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Maturità 2019, come prepararsi alle tracce di Prima Prova articolo

Con la Maturità 2019 che si sta avvicinando, i maturandi sono sempre più in cerca di consigli e suggerimenti su come affrontare le nuove prove. I mesi che ci dividono dall’inizio della prima prova 2019, fissata per il 19 giugno, sono meno di sei, e gli studenti sono tutt’ora confusi su ciò che dovranno affrontare e su come prepararsi.

Ecco perché noi di Skuola.net vogliamo aiutarli, cercando di fare pronostici e dando consigli sugli argomenti e sulle materie che è bene che ogni maturando ripassi, così da non arrivare impreparato alla prova di giugno.

Prima prova Maturità 2019: argomenti da ripassare

Uno dei cambiamenti più grandi e significativi che ha visto come oggetto la prima prova 2019 è senz’altro nella tipologia A dello scritto in questione. La tipologia A, prima di questa riforma, prevedeva la presenza di un testo, di un autore appartenente a un arco temporale che andava dal Novecento ai giorni nostri, da analizzare e successivamente delle domande a cui rispondere di comprensione del testo.
Nella Maturità 2019 invece, questa tipologia di prova vedrà raddoppiate le sue tracce, passando da un solo testo a due, ciò significa anche raddoppiare la possibilità di scelta del maturando davanti all’esame. In aggiunta a questo cambiamento, vi è anche un’estensione del periodo temporale dal quale il Miur può selezionare i due autori i cui testi saranno parte della prova: il nuovo periodo andrà dall’Unità d’Italia fino ai giorni nostri.
Quindi i nostri consigli sulla preparazione di questa tipologia sono volti a considerare autore d’esame anche coloro meno probabili fino agli anni passati; prestando particolare attenzione a tutti i poeti, ma non solo, che hanno operato nella seconda metà dell’Ottocento. Inoltre è bene approfondire questi temi postunitari non solo dal punto di vista letterario, ma inquadrandoli bene anche nel contesto storico, ricordando questi anni con date e eventi importanti, per poter così contestualizzare meglio gli autori del tempo.

Maturità Prima Prova 2019: l’attualità

Una delle parole chiave di questa prima prova di Maturità 2019 è indubbiamente attualità. Infatti l’addio del tema storico, il raddoppiamento della traccia di tipologia C sull’attualità, sono tutti cambiamenti che prediligono i temi caldi del presente. Inoltre anche l’introduzione del testo argomentativo, con un solo documento presente all’interno della tipologia B, con l’abolizione quindi del saggio breve e dell’articolo di giornale, favoriscono lo sviluppo del senso critico di ogni studente, improntato a spronare i giovani a vivere la quotidianità con più attenzione e presenza.
I nostri consigli per affrontare al meglio queste altre due tipologia è lo stesso che Serianni, linguista a capo della Commissione che ha riformato gli esami di Maturità, aveva dato ai maturandi dell’anno scorso: leggete i quotidiani. Leggete le notizie e analizzate gli argomenti di attualità dai giornali e della riviste di approfondimento, in modo da essere aggiornati sempre su ciò che è il nostro presente e ciò che sta accadendo ultimamente nel Mondo.

Maturità 2019: i consigli di Serianni

E per concludere in bellezza con i consigli su come e cosa preparare per affrontare la prima prova di Maturità 2019, passiamo la parola a Luca Serianni, linguista affermato che a capo della Commissione che ha modificato la Maturità e quindi anche questa prima prova, e che in un’intervista a Tecnica della Scuola ha dato lui stesso delle linee guida da seguire per prepararsi al meglio per questa Maturità 2019. Ecco quindi le sue parole sulla prima prova, che si terrà il 19 giugno 2019, mentre descrive le competenze ideali che i maturandi 2019 dovranno avere per sostenere l’esame: “Mi aspetto in primo luogo una persona che abbia sviluppato un certo senso critico, che sappia orientarsi sui grandi problemi del mondo che lo circonda, sia pure privilegiando a seconda dei suoi interessi àmbiti diversi e magari anche reciprocamente distanti. Ma è importante che abbia coltivato un abito mentale che non lo renda preda delle imperversanti fake news; che si abitui a non credere alla prima fandonia che legge in rete, che sappia come costruire un motivato percorso di ricerca delle fonti. E infine che abbia una base culturale sufficientemente ampia: non è immaginabile un tecnologo che non sappia qual è il significato di Dante nella storia della letteratura e della lingua nazionale; né un letterato che non sappia definire in modo accettabile che cos’è una proteina o non sappia interpretare i dati condensati in un prospetto statistico.