
La netta opposizione degli studenti, che si sono espressi con un voto contrario del 73%, ha portato all'accantonamento della proposta.
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Le motivazioni degli studenti
Al centro della polemica vi sono due aspetti principali. Innanzitutto, gli studenti contestano la scelta di un personaggio "divisivo" come Impastato, figura simbolo della lotta alla mafia ma con una connotazione politica ben precisa. La sua appartenenza a Democrazia Proletaria, secondo alcuni, potrebbe creare divisioni all'interno della scuola.In secondo luogo, gli studenti lamentano la mancanza di democrazia nel processo decisionale. La proposta di intitolazione a Impastato non sarebbe stata discussa in modo aperto e coinvolgente. In un primo sondaggio condotto due anni fa, la maggioranza degli studenti aveva espresso la preferenza per l'intitolazione del liceo al giudice Rosario Livatino, figura di indiscussa integrità e impegno nella lotta contro la mafia. Altri nomi proposti includevano l'ex sindaca Gigia Cannizzo, a sottolineare l'importanza di valorizzare anche figure femminili di riferimento nella storia locale.
Le reazioni
La scelta del liceo ha scatenato la reazione di alcuni esponenti politici, che hanno accusato gli studenti di disinteresse verso la memoria di Peppino Impastato e di scarsa sensibilità verso i valori della legalità. Il fratello di Peppino, da parte sua, ha espresso delusione e amarezza, ipotizzando una scarsa conoscenza della storia del militante di Democrazia Proletaria da parte degli studenti.
La replica degli studenti
Gli studenti hanno respinto le accuse di disinteresse verso la lotta alla mafia e di superficialità. In una nota hanno ribadito che la loro scelta non è contro Impastato e la sua memoria, ma contro il metodo utilizzato per l'intitolazione. In un primo sondaggio, infatti, la maggioranza aveva espresso la preferenza per il giudice Livatino, figura di riferimento nella lotta contro la mafia.