GreMo80
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mobbing

Premetto che la parola di oggi non è piacevole e non lo sono neanche gli argomenti trattati. Abbiamo a che fare con la violenza (psicologica più che fisica), con la discriminazione, con la persecuzione.

Gli ambienti di lavoro possono essere belli, familiari, accoglienti. Si fa amicizia con i colleghi, si impara dal capo, ci si confronta per molte ore con tante persone spesso cercando di raggiungere obiettivi comuni. Possono però trasformarsi anche in ambienti tossici, dove non vieni accolto, ma anzi continuamente messo in difficoltà, isolato, deriso. In questo caso si parla di mobbing (dall’inglese to mob = assalire, molestare). Un fenomeno del tutto analogo al bullismo nelle scuole.

Che cos'è e da dove nasce il mobbing?

Alcune statistiche calcolano in 1 milione il numero di persone “mobbizzate”, certamente non poche.
Ma perché nei luoghi di lavoro nascono casi di mobbing?

Le motivazioni sono varie: può nascere per iniziativa di singole persone (il capo o i colleghi) che per qualche motivo decidono di voler espellere dal gruppo una persona ed iniziano a perseguitarla, farla sentire sola, rimproverarla. Può anche derivare da una scelta consapevole dell’azienda che, ad esempio, decide di favorire pratiche di mobbing per costringere le persone a licenziarsi, sottoponendole ad elevati livelli stress, numerosi richiami, mancato riconoscimento di ferie o permessi.

Il mobbing è una pratica di carattere psicologico e tende a portare una persona a sentirsi esclusa da un gruppo, fino al punto da volerne uscire a qualsiasi costo. Solitamente porta alle dimissioni della persona mobbizzata, ma nei casi più gravi può indurre anche al suicidio.

Chiaramente le pratiche di mobbing sono illegali e devono essere denunciate e perseguite per portare l’azienda e le persone che ne sono colpevoli non soltanto ad interromperle, ma anche a pagare con sanzioni che prevedono fino all’arresto.

Come può difendersi chi subisce mobbing?

Chi subisce mobbing può difendersi denunciando in primis alle Risorse Umane o all’Ethic Officer, (l’ufficio che si occupa del rispetto del codice etico) dell’azienda (soprattutto nelle aziende di medio-grandi dimensioni) che possono intervenire sanzionando i mobbers e tutelando la persona mobbizzata.

Se si ha invece l’impressione che sia l’intera azienda a favorire pratiche di mobbing non resta che rivolgersi alle forze dell’ordine, che potranno imporre l’interruzione delle pratiche di mobbing e riconoscere sanzioni ai mobbers e indennizzi al mobbizzato. In questi casi i tempi non sono brevi e solitamente la risposta arriva troppo tardi.

Quando inizierai a lavorare ricordati, proprio come con i bulli a scuola, di non prestare il fianco a chi sostiene pratiche di mobbing e di difendere le persone mobbizzate.

Se hai una parola che ti interessa approfondire scrivimi a redazione@skuola.net

Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende

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