Anteprima
Vedrai una selezione di 14 pagine su 61
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 1 Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 2
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 6
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 11
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 16
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 21
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 26
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 31
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 36
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 41
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 46
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 51
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 56
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame intermediari finanziari, prof.ssa Federica Ielasi (9 CFU), libro consigliato: "lineamenti di gestione bancaria", Lorenzo Gai. Pag. 61
1 su 61
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CATELANI

Che cos'è il sistema finanziario?

È l'insieme di intermediari, strumenti, mercati finanziari che consentono di far

incontrare i soggetti in surplus con i soggetti in deficit finanziario. I soggetti in

surplus sono i “risparmiatori”, coloro che hanno le risorse; i soggetti in deficit sono

gli “investitori”, coloro che necessitano di risorse.

Queste due categorie di soggetti possono entrare in contatto in due modi: circuito

diretto e circuito indiretto.

Nel circuito diretto il trasferimento di surplus verso i soggetti in deficit avviene

tramite lo scambio di strumenti finanziari che incorporano diritti e doveri.

Quando il livello di rischio dell'emittente è troppo alto (dato che io non posso avere la

certezza della sua solvibilità), il flusso di fondi segue il circuito indiretto. Questo si

basa sulla presenza degli intermediari finanziari, le banche. Le banche si

interpongono al datore di fondi, diventando creditrici del prenditore attraverso un

contratto. La banca diventa allo stesso tempo debitrice del datore di fondi con cui si è

impegnata.

Le operazioni bancarie.

Queste operazioni compiute dalla banca si dividono in operazioni di raccolta

(provvista) e operazioni di impiego. Con le prime raccolgono surplus, mentre con le

seconde effettuano prestiti a soggetti in deficit.

In una visione alquanto scolastica, i soggetti che operano attraverso le banche sono 3:

Stato. Solitamente in deficit di liquidità;

• Imprese. //

• Famiglie. Solitamente in surplus di liquidità.

Oltre ad essere rispettivamente investitori e risparmiatori, questi sono anche

consumatori. Ci si chiede allora quanta parte del reddito aggregato sia utilizzata per

i consumi e quanta invece si trasformi in risparmio (S). Si possono presentare 3

situazioni differenti: sistema in equilibrio, risparmio, deficit. Le banche servono

appunto per trasferire liquidità dai soggetti in surplus ai soggetti in deficit, attraverso

il prestito. Queste sono il fulcro intorno al quale si svolge il circuito indiretto. Come

abbiamo detto infatti, questo nasce a causa del rischio di insolvenza del debitore,

ovvero delle asimmetrie informative tra il datore e il prenditore di fondi, che non

possono altrimenti operare in condizioni di sicurezza. La banca, oltre a ridurre

drasticamente tale rischio, lo sposta su di sé diventando la nuova creditrice del

prenditore di fondi, attraverso l'operazione di impiego. Per essere certa della solvenza

del debitore infatti, la banca compie un istruttoria di fido preliminare, operazione

con cui controlla sia i profili reddituali che quelli patrimoniali del soggetto

richiedente al fine di stabilire la capacità di restituzione del credito concesso (profilo

reddituale) e la solidità finanziaria (profilo patrimoniale).

Per quanto riguarda l'attività bancaria c'è una riserva di legge che abilita le banche a

tale esercizio, l'art.10 del TUB (Testo Unico Bancario) sull'attività bancaria:

1. La raccolta di risparmio tra il pubblico e l'esercizio del credito

costituiscono l'attività bancaria. Essa ha carattere d'impresa.

L'esercizio dell'attività bancaria è riservato alle banche.

2.

3. Le banche esercitano, oltre all'attività bancaria, ogni altra attività

finanziaria, secondo la disciplina propria di ciascuna, nonché attività

connesse o strumentali. Sono salve le riserve di attività previste dalla legge.

Non è quindi l'attività di raccolta nello specifico ad essere distintiva delle banche.

Infatti, il datore di fondi può depositare/investire i suoi capitali anche in altri soggetti

comunque abilitati dalla legge. Per attività bancaria si intende la commistione tra

operazioni di raccolta e operazioni di impiego. Entrambe possono essere a breve

termine (meno di 18 mesi) o a medio­lungo termine (dai 18 ai 60 mesi).

Attività di raccolta.

Le banche stimano degli obiettivi di raccolta, dei budget. I due elementi principali

alla base di queste stime sono la domanda di prestiti prevista (il mercato) e la

dimensione della banca. C'è quindi un rapporto raccolta­impieghi. La banca ha il

potere di influenzare sia la domanda di prestiti che l'offerta di capitali (deposito)

tasso d'interesse.

attraverso vari strumenti finanziari. Uno dei più rilevanti è il Per

esempio, per ridurre la domanda di prestiti basterà alzare i tassi d'interesse, così come

per ridurre l'offerta basterà diminuirli. La banca deve però tenere sempre a mente la

forbice tra i tassi d'interesse, ovvero la differenza tra i tassi attivi e passivi. I tassi

attivi devono sempre essere maggiori di quelli passivi. Inoltre si distinguono 3 tipi di

tassi d'interesse: a tasso variabile, fisso e zero coupon.

Raccolta a breve termine. deposito bancario,

La raccolta a breve termine utilizza come strumento principale il

attraverso il quale la banca raccoglie risorse monetarie presso il pubblico dei

risparmiatori. Tale operazione è regolata dall'art. 1834 c.c. intitolato “depositi di

denaro”. Il deposito bancario si configura come un contratto reale e unilaterale.

Inoltre è un deposito irregolare (quello regolare è disciplinato all'art. 1766 c.c.): in

primo luogo a banca acquista la proprietà della cosa data in deposito e può quindi

disporne (azione che è anzi necessaria alla sopravvivenza della banca stessa), in

secondo luogo è la banca che paga un interesse al depositante per aver concesso tale

somma.

I depositi bancari si dividono in:

Depositi a risparmio. Funzione di investimento del risparmio;

• Depositi a carattere monetario (conto corrente). Funzione di gestione della

• liquidità.

Nei depositi al risparmio i tassi corrisposti al correntista sono più alti. Ciò ha una sua

logica. La banca investe la liquidità data in deposito ricavandone dei ricavi attraverso

i tassi d'interesse attivi, perciò la remunerazione del correntista dovrà essere maggiore

rispetto al conto corrente, in cui la banca si limita a gestire la liquidità senza

aumentare i propri ricavi.

Deposito a risparmio:

Contratto tra banca e cliente mediante il quale la banca si impegna a custodire le

disponibilità del cliente remunerandolo con gli interessi, e a restituire la somma

versata quando questo la richieda. Si parla di deposito a vista, perché la liquidità può

essere ritirata in qualsiasi momento. Si definisce anche deposito irregolare, poiché la

banca è obbligata soltanto a restituire cose della stessa specie e qualità, e non la cosa

depositata (per intendersi, banconote per il valore depositato, ma non esattamente le

stesse banconote date in deposito). La banca acquista la proprietà delle somme

depositate, e secondo la definizione dell'art. 832 del Codice Civile, questa ha il diritto

di disporne liberamente, salvo l'obbligo di restituzione previsto dal contratto.

Libretto di deposito/risparmio: regolato all'art. 1835 c.c. Documento identificativo

del deposito a risparmio. Contiene le annotazioni di tutti i prelevamenti e i versamenti

eseguiti sul deposito. Il soggetto che vuole eseguire un'operazione presso la banca, o

una sua filiale se convenuto esplicitamente nel contratto, deve avere con sé il libretto.

Si divide in due tipi:

Nominativo. Intestato ad un soggetto, persona fisica o giuridica, che diviene

• l'unico in grado di compiere operazioni. È fatta salva la possibilità di delega;

Al portatore. Non è intestato e chiunque può compiere operazioni. È quindi un

• titolo di credito, o titolo al portatore.

Il libretto al portatore è alquanto comodo. Erano nati però alcuni problemi relativi al

riciclaggio di proventi illeciti che sono stati in parte risolti dalla normativa

antiriciclaggio del 1991 attraverso alcuni limiti. Prima di tutto la banca doveva

sempre e comunque identificare il portatore, e poi venne introdotto un limite al saldo

di deposito. Ad oggi è di 1000 euro.

I depositi si distinguono anche in:

Liberi. Il cliente può ritirare il deposito in qualsiasi momento. Le valute

• applicate alle somme depositate e prelevate corrispondono alla data

dell'operazione. Ne abbiamo parlato fino ad ora;

Vincolati. Si tratta di un vincolo di tempo in cui il cliente non può ritirare il

• deposito o fare prelievi, solitamente nel breve periodo. Comporta dei tassi

d'interesse superiori a quello libero. Può essere a scadenza determinata o

indeterminata con preavviso: nel primo caso, ove la somma non venga

prelevata alla scadenza o nei 15 giorni successivi, il deposito viene rinnovato

con il medesimo vincolo temporale; nel secondo caso, se non viene ritirata alla

scadenza fissata con il preavviso o entro 15 giorni, il preavviso dato perde

efficacia.

Certificato di deposito: titolo rappresentativo di un deposito vincolato, destinato al

risparmiatore non disposto ad assumere rischi finanziari, poiché assicura la

conservazione del capitale investito. La banca infatti prende a prestito la somma

depositata, restituendola alla scadenza maggiorata degli interessi. Ha degli elementi

di somiglianza con le obbligazioni, ma queste sono tante parti di un unico prestito

totale (titoli di massa), mentre il certificato di deposito è un prestito emesso

singolarmente (titolo individuale). Inoltre viene emesso a seconda delle necessità

della banca, e non ha quindi un emissione regolare, a differenza delle obbligazioni.

Inoltre può essere espresso da un titolo cartaceo, o può non essere cartolarizzato

(smaterializzazione). Può essere nominativo o al portatore, a breve termine e a

medio-lungo termine. Può essere emesso a tasso fisso o variabile (usando parametri

come Euribor).

Conto corrente (deposito a carattere monetario):

Il nome completo è conto corrente di corrispondenza creditore. Svolge

prevalentemente funzione di deposito, ma potremmo dire che la finalità che il

depositante persegue attraverso il deposito a carattere monetario è principalmente

quella di disporre di moneta bancaria da utilizzare in sostituzione della moneta legale

e di usufruire di servizi di varia natura durante lo svolgimento del rapporto. Il conto

corrente bancario è un contratto atipico che va distinto dal contratto di conto

corrente definito dal legislatore civile all'art. 1823. Questo infatti recita “il conto

corrente è il contratto con il quale le parti si obbligano ad annotare in un conto i

crediti derivanti da reciproche rimesse...”. Questo tratta di un conto tenuto tra due

soggetti che annotano i rapporti di debito/credito reciproci; il vantaggio di questo

con

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
61 pagine
26 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francesco.m. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Ielasi Federica.