
Manca poco alla maturità. Come ogni anno si scommette sulle possibili tracce della prima prova e si moltiplicano le supposizioni relative alle probabili tematiche.
Studiando il comportamento del Ministero dell'istruzione degli anni precedenti, si scopre come i tecnici del dicastero si siano spesso ispirati, nella scelta delle tracce, ad anniversari e ricorrenze.
Tra le importanti celebrazioni di questo 2019 sicuramente meritano attenzione i 140 anni della nascita di uno dei più importanti fisici di sempre: Albert Einstein.
Era il 14 marzo del 1879 quando nella piccola città di Ulma, in Germania, nasceva il celebre fisico.
Possiamo ipotizzare che Einstein appaia nelle tracce dell'esame, tra le famose buste di maturità, o magari nelle simulazioni nazionali svolte nei mesi scorsi.
Albert Einstein: possibili tracce sul grande fisico
Albert Einstein è stato un fisico e filosofo tedesco naturalizzato svizzero e statunitense.Le possibili tracce sulla sua figura potrebbero ruotare su due possibili argomenti: la teoria della relatività e il suo rapporto con il nazismo.
Teoria della relatività
Il più celebre lavoro di Einstein è sicuramente la teoria della relatività. Pubblicata per la prima volta nel 1905, è una di quelle teoria che ha rivoluzionato profondamente il mondo della scienza.Con questo modello Einstein proponeva una nuova e più complessa concezione di spazio e tempo, scalfendo l'idea di un Universo statico e assoluto proposta da Newton.
Einstein, per la prima volta, trovò una spiegazione alla costanza della velocità della luce; rispose al perché la luce ha sempre la stessa velocità, sia che la misuriamo andando nella sua stessa direzione, sia che la misuriamo andando nella direzione opposta.
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Rapporto con il nazismo
Albert Enstein era un tedesco di origine ebrea. Il clima in Germania si fece particolarmente pesante dopo l’ascesa al potere del partito di Hitler che non tardò a bollare le sue teorie come “fisica ebraica” in contrasto con la fisica “tedesca” o “ariana” che rappresentava lo standard ufficiale. I timori dello scienziato furono accresciuti dall’introduzione della “Legge della Restaurazione del servizio civile” che determinò il licenziamento di tutti i docenti universitari ebrei. Einstein scappò negli Stati Uniti, dove trovò asilo. In America insegnò presso l’università di Princeton fino alla sua morte, avvenuta nel 1955, senza ritornare mai più in Europa.