
Quite quitting: una delle tante tendenze comparse all’improvviso grazie a qualche ricerca di ignote università USA. In realtà l’ennesima trovata per influencer in cerca di click e like costruiti sul nulla (o senza avere alle spalle esperienze reali).
Quite quitting, (come great resignation), è un termine inventato per far credere che il mondo del lavoro si muova a ondate, a trend di comportamento isterici e irrefrenabili.
Con il quite quitting saremmo invasi da milioni di persone che “inoperose” prendono lo stipendio, con la great resignation avremmo uffici svuotati dai lavoratori.
Niente di tutto questo è successo e succederà. Non nego che ci siano fenomeni di questo tipo, ma ogni volta occorre fare analisi, studi, approfondimenti per comprenderne portata ed effetti.Per poi scoprire che magari non c’è niente di nuovo: la figura dell’“imboscato” (l’omonimo del quite quitter) è sempre esistita, basta guardare un film di “Fantozzi” per rendersene conto. La prossima volta che ti imbatti in un articolo su qualche nuova tendenza del lavoro…diffida e passa ad altro.
Per saperne di più su questa e su tutte le altre tematiche legate al mondo del lavoro, non perdere le prossime uscite della nuova rubrica “L'alfabeto del lavoro in 21 parole”: il tuo "bignami" sulle parole del lavoro, sempre con te!
Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende