Per gli studenti, la decisione della preside è inaccettabile da due punti di vista: in primo luogo perché non vengono fornite garanzie in caso di furto o danneggiamento, in secondo luogo perché gli smartphone sono uno strumento fondamentale in caso di emergenza.
Prima le minacce, poi il tentativo di aggressione. Grazie all'intervento degli insegnanti nessuno si è fatto male ma la vicenda potrebbe nascondere ben altro. Il padre di una ragazza ritiene che lo studente sia da tempo vittima di bullismo.
E' l'unica scuola in Toscana ad avere adottato un criterio di valutazione basato sul giudizio descrittivo. I voti compaiono solo a fine anno, non ci sono pagelle e feedback di metà trimestre o quadrimestre: dopo il periodo di rodaggio, gli studenti adesso ringraziano.
La docente dei ragazzi ha raccontato: “Il giorno dopo la signora ha scritto un messaggio agli studenti, ringraziandoli e dicendo loro di essere al sicuro”.
Il preside del liceo si è detto aperto al dialogo, mentre gli studenti, visto anche quanto recentemente accaduto a Firenze e a Pisa, rifiutano le lezioni degli agenti.
In occasione della ricorrenza, la manifestazione andrà in scena venerdì 15 marzo davanti al Ministero della Salute : “La vostra Indifferenza, la nostra rabbia, vogliamo stare bene”.
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