Concetti Chiave
- Il Socialismo e il Comunismo sono ideologie politiche che, sebbene collegate, si distinguono per la loro natura riformatrice e rivoluzionaria rispettivamente, con il Socialismo che cerca riforme e il Comunismo che persegue cambiamenti radicali.
- Il Socialismo utopico francese, influenzato da pensatori come Saint-Simon e Fourier, immaginava una società guidata da governi tecnici e suddivisa in nuclei autonomi con economia autosufficiente.
- Il Comunismo, reso celebre dal "Manifesto del partito comunista" di Marx ed Engels, promuove un socialismo rivoluzionario basato sull'evoluzione economica e la lotta di classe come motori della storia.
- Le differenze tra Socialismo e Comunismo si acuirono dopo la Rivoluzione sovietica del 1917, con il Comunismo che perseguiva la presa del potere attraverso la rivoluzione, mentre il Socialismo cercava riforme graduali.
- All'interno del Partito Socialdemocratico Russo si distinsero i Menscevichi, riformisti, dai Bolscevichi, rivoluzionari guidati da Lenin, che condussero la Rivoluzione d’Ottobre.

Indice
Il Socialismo francese (utopico)
Il Socialismo, che si affermò come tendenza politica fra la prima e la seconda rivoluzione industriale, si poneva i seguenti obiettivi:
- Abolire la proprietà privata;
- Creare un connubio fra i lavoratori per combattere e sconfiggere il liberalismo individuale.
Esistevano due tipologie di socialismo: inglese, che accettava lo sviluppo economico del suo Paese, ma voleva, allo stesso tempo, riforme per rimediare alle conseguenze negative dello sviluppo economico; e francese: un socialismo utopico (immaginario), che si basava sulle teorie di Saint-Simon, Fourier, Blanc e Proudhon.
Il filosofo francese Claude-Henri de Rouvroy conte di Saint-Simon (1760-1825) sosteneva che una società dovesse essere guidata da governi tecnici, che basavano il loro potere su valori della cristianità antica. François Marie Charles Fourier (1772-1837) sostenne che la società dovesse essere suddivisa in tanti nuclei economici e politici autonomi. Louis Jean Joseph Charles Blanc (1811-1882) pose i principi riguardo la società: sosteneva infatti che questa dovesse essere composta da ateliers sociaux, cioè fabbriche sociali, in cui i lavoratori erano anche i proprietari dell’attività stessa. Infine, il filosofo Pierre-Joseph Proudhon (1809-1865) definì una società con un’economia e una politica autosufficienti con l’abolizione della proprietà privata (anarchia positiva): “L'anarchia è una forma di governo o di costituzione nella quale la coscienza pubblica e privata, formata dallo sviluppo della scienza e del diritto, basta da sola a mantenere l'ordine e a garantire tutte le libertà.”
per un ulteriore approfondimento sul partito socialista in Francia vedi anche qua
Comunismo: il Manifesto di Karl Marx
Il comunismo, come idea politica, nacque con la pubblicazione del “Manifesto del partito comunista” di Karl Marx e Friedrich Engels nel 1848. Famosissimo è l’incipit del Manifesto, che così recita: “Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa si sono coalizzate in una sacra caccia alle streghe contro questo spettro: il papa e lo zar, Metternich e Guizot, radicali francesi e poliziotti tedeschi. Quale partito d'opposizione non è stato tacciato di comunismo dai suoi avversari di governo; qual partito d'opposizione non ha rilanciato l'infamante accusa di comunismo tanto sugli uomini più progrediti dell'opposizione stessa, quanto sui propri avversari reazionari? Da questo fatto scaturiscono due specie di conclusioni. Il comunismo è di già riconosciuto come potenza da tutte le potenze europee. È ormai tempo che i comunisti espongano apertamente in faccia a tutto il mondo il loro modo di vedere, i loro fini, le loro tendenze, e che contrappongano alla favola dello spettro del comunismo un manifesto del partito stesso.” Attraverso questo libro abbiamo l’illustrazione di un socialismo rivoluzionario, che contrastava quello utopico francese, perché secondo Marx la società non cambia con delle nuove idee, ma con l’evoluzione dell’organizzazione economica, che è la struttura stessa di una società. Secondo le idee espresse da Marx, la storia della società umana si divide in quattro fasi:
- Società primitiva;
- Società della schiavitù;
- Società feudale;
- Società capitalistico-borghese.
Ogni fase è caratterizzata dalla lotta fra oppressore e oppresso e quindi la storia è una continua lotta fra classi. Il passaggio da un periodo storico all’altro è dovuto al cambiamento o evoluzione dei mezzi impiegati nella produzione e all'affermarsi della classe che sa sfruttarli al meglio. La borghesia detiene il controllo e l’utilizzo dei mezzi di produzione e sfrutta il proletariato, che deve liberare l’umanità. La rivoluzione abolisce la proprietà privata e dopodiché si arriva ad una fase fondamentale per la storia della società umana, che è il Comunismo.
per un ulteriore approfondimento sul comunismo vedi anche qua
Differenze tra Socialismo e Comunismo
Le due ideologie, sebbene caratterizzate da origini diverse, hanno in realtà un’anima strettamente legata. Il Socialismo è la faccia più riformista della medaglia, punta all’autodeterminazione dei popoli attraverso il superamento della soppressione, il Comunismo invece, ha pretese più rivoluzionarie e spesso estremiste. Quest’ultimo infatti determinò la Rivoluzione d’Ottobre che portò al rovesciamento della monarchia in Russia all’inizio del Novecento. Per tutto l’Ottocento i due termini vennero usati come sinonimi. Lo stesso Marx, nei suoi scritti, sembrava non distinguerle nettamente, ma proporle come due facce della stessa medaglia. L’evento che determinò una più evidente separazione tra i due termini fu la Rivoluzione sovietica del 1917, che diede il via ad un’escalation di eventi per cui le due anime del socialismo non poterono più lottare insieme. Per i massimalisti, comunisti, l’obiettivo della rivoluzione andava portato avanti per puntare al massimo risultato, quindi la presa del potere. Per i riformisti invece, i socialisti, occorreva iniziare con delle riforme graduali. Anche all’interno del Partito Socialdemocratico Russo, che condusse la Rivoluzione d’Ottobre, si distinsero queste due correnti: i riformisti, chiamati Menscevichi, e i rivoluzionari: chiamati invece Bolscevichi. Tra i Bolscevichi, emerse il padre della Rivoluzione, Lenin.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali differenze tra Socialismo e Comunismo?
- Quali erano gli obiettivi del Socialismo francese utopico?
- Come si differenzia il Socialismo inglese da quello francese?
- Qual è il ruolo del Manifesto del partito comunista di Karl Marx nel Comunismo?
- Come si sono evoluti i termini Socialismo e Comunismo nel tempo?
Il Socialismo è più riformista e punta all'autodeterminazione dei popoli, mentre il Comunismo è più rivoluzionario ed estremista, come dimostrato dalla Rivoluzione d'Ottobre.
Il Socialismo francese utopico mirava ad abolire la proprietà privata e creare un connubio tra lavoratori per combattere il liberalismo individuale.
Il Socialismo inglese accettava lo sviluppo economico ma cercava riforme per mitigare le sue conseguenze negative, mentre quello francese era utopico e basato su teorie di filosofi come Saint-Simon e Fourier.
Il Manifesto di Marx ed Engels delinea un socialismo rivoluzionario, contrastando quello utopico, e descrive la storia come una lotta di classi culminante nel Comunismo.
Inizialmente usati come sinonimi, i termini si sono distinti dopo la Rivoluzione sovietica del 1917, con il Socialismo diventando più riformista e il Comunismo più rivoluzionario.