende conto che nonostante la sua ricchezza accumulata nel tempo, la sua vita e la sua anima sono vuote. Il tema della novella è chiaro, Mazzarò è schiavo del piacere del possesso e non riesce a provare altri sentimenti al di fuori di quello. Vive nella solitudine e nella follia: lo stesso nome “Mazza-rò” allude al gesto folle con il quale egli sul finale tenta di distruggere la sua roba, che è stata ragione delle sue giornate ma che ora è ciò che gli ricorda la solitudine e la vuotezza in cui ha vissuto. Il testo è suddiviso in macrosequenze:

  • Descrizione di Mazzarò e della roba: Tutto ciò che viene presentato della campagna smisurata è “roba” che appartiene a Mazzarò. Egli si identifica con i propri possedimenti sui quali aleggia la sua figura;
  • Il modo in cui l’uomo si è impossessato della roba: Mazzarò ha lavorato molto e ha conquistato dei territori sostituendosi al suo signore, nonostante sappia cosa significa stare dall’altra parte, non si è intenerito con coloro che ora comanda;
  • La vecchiaia, i sensi di colpa e rimorsi di Mazzarò: arrivato alla vecchiaia, egli viene colto da gesti di follia e inizia a distruggere con una mazza la propria roba perché si rende conto che non potrà portarla con sé dopo la sua morte, né lasciarla ad alcuno, essendo rimasto solo.
Per ulteriori approfondimenti su Giovanni Verga vedi qui

I personaggi della novella

Mazzarò: protagonista della novella, è un uomo che ha passato la maggior parte della sua vita ad accumulare roba: lavorando quattordici ore al giorno come contadino, e rubando i terreni al suo barone, accumulandoli per poi allargarli a dismisura. Egli rappresenta lo stereotipo del contadino del secondo Ottocento, e rispecchia quella società rurale nella quale si passò dal latifondo degli aristocratici alla nuova borghesia. Tutto ciò avviene, secondo Verga, senza un’accurata riflessione sulle trasformazioni della società: gli oppressi e i poveri diventano loro stessi oppressori spietati. Mazzarò stesso rappresenta l’esito più crudele dell’ambiente che lo circonda: fa lo strozzino, controlla i mieititori usando la frusta. Egli, seppur ricco e intelligente, è anche molto avido, ad esempio si nutre di solo pane e cipolla, giustificandosi con il fatto che il costo per altro cibo è altissimo. Mazzarò è descritto come un uomo che ha solo un po' di grasso sulla pancia. L’avaro protagonista, una volta invecchiato, si rende conto che la roba che ha accumulato per tutta la sua vita non conta nulla, anzi una volta morto questa sarebbe scomparsa.
Per ulteriori approfondimenti sulle “Novelle rusticane” vedi qui
Analisi della Novella 'La roba' di Giovanni Verga e il suo Protagonista articolo

Temi e linguaggio e stile

Nella novella “La roba” il narratore è esterno, dunque i fatti sono narrati in terza persona. La voce narrante riporta le parole dei personaggi e le emozioni attraverso il discorso indiretto e in modo oggettivo. I fatti vengono riportati in maniera impersonale senza alcun commento o giudizio dell’autore.
Lo stile del linguaggio è semplice, quasi fiabesco, facile da comprendere e popolare, con alcuni proverbi o modi di dire o, ancora, riferimenti ad animali, usati nel lavoro agricolo, ne riportiamo un esempio dell’inizio:
“Il viandante che andava lungo il Biviere di Lentini, steso là come un pezzo di mare morto, e le stoppie riarse della Piana di Catania, e gli aranci sempre verdi di Francofonte, e i sugheri grigi di Resecone, e i pascoli deserti di Passaneto e di Passanitello, se domandava, per ingannare la noia della lunga strada polverosa, sotto il cielo fosco dal caldo, nell’ora in cui i campanelli della lettiga suonano tristamente nell’immensa campagna, e i muli lasciano ciondolare il capo e la coda, e il lettighiere canta la sua canzone malinconica per non lasciarsi vincere dal sonno della malaria: – Qui di chi è? – sentiva rispondersi: – Di Mazzarò. – E passando vicino a una fattoria grande quanto un paese, coi magazzini che sembravano chiese, e le galline a stormi accoccolate all’ombra del pozzo, e le donne che si mettevano la mano sugli occhi per vedere chi passava: – E qui? – Di Mazzarò. – E cammina e cammina, mentre la malaria vi pesava sugli occhi, e vi scuoteva all’improvviso l’abbaiare di un cane, passando per una vigna che non finiva più, e si allargava sul colle e sul piano, immobile, come gli pesasse addosso la polvere, e il guardiano sdraiato bocconi sullo schioppo , accanto al vallone, levava il capo sonnacchioso, e apriva un occhio per vedere chi fosse: – Di Mazzarò. –”
Tutte queste tecniche sono utilizzate dall’autore per fare comprendere meglio i personaggi e permettere al lettore di immedesimarsi nella storia. Il tema dominante della novella è il destino, o fato, avverso all’uomo; in qualsiasi modo l’uomo scelga di vivere la propria esistenza, prima o poi arriverà la morte, e tutti i beni terreni accumulati, come nel caso di Mazzarò, spariranno.
Per ulteriori approfondimenti sullo stile di Verga vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della novella "La roba" di Giovanni Verga?
  2. Il tema principale è il possesso e la solitudine. Mazzarò, il protagonista, è schiavo del piacere del possesso e vive una vita vuota e solitaria, accumulando ricchezze che alla fine non possono dargli alcuna soddisfazione duratura.

  3. Chi è Mazzarò e come ha ottenuto la sua ricchezza?
  4. Mazzarò è il protagonista della novella, un uomo ricco che ha accumulato la sua fortuna lavorando duramente come contadino e appropriandosi dei terreni del suo signore. È descritto come avaro e tirchio, rappresentando lo stereotipo del contadino del secondo Ottocento.

  5. Come viene descritto lo stile narrativo della novella "La roba"?
  6. Lo stile narrativo è semplice e quasi fiabesco, con un narratore esterno che riporta i fatti in terza persona in modo oggettivo e impersonale, senza commenti o giudizi dell'autore. Utilizza discorso indiretto e riferimenti popolari per coinvolgere il lettore.

  7. Quali sono le conseguenze della vita di Mazzarò secondo la novella?
  8. Alla fine della sua vita, Mazzarò si rende conto che la sua ricchezza non ha valore e che la sua esistenza è stata vuota. In preda alla follia, tenta di distruggere la sua "roba", simbolo della sua solitudine e dei suoi rimorsi.

  9. Qual è il significato del nome "Mazzarò" nella novella?
  10. Il nome "Mazzarò" allude al gesto folle con cui il protagonista cerca di distruggere la sua "roba" alla fine della sua vita, rappresentando la sua lotta interiore e la consapevolezza della sua solitudine e vuotezza.

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