LauraMara
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Concetti Chiave

  • Marco Polo, nato a Venezia nel 1254, intraprende a 17 anni un viaggio significativo verso l'impero mongolo, accompagnato dal padre e dallo zio, che durerà 26 anni.
  • Il Milione, inizialmente intitolato "Libro delle meraviglie", è un'opera che combina romanzo, trattato e cronaca di viaggio, redatta in franco-veneto durante la prigionia di Marco Polo a Genova.
  • L'opera "Il Milione" diventa subito un successo letterario, tradotta in varie lingue e composta da duecentonove capitoli, descrivendo dettagliatamente le meraviglie dell'Oriente.
  • Marco Polo descrive le terre esplorate, come la Persia e la Cina, e le ricchezze del Gran Khan, confrontando gli usi orientali con quelli mediterranei, rendendo il racconto affascinante e dettagliato.
  • Il Milione ha un'importanza culturale significativa, influenzando la geografia e l'antropologia del tempo, e ispirando futuri esploratori come Cristoforo Colombo, anticipando nuove forme di conoscenza nel Medioevo.
Nel 1298 a tre anni dal ritorno dal suo viaggio in Oriente, Marco Polo, mercante e viaggiatore veneziano, viene fatto prigioniero dai genovesi. In quest’occasione detta al suo compagno di cella, Rustichello da Pisa, il racconto del suo viaggio nell’impero mongolo, durato ventisei anni, che è conosciuto al mondo con il nome di “Il Milione”.
Il Milione di Marco Polo: cronaca di un viaggio verso l’Oriente articolo

Indice

  1. Marco Polo, viaggio
  2. Il Milione, nascita e struttura di un successo letterario
  3. I paesaggi e le meraviglie del Gran Khan
  4. L’importanza culturale dell’opera

Marco Polo, viaggio

Nato a Venezia nel 1254, Marco Polo appartiene a una famiglia di mercanti: il padre Nicolò e lo zio Matteo si sono spinti già fino a Pechino, dove hanno trascorso un lungo periodo.

Nel 1271, insieme a Marco, i tre Polo partono per un secondo viaggio verso il Kubilai (l’impero mongolo): il ragazzo ha solo 17 anni quando intraprende il viaggio più importante della sua vita. Dopo il ritorno in patria, nel 1925, Marco Polo viene fatto prigioniero (1298) a Genova dove, aiutato dal compagno di cella Rustichello da Pisa, trascrive in lingua franco-veneta il suo viaggio. L’opera, inizialmente nata con il titolo di “Libro delle meraviglie” si offre al pubblico come un romanzo/trattato/cronaca di viaggio, ed è una testimonianza molto significativa, soprattutto considerando il contesto culturale del Duecento. Divenuta poi “Il Milione”, l’opera è motivata dal desiderio di far conoscere all’Occidente un mondo nuovo, fatti di quelle ricchezze, usi e costumi che caratterizzavano il misterioso Oriente. Nel 1299 Marco Polo ottenuta finalmente e nuovamente la libertà, si sposa con Donata, da cui ha tre figlie. Tornato a Venezia continua a far conoscere la sua opera, fino all’anno in cui muore, nel 1324.
Per ulteriori approfondimenti su Marco Polo vedi qui

Il Milione, nascita e struttura di un successo letterario

Inizialmente nato come “Le livre de Messer M. Polo, citoyen de Venise, appelé Milion, où sont décrites les Merveilles du Monde”, il manoscritto, redatto in un francese colmo di italianismi, diviene poi semplicemente “Il Milione”, dal soprannome della famiglia Polo. Sin da subito l’opera è un grande successo, tanto che viene tradotta in catalano, toscano, francese, veneto e latino.
A comporre il trattato, duecentonove capitoli divisi in un prologo, che racconta le vicende della famiglia Polo e invita il lettore a conoscere un mondo “meraviglioso e diverso”, e l’esposizione ordinata del viaggio intrapreso. Così il mercante veneziano introduce il suo romanzo: “Signori imperadori, re e duci e ttutte altre genti che volete sapere le diverse generazioni delle genti e lle diversità delle regioni del mondo, leggete questo libro dove troverrete tutte le grandissime meraviglie e gran diversitadi delle genti d’Erminia, di Persia e di Tarteria, d’India e di molte altre province. E questo vi onterà il libro ordinatamente siccome messere Marco Polo, davio e nnovile cittadino di Vinegia, le conta in questo libroi e egli medesimo le vide. Ma ancora v’à di quelle cose le quali elli non vide, ma udille da persone degne di fede, e però le cose vedute dirà di veduta e ll’altre per udita, acciò che ‘l nostro libro sia veritieri e sanza niuna menzogna”.
Per ulteriori approfondimenti su “Il Milione” vedi qui

I paesaggi e le meraviglie del Gran Khan

Quando il racconto entra nel vivo, eccoci trasportati da Marco Polo presso il Gran Khan, la corte imperiale del condottiero mongolo Kubilai Khan. Egli ce ne descrive ogni dettaglio, città, fiumi, paesaggi, e la cronaca del viaggio nell’entroterra ci porta dall’Israele, attraverso la Persia, fino all’Afghanistan, da cui l’autore resta affascinato. Dalla regione del Kashmir, verso al Turkmenistan cinese e lungo la famosa via della seta e il deserto di Gobi. E ancora verso la Cina, fino all’oceano. In quanto ambasciatore egli esplora terre, incontra genti, tesse le sue relazioni diplomatiche e si interroga su usi e costumi, confrontandoli con quelli della cultura Mediterranea: “E sì vi dico che tra tutti gli signori del mondo non hanno tanta ricchezza quanta ne ha il Gran Khan solo”.
Nel 1292 i tre viaggiatori ripartiranno via mare verso Venezia fino a tornare in patria nel 1295.
Per ulteriori approfondimenti sull’Impero mongolo vedi qui

Il Milione di Marco Polo: cronaca di un viaggio verso l’Oriente articolo

L’importanza culturale dell’opera

Il Milione è un vero e proprio trattato geografico, antropologico e etnografico, oltre ad essere un appassionante romanzo mercantile che viene accolto con gran clamore dal pubblico dell’epoca. Il carattere innovativo e straordinario dell’opera sta nello stile variegato e disincantato con cui Marco Polo osserva il mondo: lo sguardo con cui guarda l’Oriente è uno sguardo umile, aperto e interessato a comprendere la diversità. Inoltre, le nuove scoperte introducono nella cultura occidentale delle preziose innovazioni come il petrolio, il carbon fossile, la carta moneta, ma anche la conoscenza di culti religiosi e i rituali. Inoltre, i viaggi di Marco Polo saranno molto utili per la compilazione del Mappamondo di Fra Mauro (un planisfero databile 1450 che rappresentava tutte le terre conosciute fino a quell’epoca), e fonte di ispirazione per futuri viaggi, tra cui quello di Cristoforo Colombo (che ebbero come esito la scoperta delle Americhe).
Il Milione assume un alto valore culturale: anticipa il desiderio di nuove forme di sapere e apre ad una conoscenza “moderna”. La sua grandezza cresce se si pensa che un testo così prettamente laico e terreno è stato redatto nel Medioevo.
Per ulteriori approfondimenti sul Medioevo vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico del viaggio di Marco Polo?
  2. Marco Polo, nato a Venezia nel 1254, intraprende il suo viaggio più importante nel 1271, a soli 17 anni, insieme al padre Nicolò e allo zio Matteo, verso l'impero mongolo di Kubilai Khan. Dopo 26 anni, torna a Venezia nel 1295.

  3. Come è nato e si è sviluppato "Il Milione"?
  4. "Il Milione" nasce come "Le livre de Messer M. Polo" e viene scritto in prigione a Genova nel 1298, con l'aiuto di Rustichello da Pisa. Il manoscritto, inizialmente in francese con italianismi, diventa un successo letterario tradotto in diverse lingue.

  5. Quali sono i temi principali trattati ne "Il Milione"?
  6. "Il Milione" è un trattato geografico, antropologico ed etnografico che descrive le meraviglie dell'Oriente, i paesaggi, le città e le culture incontrate da Marco Polo, confrontandole con quelle occidentali.

  7. Qual è l'importanza culturale de "Il Milione"?
  8. "Il Milione" introduce innovazioni come il petrolio e la carta moneta nella cultura occidentale e ispira futuri viaggi, tra cui quello di Cristoforo Colombo. È un'opera laica e moderna per il Medioevo.

  9. Quali territori e culture descrive Marco Polo nel suo viaggio?
  10. Marco Polo descrive territori come Israele, Persia, Afghanistan, Kashmir, Turkmenistan cinese, e Cina, esplorando usi e costumi locali e confrontandoli con quelli mediterranei.

Domande e risposte

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