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Appunti di Scienze politiche - Università degli Studi di Catania

Esame Filosofia

Facoltà Scienze politiche

Dal corso del Prof. F. Faraci

Università Università degli Studi di Catania

Appunti esame
Appunti di Filosofia. John Locke (1632-1704) è uno dei filosofi più importanti dell’Illuminismo inglese e uno dei padri del liberalismo moderno. La sua filosofia ha influenzato profondamente la politica, l’educazione e la teoria dei diritti umani. Locke credeva che l’uomo nascesse come una tabula rasa, cioè una “lavagna vuota”: non esistono idee innate, ma tutte le conoscenze derivano dall’esperienza e dall’osservazione del mondo. Per questo, l’educazione e l’ambiente giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo della persona. In politica, Locke sosteneva che gli uomini abbiano diritti naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Secondo lui, lo Stato nasce dal contratto sociale, cioè dall’accordo tra individui per proteggere questi diritti. Se il governo viola i diritti dei cittadini, essi hanno il diritto di ribellarsi e sostituirlo. Locke sottolineava inoltre l’importanza della separazione dei poteri e del rispetto della legge, anticipando molti principi delle democrazie moderne. La sua filosofia ha ispirato documenti fondamentali come la Dichiarazione di indipendenza americana e, più in generale, il pensiero liberale europeo.
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Esame Lingua inglese

Facoltà Scienze politiche

Dal corso del Prof. L. Di Mele

Università Università degli Studi di Catania

Appunti esame
Appunti di Lingua inglese. Gli anni Trenta furono un decennio turbolento, segnato da crisi economica, sconvolgimenti politici e cambiamenti sociali, che prepararono il terreno alla Seconda guerra mondiale. Ecco una panoramica dei principali aspetti: 1. La Grande Depressione: Il decennio iniziò con il crollo di Wall Street del 1929, che diede avvio alla Grande Depressione, la più grave crisi economica della storia moderna. La disoccupazione aumentò in tutto il mondo, le banche fallirono e la produzione industriale crollò. I governi faticarono a reagire, causando disordini sociali e difficoltà per milioni di persone. 2. L’ascesa dei regimi totalitari: L’instabilità economica e i disordini sociali favorirono la crescita di regimi autoritari: • In Germania, Adolf Hitler e il Partito Nazista presero il potere nel 1933, promuovendo nazionalismo, antisemitismo e politiche espansioniste. • In Italia, Benito Mussolini e il Partito Fascista avevano già consolidato il potere, instaurando una dittatura. • Nell’Unione Sovietica, Joseph Stalin attuò politiche di industrializzazione e collettivizzazione, spesso attraverso una brutale repressione. 3. Tensioni politiche ed espansionismo: Gli anni Trenta videro una crescente militarizzazione e ambizioni territoriali: • Il Giappone invase la Manciuria nel 1931 e successivamente la Cina, alla ricerca di risorse e influenza. • La Germania iniziò a riarmarsi e a violare il Trattato di Versailles, mentre l’Italia invase l’Etiopia nel 1935. Queste azioni minarono la stabilità internazionale e misero in luce le debolezze della Società delle Nazioni. 4. Cambiamenti sociali e culturali: Nonostante le difficoltà economiche, gli anni Trenta videro importanti sviluppi culturali: • La letteratura e il cinema riflettevano le lotte sociali, affrontando temi come povertà, ingiustizia e guerra. • La radio e il cinema divennero forme di intrattenimento di massa, diffondendo sia propaganda sia arte. • Movimenti artistici e musicali, come il surrealismo e lo swing, offrirono sia evasione sia critica della società contemporanea. 5. Verso la Seconda guerra mondiale: Alla fine degli anni Trenta, le tensioni in Europa e in Asia erano aumentate: • Hitler annesse l’Austria (Anschluss) nel 1938 e rivendicò i Sudeti in Cecoslovacchia. • L’Accordo di Monaco placò temporaneamente Hitler, ma l’espansione aggressiva continuò, preparando il terreno allo scoppio della Seconda guerra mondiale nel 1939.
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Esame Filosofia

Facoltà Scienze politiche

Dal corso del Prof. L. Capponcelli

Università Università degli Studi di Catania

Appunti esame
Appunti di Filosofia su Immanuel Kant (1724–1804) che è uno dei filosofi più influenti della storia occidentale. Visse a Königsberg, in Prussia, e cercò di rispondere a una domanda centrale: che cosa possiamo conoscere e come? Le sue idee principali: • Rivoluzione copernicana della filosofia: non siamo noi ad adattarci agli oggetti, ma gli oggetti dell’esperienza si conformano alle strutture della nostra mente. • Critica della ragion pura: distingue tra fenomeni (ciò che possiamo conoscere tramite esperienza) e noumeni (la realtà in sé, inconoscibile). • Morale del dovere: il famoso imperativo categorico, secondo cui si deve agire solo secondo massime che possano valere come legge universale. • Autonomia: la moralità nasce dalla ragione umana, non da autorità esterne.
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Esame Filosofia

Facoltà Scienze politiche

Dal corso del Prof. M. Leonardi

Università Università degli Studi di Catania

Appunti esame
Appunti di Filosofia. Aristotele e Platone sono due dei più grandi filosofi dell’antichità, e insieme hanno plasmato l’intera tradizione filosofica occidentale, pur partendo da visioni molto diverse. Platone (427–347 a.C. - Allievo di Socrate e maestro di Aristotele, Platone fondò l’Accademia di Atene. Credeva nell’esistenza di un mondo delle Idee, perfetto e immutabile, di cui il mondo sensibile è solo un’ombra imperfetta. La conoscenza, per lui, è ricordo (anamnesi) di queste idee, e il filosofo è colui che si allontana dalle illusioni dei sensi per cogliere la verità. È noto anche per i suoi dialoghi e per la teoria politica del filosofo-re. Aristotele (384–322 a.C.) - Discepolo di Platone, se ne distaccò profondamente. Fondò il Liceo e sviluppò un pensiero molto più empirico: per Aristotele la conoscenza parte dall’osservazione del mondo reale, non da un mondo delle idee separato. Elaborò una sistematica che abbracciava logica, fisica, metafisica, etica, politica e biologia. La sua concezione del “giusto mezzo” nell’etica e la teoria delle quattro cause sono tra i suoi contributi più celebri.
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Esame Lingua inglese

Facoltà Scienze politiche

Dal corso del Prof. R. Pennisi

Università Università degli Studi di Catania

Appunti esame
Appunti di Lingua inglese. Il Romanticismo in Inghilterra (fine XVIII – prima metà XIX secolo) è un movimento culturale che valorizza immaginazione, sentimento, natura e individualismo, in forte reazione contro razionalismo illuminista e industrializzazione. Contesto - Nasce tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, in un clima segnato dalla Rivoluzione francese e dalla Rivoluzione industriale. L’Inghilterra fu uno dei primi luoghi in cui si sviluppò, grazie a un ambiente intellettuale vivace e al fascino dei paesaggi naturali ancora relativamente incontaminati. I principali poeti romantici: 1. Lake Poets (Prima generazione) • William Wordsworth: celebra la natura come maestra spirituale e morale; poetica del “sentimento semplice”. • Samuel Taylor Coleridge: più visionario e immaginifico; autore di opere come The Rime of the Ancient Mariner. Entrambi pubblicarono nel 1798 le Lyrical Ballads, considerato atto di nascita del Romanticismo inglese. 2. Seconda generazione romantica: • Lord Byron: figura ribelle, ironica e anticonformista; crea il modello dell’eroe byroniano, tormentato e individualista. • Percy Bysshe Shelley: idealista, rivoluzionario, difensore della libertà; poesia musicale e filosofica. • John Keats: poeta della bellezza e della caducità; celebre per le Odi (come Ode to a Nightingale). Temi principali: • Esaltazione della natura come luogo di verità e rifugio dallo sviluppo industriale. • Valorizzazione del soggetto, dell’emozione e dell’immaginazione. • Interesse per il sublime, il misterioso, il gotico e il fantastico. • Critica dell’industrializzazione e della società moderna. • Nostalgia del passato, folklore, Medioevo e tradizioni popolari. Importanza Il Romanticismo inglese influenzò profondamente tutta la letteratura europea e americana, rinnovando il linguaggio poetico e aprendo la strada alla sensibilità moderna.
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