
Giovanni Verga (Vizzini, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922) è un autore da prima prova maturità: è infatti considerato uno dei massimi esponenti del verismo italiano. La sua opera è preminentemente caratterizzata da un forte attaccamento alla realtà, che viene permeata dal pessimismo, emergente in una sorta di “darwinismo sociale”, non credendo l'autore che fosse possibile alcun miglioramento per la condizione sociale dell’individuo.
Potrebbe essere proprio lui ad essere l'autore nelle tracce prima prova Maturità 2019.
Il verismo di Giovanni Verga
Durante la sua permanenza a Milano (dal 1872 al 1893), frequentò in modo assiduo gli ambienti della Scapigliatura, che in qualche modo ha inciso sulla sua opera. Durante questo periodo scrive alcune delle sue opere più celebri, tra cui “Rosso Malpelo”, in cui narra la storia di un giovane da sempre marchiato dalla sua apparenza di “cattivo”: avendo i capelli rossi, veniva additato dagli abitanti del paese come malvagio. La capacità verista emerge dalla terzietà rispetto ai fatti del narratore, che, con un distacco quasi inumano racconta le tristi vicende di questo ragazzo, senza alcuna possibilità per il lieto fine.
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Verga e il naturalismo di Zola
Sul piano internazionale, si può effettuare un parallelo con lo stile di Zola, autore del celebre romanzo “Nanà”, con cui egli instaurò un rapporto d’amicizia.Dopo il suo rientro in patria natia, al termine del periodo milanese, ebbe una crisi artistica che lo portò ad abbandonare lo stile verista per riaccostarsi al post-romanticismo.
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