
Etica: ti sarai sicuramente imbattuto in questa parola, al tempo stesso così semplice e così misteriosa. L’avrai sentita nelle lezioni di filosofia (occhio a non confonderla con EPICA, quella che racconta di Ulisse ed Achille…!), magari associata a grandi pensatori come Socrate, Aristotele o Kant.
Che c’entra con il lavoro? Ti chiederai…cerchiamo di scoprirlo.Che cos'è l'etica nel lavoro
Dietro ogni comportamento c’è un fine ultimo, una motivazione che guida le persone. L’etica è appunto (in estremissima semplificazione e chiedo perdono ai prof. di filosofia) la disciplina che studia i principi alla base dei comportamenti stessi. E’ grazie all’etica che siamo in grado di distinguere tra bene e male, di decidere cosa sia giusto o sbagliato. Concetti sempre presenti nella nostra vita quotidiana, anche mentre stiamo lavorando.
Proprio applicata al mondo del lavoro la parola etica può diventare anche una competenza, una soft skill che aiuta a comportarsi nel rispetto del quadro di regole “consentito” dall’azienda o dal contesto nel quale si opera, spesso conosciuto anche come “codice etico”.
A cosa serve l'etica sul lavoro?
Un fornitore ti regala un biglietto per una partita e poi chiede informazioni su una procedura di acquisto. Un collega ti chiede un favore, ma questo favore penalizza un altro collega. Una tua decisione può dare vantaggi all’azienda, ma può comportare futuri problemi per gli altri. Sono tutte situazioni lavorative più comuni di quanto si possa pensare, nelle quali non esistono vie di mezzo. Come decidere tra A e B? E’ proprio qua che entra la capacità etica quella che, nel profondo di ognuno di noi, sposta l’equilibrio tra vantaggio individuale e rispetto delle regole.
Non è così semplice come potresti pensare: in alcuni casi ci sono norme esplicite da rispettare (le leggi, oppure appunto i codici etici delle aziende) e quindi è abbastanza chiaro capire che cosa sia lecito o non lecito fare. Ma in molte altre situazioni si attraversa una zona “grigia” dove il confine tra corretto e sbagliato è incerto e molto, molto sottile. Sono questi i momenti nei quali l’etica diventa una competenza e guida verso la decisione giusta, quella che tutela la collettività, la comunità ed i valori che la caratterizzano. I valori appunto sono il punto di riferimento di tutti coloro che hanno elevati livelli di etica: principi saldi, solidi, fermi, ai quali appellarsi nei momenti di incertezza. Equità, indipendenza, onestà, imparzialità, trasparenza, integrità, pari opportunità. Sono tutti concetti di chi guarda al bene collettivo e non al vantaggio individuale.
Come si allena il comportamento etico?
Come le altre soft skills anche il comportamento etico non si studia “a tavolino”, ma si può imparare e migliorare, attraverso l’informazione, lo studio e soprattutto l’apprendimento dalle persone che incontriamo nel nostro percorso (avvalendoci degli esempi di vita nei quali ci imbattiamo).
In conclusione ricordati sempre che le competenze, soprattutto quelle soft, sono alla base del saper lavorare bene, ma quando ti troverai di fronte a situazioni difficili, sarà soltanto l’etica ad aiutarti a riconoscere il limite tra giusto e sbagliato. Un limite non scritto, che soltanto tu potrai identificare e decidere di non oltrepassare.
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Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende