Concetti Chiave
- Il comunismo nasce ufficialmente nel 1848 con il Manifesto del partito comunista di Karl Marx e Friedrich Engels, proponendo l'abolizione del capitalismo e della proprietà privata per creare una società senza classi.
- Il movimento comunista si basa sulla lotta di classe tra il proletariato e la borghesia, con l'obiettivo di eliminare le disuguaglianze sociali attraverso l'azione collettiva dei lavoratori.
- Una caratteristica fondamentale del comunismo è il controllo dei mezzi di produzione da parte dello stato durante un periodo di transizione, per poi passare agli individui, eliminando le divisioni di classe e lo sfruttamento.
- Il comunismo si distingue dal socialismo per la visione della proprietà, con il comunismo che prevede la proprietà pubblica totale, mentre il socialismo sostiene la gestione governativa dei mezzi di produzione.
- Tra anarchismo e comunismo vi sono somiglianze nella critica al capitalismo, ma differenze significative come la "dittatura del proletariato" di Marx, non condivisa dall'anarchico Bakunin.

Indice
Il Comunismo
Nel 1848 nasce il Comunismo con la pubblicazione del Manifesto del partito comunista redatto da Karl Marx e Friedrich Engels.
L’intento dei principali esponenti del comunismo era quello di voler dar vita ad un nuovo tipo di società al fine di abolire il capitalismo, che secondo il pensiero marxista era basato sulla disuguaglianza sociale e sullo sfruttamento di operai e contadini. Il capitalismo privilegiava la borghesia e gli stati avanzati, ma l’obiettivo principale del comunismo era l’abolizione della proprietà privata. Occorreva, quindi, secondo i teorici del nuovo movimento cambiare il volto della società attraverso l’azione del proletariato organizzato che avrebbe portato alla lotta di classe contro la borghesia. Nel 1864, a Londra, fu fondata la Prima Internazionale: un associazione con il fine di coordinare l’azione di lotta contro la borghesia e il capitalismo. La borghesia reagì a diede vita ad una politica di riforme. A questo punto, intervenne il governo che ripristinò la situazione. Il termine comunismo ha origine nel Settecento, iniziando a diffondersi con la Rivoluzione industriale, ancora fino ad oggi il termine comunismo viene utilizzato, non solo per indicare il movimento politico nato a metà Ottocento, ma anche per descrivere tutti i movimenti e le ideologie che vanno contro la borghesia e soprattutto contro la proprietà privata, nonostante alcune di queste ideologie differiscano di molto dal comunismo. Importante sottolineare il fatto che prima del 1848, i due termini socialismo e comunismo erano praticamente sinonimi, solo dopo la pubblicazione dell’opera di Marx e Engels si inzia a distinguere tra socialismo utopistico e socialismo scientifico che viene poi chiamato comunismo, l’intento dei due teorici era quello di separarsi nettamente dal comunismo teorizzando una nuova ideologia il quanto più scientifica possibile che si basava su leggi e fatti.
per un ulteriore approfondimento sul manifesto del partito comunista vedi anche qua
Caratteristiche principali del movimento comunista
Dopo il manifesto di Marx e Engels il comunismo diviene a tutti gli effetti un movimento rivoluzionario, nel loro manifesto teorizzano il movimento sostenendo innanzitutto che questo non poteva svilupparsi solo da piccole comunità ma doveva agire globalmente, alla base del movimento sta la lotta di classe e nel contrasto tra quella che era l’élite borghese che possedeva i mezzi di produzione e le masse popolari che non possedeva nulla, quindi dalla contrapposizione tra capitalismo e proletariato, in cui una classe sociale prevale in maniera non equa sull’altra. Il proletariato può offrire solo la sua forza lavoro, questo in cambio di un salario, ma spesso il popolo proletario viene sfruttato dal capitalismo, che spesso pagava solo una parte di ore lavorate e non la giornata per intero. Secondo Karl Marx le classi lavoratrici dovevano innanzitutto prendere coscienza della loro condizione per perseguire un obiettivo comune: ribaltare il capitalismo. Una volta abbattuto il capitalismo, secondo Marx, ci sarebbe un periodo di transizione in cui lo stato controllerebbe i mezzi di produzione e poi il controllo passerebbe agli individui, in quest’ottica il proletariato avrebbe prevalso sul capitalismo, così da ottenere in maniera definitiva la fine delle divisioni tra le classi sociali, con la conseguente fine dello sfruttamento dei lavoratori.
per un ulteriore approfondimento sulle caratteristiche del comunismo vedi anche qua
Differenze tra Comunismo Socialismo e Anarchismo
Nonostante sia il Comunismo che il socialismo siano nati e si siano sviluppati come ideologie durante la rivoluzione industriale, in un momento in cui gli industriali divennero estremamente ricchi a discapito dei lavoratori. sia il Comunismo che il Socialismo consideravano, al momento della rivoluzione industriale, la situazione dei lavoratori insostenibile, tramite la rivoluzione avvennero dei cambiamenti, ma a livello pratico non è mai esistito né uno stato completamente comunista né uno stato completamente socialista. Le due filosofie presentano delle differenze sostanziali come il fatto che secondo la teoria Comunista i lavoratori devono essere compensati in base ai loro bisogni, mentre per il socialismo i lavoratori devono essere compensati in base alla loro produzione, per il socialismo il compenso deve essere meritocratico, e bisogna quindi premiare chi lavora più duramente. Ma la differenza più sostanziale sta nella concezione di proprietà, poiché per il comunismo tutte le proprietà dovrebbero essere pubbliche, non dovrebbe quindi esistere la proprietà privata, mentre per il Socialismo i mezzi di prodizione e le proprietà industriali dovevano essere gestite dal governo. Per quando riguarda invece l’anarchismo, il teorico anarchico Bakunin e Marx la pensavano allo stesso modo riguardo l’abbattimento del capitalismo e delle gerarchie dello Stato. Nonostante anche in questo caso, come per il socialismo, ci siano tra entrambe le teorie filosofiche, molte somiglianze, si trovano anche molte differenza, i due teorici contemporanei Bakunin e Marx infatti si sono trovati più volte in contrasto per le loro idee, i due iniziarono a scontrasti già al momento della prima internazionale, tanto che Marx riuscì a far espellere gli anarchici dall'Internazionale, ciò che li distingue principalmente è che Bakunin non credeva in quella che Marx definiva la dittatura del proletariato, poiché secondo lui con questo processo quella che era classe dominata sarebbe divenuta poi classe dominante.
per un ulteriore approfondimento sulla prima internazionale vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del comunismo e qual era il suo obiettivo principale?
- Quali sono le caratteristiche principali del movimento comunista secondo Marx ed Engels?
- In che modo il comunismo si differenzia dal socialismo?
- Quali sono le differenze tra comunismo e anarchismo?
- Qual è stato il ruolo della Prima Internazionale nel movimento comunista?
Il comunismo nasce nel 1848 con la pubblicazione del Manifesto del partito comunista da parte di Karl Marx e Friedrich Engels. L'obiettivo principale era abolire il capitalismo, considerato basato sulla disuguaglianza sociale e sullo sfruttamento, e promuovere l'abolizione della proprietà privata attraverso la lotta di classe.
Il movimento comunista è rivoluzionario e globale, basato sulla lotta di classe tra la borghesia e il proletariato. Marx ed Engels sostenevano che il proletariato dovesse prendere coscienza della propria condizione per ribaltare il capitalismo, portando a un periodo di transizione in cui lo stato controllerebbe i mezzi di produzione.
La differenza principale tra comunismo e socialismo riguarda la proprietà: il comunismo prevede che tutte le proprietà siano pubbliche, mentre il socialismo sostiene che i mezzi di produzione e le proprietà industriali debbano essere gestiti dal governo. Inoltre, il comunismo compensa i lavoratori in base ai bisogni, mentre il socialismo in base alla produzione.
Sebbene entrambi vogliano abbattere il capitalismo e le gerarchie statali, l'anarchismo, rappresentato da Bakunin, non crede nella dittatura del proletariato proposta da Marx. Bakunin temeva che la classe dominata diventasse dominante, portando a nuovi tipi di oppressione.
La Prima Internazionale, fondata a Londra nel 1864, aveva lo scopo di coordinare l'azione di lotta contro la borghesia e il capitalismo. Fu un punto di scontro tra diverse ideologie, come il comunismo di Marx e l'anarchismo di Bakunin, che portò all'espulsione degli anarchici dall'organizzazione.