
Nei miei anni da capo del personale in azienda ho potuto osservare persone molto capaci. Solidi manager, ottimi analisti, seri pianificatori, grandi comunicatori, tipi empatici!
Con l’esperienza ed il passare del tempo ho anche capito che una sola di queste competenze non basta per diventare bravi professionisti.
L’ideale è possedere un mix di soft skills che porti a gestire con equilibrio il proprio comportamento. In particolare mi sono convinto che ci sia una particolare soft skill che è importante segnale di positività. Una competenza che può racchiuderle tutte: l’ascolto.Ora potrai pensare che l’ascolto ha più a che fare che i sensi che con le competenze. E’ quasi un fatto fisico: un suono passa e lo intercetti. Non ci vuole grande impegno a sedersi davanti ad una persona e sentirla parlare. In parte è vero, ma data per scontata la componente fisica dell’ascoltare, ne può subentrare immediatamente un’altra, più profonda e per questo rilevante: prestare attenzione a ciò che viene detto (o espresso, in forme anche non verbali), analizzarlo attentamente e porlo alla base delle proprie reazioni. Spesso si parla anche di ascolto passivo (sentire) ed ascolto attivo (riuscire a capire il contenuto ed interiorizzarlo).
Quali sono i vantaggi della capacità di ascolto?
Chi sa attivare questa capacità di ascolto può godere di grandi vantaggi:
- comprendere meglio il contesto (ascoltare aiuta ad avere informazioni)
- prendere decisioni più corrette (se ho compreso tutto quello che mi è stato detto, ho maggiori possibilità di decidere bene)
- costruire relazioni con gli altri più distese (prestando ascolto diminuisce la conflittualità)
- avere una leadership più incisiva (le persone sono contente quando sanno di essere ascoltate e sono meglio disposte ad ascoltare chi le ascolta)
Come migliorare la Soft Skill dell'ascolto
Ascoltare aumenta l’autostima, la reputazione, l’empatia, la conoscenza. Non ci sono dubbi: chi ha buone capacità di ascolto, avrà una marcia in più, anche sul lavoro! Sarebbe però sbagliato pensare che si tratti di un tratto caratteriale innato. Come tutte le competenze si può allenare e migliorare nel tempo. Ecco alcuni consigli:
- quando gli altri parlano presta attenzione e non distrarti
- fai domande, stimola l’interesse, cerca di approfondire se le cose non ti sono chiare
- non interrompere ed aspetta che gli altri abbiano concluso prima di parlare
- stai attendo alla tua mimica ed ai tuoi gesti mentre ascolti (anche il linguaggio non verbale fa capire agli altri se stai ascoltando)
- non limitarti a ricevere, ma chiediti sempre perchè chi parla ti sta dicendo una determinata cosa. Quale è il suo stato d’animo? Quali le sue motivazioni?
Ricordati soprattutto che saper ascoltare non dipende da capacità fisiche o cognitive, ma da una predisposizione della tua mente ad accogliere l’altro e comprenderne esigenze ed emozioni. Spesso prestare ascolto è il gesto più dirompente che si possa fare: per te e per chi ti circonda.
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Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende