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Concetti Chiave

  • Enrico II, re dal 1154 al 1189, rafforza il potere regio tramite il recupero dei diritti sul demanio e la riduzione dell'influenza dei tribunali locali attraverso l'assise di Clarendon.
  • Riccardo Cuor di Leone, impegnato nella Terza Crociata, lascia spazio alle rivendicazioni nobiliari, mentre Giovanni Senza Terra, un sovrano debole, soffre sconfitte e tensioni con il papato.
  • La Magna Carta del 1215 riconosce diritti e poteri alla nobiltà, limitando il potere del re e istituendo un modello di monarchia controllata, preludio al Parlamento.
  • Papa Innocenzo III sospende la Magna Carta, giudicandola una limitazione inaccettabile al potere reale, ma la sua morte lascia il documento in vigore.
  • La Magna Carta segna l'inizio dell'evoluzione politica verso la rappresentanza, con il Parlamento che assume un ruolo giurisdizionale e rappresentativo attraverso procedura elettiva.
Questo appunto prevede un excursus storico da Enrico II al figlio Giovanni Senza Terra per poi focalizzarsi sulla Magna Carta per quel che riguarda i suoi contenuti e i suoi effetti nel futuro.
Magna Carta - Storia, contenuti ed effetti articolo

Indice

  1. Il regno di Enrico II
  2. Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terra
  3. Contenuto della Magna Carta
  4. La risposta di Papa Innocenzo III
  5. Effetti della promulgazione della Magna Carta

Il regno di Enrico II

Dal 1154 al 1189 sale al potere Enrico II, nipote di Enrico I e capostipite dei Plantageneti.

Il suo scopo principale è quello di rafforzare il potere regio e lo fa in diversi modi. Recupera, infatti, i diritti regi sul demanio, abbatte i castelli signorili, esenta i baroni dal servizio militare. Fra il 1164 e il 1166 si svolge l’assise di Clarendon in cui si promulga una disposizione per cui vengono affidati ai tribunali regi delle competenze su numerosi reati che prima erano proprie dei tribunali locali ledendo in questo modo al diritto di immunità.
Si oppone, infine, al candidato papale per la cattedrale di Canterbury, Thomas Becket. Egli sarà costretto ad emigrare in Francia e verrà assassinato nel 1170. Come mandante è accusato il re stesso per cui Papa Alessandro III lo scomunica. È in questo contesto che i rapporti tra la corona e il papato si iniziano ad incrinare.
Enrico II ha due figli: Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terra.
Per ulteriori approfondimenti su Enrico II vedi anche qui

Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terra

Riccardo regna dal 1189 al 1199 ma, in realtà, non è mai presente in Inghilterra in quanto è impegnato a combattere la Terza crociata durante la quale morirà in Terra Santa. È discutibile, però, il suo fervore religioso e il suo essere paladino della cristianità, almeno secondo fonti francesi e imperiali. È in questo contesto, però, che, di conseguenza, si lascia spazio alle rivendicazioni della nobiltà.
Dal 1199 al 1216 l’Inghilterra è sotto un re debole, Giovanni, perché non riesce ad ottenere ciò che si era prefissato. Come il padre cerca di introdurre delle limitazioni riguardo la presenza del pontefice nelle questioni interne alla Chiesa inglese.
Nel 1213 Giovanni si oppone alla proposta papale dell’arcivescovo della cattedrale di Canterbury e, per tale motivo, Papa Innocenzo III lo scomunica e lancia l’interdetto su tutto il paese. Il re così è costretto ad accettare il candidato papale e a diventare vassallo del Papa, cosa questa che non avrà effetti sul lungo tempo ma solamente fino al 1216 con la morte dei due protagonisti.
Nel 1214 l’Inghilterra, alleata con l’imperatore Ottavio IV, perde nella battaglia di Bouvines contro il re di Francia Filippo IIAugusto. Ne esce, quindi, indebolita da tutti i punti di vista. Le tasse aumentano e Giovanni è costretto a fare concessioni ai baroni, i grandi del regno e alle gerarchie ecclesiastiche.
Per ulteriori approfondimenti su Giovanni vedi anche qui

Contenuto della Magna Carta

Nel 1215 i baroni ottennero, in un momento di crisi del potere sovrano, il riconoscimento di una vasta serie di diritti e di poteri, che trovò espressione nella Magna Carta. Questo celebre testo non si limitava a ribadire le libertà della Chiesa e della città di Londra, nella quale stava emergendo la borghesia urbana, ma riconosceva le prerogative dei Lords nei confronti dei sottoposti, liberi e coloni, in particolare i loro poteri giudiziari. Il re, infatti,doveva rispettare le loro antiche consuetudini. La cosa più importante, però, che la Magna Carta sancisce è il modello di monarchia controllata per cui il re non può più prendere decisioni arbitrarie e personali sul suo regno e su questioni specifiche quali l’imposizione delle tasse o la guerra dal momento che sarebbe stato affiancato dalla Magna curia, ovvero un consiglio di 25 baroni. Con Enrico III poi, ciò prenderà il nome di Parlamento.
Per ulteriori approfondimenti sulla Magna Carta vedi anche qui

La risposta di Papa Innocenzo III

Di fronte a questo grande evento Papa Innocenzo III risponde definendo inconcepibile il fatto che i sovrani limitino così tanto il loro potere. La cosa più grave, però, è che Giovanni, pur essendo vassallo del Papa, non ha interpellato il Pontefice e, nel frattempo, comprende come in questo modo il vero vantaggio sia dei baroni e che l’idea di crociata è messa in pericolo.
Innocenzo III, allora, sospende la Magna Carta ma muore subito dopo e quindi essa rimane in vigore.
Per ulteriori approfondimenti sulla Magna Carta vedi anche qui
Magna Carta - Storia, contenuti ed effetti articolo

Effetti della promulgazione della Magna Carta

Questo fondamentale documento fu mantenuto in vita e costantemente richiamato nei secoli successivi e le medesime formule in esso contenute assumeranno significati nuovi e inaspettati (nessun libero dia imprigionato o privato del suo possesso se non attraverso il legale giudizio dei suoi pari o il diritto del luogo). Una parallela evoluzione si verificò nella rappresentanza politica. Se agli inizi del 1200 l’assemblea generale aveva i caratteri di un’assemblea feudale, non solo ai rappresentati feudali si aggiunsero i rappresentanti delle città e dei borghi, ma queste tre categorie vennero a far parte di un Parlamento mediante procedura elettiva, non più per scelta discrezionale dello sceriffo. Va comunque sottolineata la natura prevalentemente giurisdizionale del Parlamento, dove le disposizioni approvate erano assimilabili a decisioni giudiziarie con validità estesa e permanente. La ricerca di denaro per le guerre e le spese del regno, quindi la necessità per Enrico III di estendere l’alveo dei contribuenti dai quali poter ottenere risorse, dovendoli pertanto coinvolgere nelle decisioni sui tributi, colloca il regno inglese alle origini del sistema europeo della rappresentanza politica.
Per ulteriori approfondimenti sulla Magna Carta vedi anche qui

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali azioni di Enrico II per rafforzare il potere regio?
  2. Enrico II rafforzò il potere regio recuperando i diritti sul demanio, abbattendo i castelli signorili, esentando i baroni dal servizio militare e affidando ai tribunali regi competenze su numerosi reati.

  3. Quali furono le conseguenze del regno di Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terra?
  4. Durante il regno di Riccardo, impegnato nella Terza crociata, la nobiltà avanzò rivendicazioni. Giovanni, un re debole, fu costretto a fare concessioni ai baroni e accettare il candidato papale, diventando vassallo del Papa.

  5. Quali sono i contenuti principali della Magna Carta?
  6. La Magna Carta riconosceva diritti e poteri ai baroni, limitava le decisioni arbitrarie del re, e stabiliva un modello di monarchia controllata con un consiglio di 25 baroni, precursore del Parlamento.

  7. Come reagì Papa Innocenzo III alla Magna Carta?
  8. Papa Innocenzo III considerò inconcepibile la limitazione del potere sovrano e sospese la Magna Carta, ma essa rimase in vigore dopo la sua morte.

  9. Quali furono gli effetti a lungo termine della Magna Carta?
  10. La Magna Carta fu richiamata nei secoli successivi, contribuendo all'evoluzione della rappresentanza politica e alla nascita del Parlamento, con una natura giurisdizionale e una procedura elettiva per i rappresentanti.

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