Concetti Chiave
- Giovanni Senza Terra, re d'Inghilterra, era anche vassallo del re di Francia, detenendo il ducato di Normandia e altri feudi francesi.
- Filippo Augusto accusò Giovanni di fellonia, portando a una guerra che terminò con la sconfitta inglese nella battaglia di Bouvines nel 1214.
- La Magna Charta Libertatum del 1215 stabilì le prerogative del re e i privilegi dei nobili, formando le basi per una nuova alleanza politico-sociale.
- Con Enrico III e le ribellioni guidate da Simone di Monfort, si evidenziò la necessità di un equilibrio tra monarchia e potere nobiliare.
- Il Parlamento Modello convocato da Edoardo I nel 1295 segnò un passo decisivo verso un sistema in cui il re doveva condividere il potere con i rappresentanti del regno.
Indice
La successione di Giovanni Senza Terra
Nel 1199, il regno d’Inghilterra passò a Giovanni Senza Terra, fratello di Riccardo Cuor di Leone, che aveva condotto la seconda crociata. La situazione in Inghilterra era molto particolare, perché il re era contemporaneamente sovrano d'Inghilterra e vassallo del re di Francia, in quanto sul continente egli continuava a detenere il ducato di Normandia, che si estendeva lungo le coste della Manica.
Inoltre, Giovanni Senza Terra era figlio di Eleonora d'Aquitania e alla morte della madre aveva ereditato altri feudi francesi.La guerra con Filippo Augusto
Con lo scopo di annettere al regno di Francia i feudi in possesso della monarchia inglese, Filippo Augusto accusò Giovanni di fellonia, ovvero tradimento degli obblighi fra il signore feudale e il suo vassallo, e lo privò dei suoi feudi. Ciò portò a una guerra che si concluse nel 1214 con la battaglia di Bouvines, in cui il re inglese fu sconfitto. Con il trattato di pace di Chinon dello stesso anno, Giovanni restituì a Filippo Augusto tutti i territori francesi a nord della Loira.
La Magna Charta Libertatum
La reazione dei nobili inglesi fu immediata. Le tasse imposte da Giovanni Senza Terra per finanziare la guerra provocarono una ribellione dei feudatari. Per calmare la situazione, nel 1215, il re concesse la Magna Charta Libertatum. Questo documento gettò le basi dell’alleanza fra i nobili e il re, poiché individuava con chiarezza le prerogative del sovrano e i privilegi della nobiltà. I principi stabiliti dalla Magna Charta rimasero costanti nella storia inglese.
Il Parlamento Modello di Edoardo I
Il successore di Giovanni Senza Terra, Enrico III, non aveva grandi capacità, e i suoi insuccessi spinsero i nobili a ribellarsi nuovamente, guidati da Simone di Monfort. Suo figlio Edoardo I cercò di riprendere in mano la situazione, sconfiggendo Simone di Monfort. Ma ormai era chiaro che la monarchia inglese si stava avviando verso un modello in cui il potere reale era controbilanciato da quello dei rappresentanti del regno. Infatti, nel 1295, Edoardo I convocò il Parlamento Modello. Del Parlamento inglese facevano parte i grandi signori, i rappresentanti della nobiltà minore e delle città. Il re era tenuto ad ottenere l'approvazione soprattutto quando si trattava di tasse, tema che era sempre stato il principale oggetto del contendere fra re e sudditi.
Il principio fondamentale che regolava la vita politica inglese era "Quod omnes tangit, ab omnibus comprobetur", cioè "ciò che riguarda tutti deve essere approvato da tutti", sottolineando l'importanza del consenso nelle decisioni politiche.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della guerra tra Giovanni Senza Terra e Filippo Augusto?
- Quale documento importante fu concesso da Giovanni Senza Terra e quale fu il suo significato?
- Come si evolse il potere della monarchia inglese sotto Edoardo I?
- Qual era il principio fondamentale che regolava la vita politica inglese?
La guerra si concluse con la sconfitta di Giovanni Senza Terra nella battaglia di Bouvines nel 1214, e con il trattato di pace di Chinon, Giovanni restituì a Filippo Augusto tutti i territori francesi a nord della Loira.
Giovanni Senza Terra concesse la Magna Charta Libertatum nel 1215, che stabilì le basi dell'alleanza tra i nobili e il re, definendo chiaramente le prerogative del sovrano e i privilegi della nobiltà.
Sotto Edoardo I, la monarchia inglese si avviò verso un modello in cui il potere reale era controbilanciato da quello dei rappresentanti del regno, culminando nella convocazione del "parlamento modello" nel 1295.
Il principio fondamentale era "Quod omnes tangit, ab omnibus comprobetur", cioè "ciò che riguarda tutti deve essere approvato da tutti", sottolineando l'importanza del consenso nelle decisioni politiche.