Eugeniapiras01
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Concetti Chiave

  • La prosa in volgare si afferma nel Duecento, soprattutto in Toscana, per soddisfare i bisogni del ceto borghese e facilitare la comprensione al popolo.
  • Le origini della narrativa italiana includono traduzioni dal francese e dal latino di opere antiche e romanzi bretoni, favorendo lo sviluppo della novella.
  • Marco Polo, mercante e viaggiatore veneziano, documentò nel Milione il suo viaggio in Oriente, fornendo preziose informazioni geografiche e culturali.
  • Il Milione, scritto in carcere con Rustichello da Pisa, mescola cronaca, trattato geografico e racconto di avventure, utilizzando il francese come lingua.
  • Il resoconto di Marco Polo ispirò generazioni di viaggiatori e contribuì alla cartografia occidentale, nonostante includa dettagli inventati o poco precisi.
Questo appunto di italiano per le scuole riassume le caratteristiche della prosa del Duecento, con uno spaccato su Marco Polo e sul suo famoso romanzo, Il milione.
Prosa nel Duecento - Il milione di Marco Polo articolo

Indice

  1. L’affermarsi della prosa nel Duecento
  2. Marco Polo - Biografia
  3. Marco Polo e Il milione

L’affermarsi della prosa nel Duecento

La poesia in volgare nasce e si sviluppa prima della prosa in volgare, a causa dell’egemonia del latino. Nella seconda metà del Duecento la civiltà comunale perviene alla sua acme ed è allora che la prosa si diffonde vieppiù a causa dei bisogni del nuovo ceto della borghesia.

La prosa in volgare si affermò soprattutto in Toscana, un territorio dove il latino era meno marcato e si iniziava già a scrivere in lingua volgare per essere più comprensibili per il volgo, ossia il popolo.
La storiografiamedievale trattava prevalentemente di argomenti religiosi, come la storia diAdamo ed Eva, senza fare distinzione netta tra ciò che è religione e ciò che è realtà. Nel corso del Duecento iniziano ad affermarsi le cronache inventate o interessate all’attualità e alle vicende politiche delle città comunali.
Alle origini della narrativa italiana troviamo i volgarizzamenti dal francese e dal latino di storie antiche (Iliade, Odissea) e dei romanzi francesi di materia bretone (i cavalieri della tavola rotonda).
Per quanto riguarda la novellistica nel Medioevo gli studiosi distinguevano tre vari tipi di narrazione:

  • La narrazione aperta: a cui corrisponde il racconto di cose realmente accadute, cioè la storia;
  • La narrazione verosimile o credibile: a cui corrisponde una vicenda plausibile;
  • La narrazione breve: a cui corrisponde una vicenda inventata, vale a dire la fabula (la fiaba).

La novella deriva dalla narrazione breve, cioè dalla fabula. In Italia ebbero una notevole importanza gli exempla, che narravano episodi a scopo educativo. Erano narrazioni brevi tratte da opere dell’antichità latina o dai racconti dei Padri della Chiesa, e servivano a dimostrare come certi fatti di personaggi importanti potevano essere presi come un modello di comportamento. A poco a poco, il sensus (il significato morale dell’exempla) si trasforma in senso laico e artistico dando vita alla novella, così come la conosciamo oggi. Del Novellino, con cui ha inizio la storia della novellistica italiana, è incerto tuttora quasi tutto: non si conosce il nome dell’autore o se è stata una composizione a più mani, ossia di vari autori contemporaneamente; non è possibile accertare con sicurezza l’ordine, la struttura e il numero originario delle novelle; neppure il titolo è certo. Il Novellino è un’opera di intrattenimento, un tipo di scritta creata principalmente per divertire e non solo per istruire; ha uno scopo sociale e non religioso.

Marco Polo - Biografia

Marco Polo nacque a Venezia il 15 settembre del 1254 e morì sempre a Venezia l'8 gennaio del 1324. Marco Polo è comunemente fu un mercante, viaggiatore e ambasciatore.
Gli appunti dei suoi viaggi in Estremo Oriente è stata raccolta nel romanzo Il Milione, considerato anche come un'enciclopedia geografica, un connubio di tutte le conoscenze apprese durante il viaggio Venezia-Cina riguardo Asia e l'Europa, nel XIII secolo.
La famiglia Polo apparteneva al patriziato veneziano. Poiché dunque i membri di tale famiglia erano mercanti della Repubblica veneziana si recavano in Oriente principalmente lungo la Via della seta.
Marco Polo,nel suo periodo di permenenza in Cina, giunse a divenire il consigliere e l' ambasciatore del Gran Khan Kubilai e riuscì a rimpinguare le sue finanze. Pertnato, quando tornò a Venezie nel 1295 investì tale denaro nell'impresa di famiglia. Tra il 1296 e il 1299, fu fatto prigioniero dai genovesi e rinchiuso in prigione. Fu proprio nel carcere a Genova che, con l'aiuto di un prigioniero come lui, un certo Rustichello da Pisa, Marco Polo si fece aiutare a comporre le memorie del suo viaggio, raccolte nel libro Il Milione e scritte in lingua franco-veneta, con il titolo Divisiment dou monde.
Ormai ricco e famoso, Marco Polo sposò Donata Badoer, dalla quale ebbe tre figlie: Moretta, Bellela, Fantina.[3] Morì nel 1324 e le sue spoglie vennero sepolte nella chiesa di San Lorenzo a Venezia.
La fama di Marco Polo si deve proprio a questo suo resoconto di viaggi, poiché non fu il primo e neanche l'ultimo ad aver compiuto il viaggio per raggiungere la Cina; egli fu però il primo a redigerne un dettagliato resoconto, che fu di ispirazione per le successive generazioni di viaggiatori europei, e fornì materiali e documentazioni geografiche molto utili alla cartografia occidentale, collaborando alla creazione del primo mappamondo.
Prosa nel Duecento - Il milione di Marco Polo articolo

Marco Polo e Il milione

Il Milione

viene generalmente classificato come un tipo di romanzo/novella che si trova nella confluenza di generi letterari diversi: è una cronaca, ma è anche un trattato scientifico di geografia. Può essere inteso oggi come un romanzo di avventure, ma è anche un manuale di mercatura.
Il milione è il resoconto del viaggio in Oriente di Marco Polo, nato a Venezia nel 1254 e morto nel 1324. Il viaggio si svolse tra gli anni 1271 e 1295: quando Marco partì, accompagnato dal padre Niccolò e lo zio Matteo, aveva 17 anni, quando tornò, 24 anni dopo, ne aveva 41. Il padre e lo zio, nel 1271, erano tornati da appena due anni da un precedente viaggio in Oriente. Attraversata l’Armenia e la Persia, i Polo si diressero a nord e attraverso l’Afghanistan raggiunsero la Mongolia e poi la Cina. Qui vennero ben accolti dal Gran Khan, che affidò a Marco incarichi di ambasceria in molte regioni del suo immenso impero. Il viaggio di ritorno, cominciato nel 1291, durò quattro anni e avvenne prevalentemente via mare.
Tre anni dopo il ritorno, Marco Polo, fatto prigioniero dai genovesi, nella battaglia di Curzola, fu rinchiuso in prigione a Genova. Nello stesso carcere era prigioniero Rustichello da Pisa, un autore di romanzi cavallereschi catturato quattro anni prima di Marco. Dalla collaborazione tra i due, nacque Il Milione, nel 1298. Marco poté utilizzare diversi suoi appunti di viaggio, ma la scrittura fu quella di Rustichello, che utilizzò il francese molto praticato e diffuso a Venezia.
Il titolo deriva dal soprannome di Emilione, attribuito alla famiglia Polo, che derivava dal nome di un loro antenato. L’opera, dopo un primo capitolo di esordio e un prologo che fornisce una serie di informazioni autobiografiche, si sviluppa per oltre duecento capitoli che narrano il viaggio Venezia-Pechino e ritorno. Il racconto è narrato in dal narratore, che presenta Marco Polo attraverso l'artificio della terza persona; spesso però si ritrova l'uso del "noi" per indicare entrambi gli autori. Nel romanzo, tutti gli eventi narrati sono fatti accaduti realmente, ma capita spesso di imbattersi in resoconti di storie che il protagonista ha ascoltato da altri durante il suo viaggio, infatti è probabile trovare dettagli inventati o poco precisi.
Per ulteriori approfondimenti du Marco Polo vedi anche qua.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali della prosa del Duecento?
  2. La prosa del Duecento si afferma grazie alla civiltà comunale e ai bisogni della borghesia, diffondendosi soprattutto in Toscana. Si distingue per la narrazione di cronache inventate e attualità, con influenze da volgarizzamenti di storie antiche e romanzi francesi.

  3. Chi era Marco Polo e quale fu il suo contributo principale?
  4. Marco Polo era un mercante e viaggiatore veneziano, noto per il suo resoconto di viaggi in Oriente raccolto nel libro "Il Milione", che fornì dettagliate documentazioni geografiche e ispirò generazioni di viaggiatori europei.

  5. Come è nato "Il Milione" e quale lingua è stata utilizzata per la sua scrittura?
  6. "Il Milione" è nato dalla collaborazione tra Marco Polo e Rustichello da Pisa durante la prigionia a Genova. Fu scritto in lingua franco-veneta, utilizzando appunti di viaggio di Marco Polo e la scrittura di Rustichello.

  7. Quali generi letterari confluiscono ne "Il Milione"?
  8. "Il Milione" è una confluenza di generi letterari diversi: è una cronaca, un trattato scientifico di geografia, un romanzo di avventure e un manuale di mercatura.

  9. Qual è l'importanza storica de "Il Milione"?
  10. "Il Milione" è importante storicamente perché è il primo dettagliato resoconto di un viaggio in Cina, fornendo materiali utili alla cartografia occidentale e ispirando futuri viaggiatori europei.

Domande e risposte

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